Sono 44mila le prestazioni sanitarie e chirurgiche attualmente in lista in Umbria. Per la sostanziale totalità si tratta di richieste del 2024, a fronte di 1,6 milioni di prestazioni erogate ai cittadini nei primi sette mesi dell’anno.
E’ quanto emerso nell’ultimo confronto fatto, alla presenza della governatrice umbra Donatella Tesei, con i vertici delle Aziende sanitarie regionali. Continua dunque, anche nell’ultimo mese, la discesa delle prestazioni in lista.
La capacità di risposta delle Aziende ha ormai quasi recuperato i livelli pre-covid. Per le priorità cliniche è stato evidenziato che gli sforamenti medi per le prestazioni non effettuate nei tempi prescritti dai RAO sono di pochi giorni rispetto alla priorità richiesta: per esempio, le urgenze sono soddisfatte all’87% nei tempi previsti e, quando sforano, il ritardo medio e di 0,5 giorni.
Riguardo, invece, le prestazioni chirurgiche pregresse, è emerso che delle circa 37mila prestazioni in sospeso ereditate dal covid, grazie al piano di smaltimento in corso, rimarrà entro fine anno un residuo di circa 5.200 prestazioni chirurgiche, di cui la gran parte, 4.680, afferenti al 2023.
Per ciò che concerne sia il recupero, sia le nuove prestazioni chirurgiche, si stanno seguendo i criteri di urgenza oltre che la data di richiesta.
“I dati ci confermano che continua il trend positivo – ha commentato la presidente Tesei – con una diminuzione delle prestazioni in sospeso, l’incremento della percentuale delle prestazioni fornite nei tempi prescritti e la diminuzione dei tempi di attesa su quelle che sforano. Tutto questo dimostra che il nuovo piano strutturale è efficace. Presto, grazie al miglioramento dei dati di fatto, anche i cittadini avranno una percezione concreta di miglioramento del servizio. Dobbiamo continuare con decisione su questa linea – ha concluso la governatrice – cercando di far crescere il livello di servizio del sistema sanitario regionale”