La sacra famiglia “stilizzata” dall’artista Elisabetta Monacelli sarà visibile dal belvedere della frazione di Valfabbrica fino al 7 gennaio 2024
E’ stata accesa oggi pomeriggio (10 dicembre) a Casacastalda (Valfabbrica), dal critico d’arte Andrea Baffoni, la Natività più grande del mondo, basata sul disegno dell’artista eugubina Elisabetta Monacelli.
L’immagine della sacra famiglia “stilizzata” – visibile dal belvedere del paese (dove si trova anche il Moto Dolmen) fino al 7 gennaio 2024 – è ricreata su un enorme appezzamento di terreno (dato in concessione da un cittadino), con centinaia e centinaia di picchetti di varia lunghezza (per adattarsi alla conformazione dell’area non pianeggiante), sopra i quali sono state montate altrettante luci a Led. L’opera si estende per 600 metri lineari.
“L’Umbria è ormai la regione dei record a Natale – ha detto il critico Baffoni prima dell’accensione – e lo fu anche 800 anni fa con l’invenzione del primo presepe di San Francesco, l’uomo che volle essere il più piccolo di tutti ma che invece diventò il più grande. E’ proprio questo lo spirito della grande Natività della piccola Casacastalda!“
L’iniziativa – ideata dalla Pro Casacastalda e patrocinata dal Comune di Valfabbrica – è giunta alla sua terza edizione, frutto di un’attività di studio e pianificazione strategica di un progetto con finalità di marketing territoriale. “La piccola ma dinamica Casacastalda – dicono gli organizzatori – si è data il compito di mettere in campo l’insieme di strumenti e strategie comuni ai fini promozionali turistici, nell’intento di definire e guidare il rilancio e la crescita del territorio, tenendo conto delle sue specifiche caratteristiche”. “Questa natività che dà lustro al nostro territorio – ha detto il sindaco di Valfabbrica Enrico Bacoccoli – ma lo riteniamo anche il nostro simbolo di pace“.
Il progetto “Natività” prevede inoltre di incaricare ogni anno un artista diverso, bandendo un concorso aperto a tutti coloro che vorranno proporre la loro opera, ovviamente sempre stilizzata, in modo da poterla riprodurre fedelmente su un terreno così grande. Nel 2022 fu scelta quella del compaesano Silvestro Serra – con il “dispetto” dei cinghiali durante l’accensione – mentre nel 2021 toccò al messicano Rafael Bustillos.