Tesei e Oliviero hanno presentato le logiche del documento che sarà inviato al Ministero: "Basta logiche di spartizione"
Riorganizzare le Aziende ospedaliere universitarie integrate di Perugia e Terni, intervenendo sulle funzioni ed evitando duplicazioni, con una maggiore appropriatezza delle prestazioni, accorciando le liste d’attesa.si è deciso di cambiare il paradigma e evitare quelle divisioni tra reparti ospedalieri e universitari come è avvenuto sinora, integrandoli. Cambiando il paradigma così da evitare quelle divisioni tra reparti ospedalieri e universitari, come è avvenuto sinora, appunto integrandoli.
Queste le finalità del piano di riorganizzazione dei due maggiori ospedali umbri presentato dalla presidente Tesei (con lei anche l’assessore Coletto e i vertici della sanità umbra) e dal rettore Oliviero.
Due i principi cardine, che riguardano le strutture complesse. Il primo è la differenziazione di intervento delle strutture complesse, attribuendo una precisa vocazione ai vari reparti e differenziando gli interventi emergenziali da quelli programmati. La seconda vedrà la specializzazione delle varie attività delle strutture per patologia di organo, evitando sovrapposizioni ma al contrario basandosi sulle specializzandosi per aree di intervento.
Un piano che ancora è oggetto di riflessioni e che sarà inviato al Ministero. Solo dopo il via libera del Governo si provvederà ad adeguare le infrastrutture alle nuove esigenze dell’Azienda integrata.
Quanto alle persone che saranno chiamate ad attuarlo e a dare una spinta alla sanità umbra, la governatrice Tesei ha detto che il principio di scelta, attraverso selezioni di evidenza pubblica, sarà “quello del merito”. Senza, dunque, “spartizioni” politiche o di interesse. E’ attraverso i concorsi che sarà stabilizzato il personale adeguato e – quindi è l’auspicio – saranno attratte le professionalità oggi carenti.
Il rettore Oliviero ha parlato di un “lavoro importante” da parte di tutti i soggetti coinvolti. Ricordando come comunque ci si debba muovere all’interno di un quadro di riferimento nazionale. Ed avuto il via libera dal Ministero si potrà partire con il nuovo modello organizzativo “che non impoverirà – ha assicurato – nessuna delle due aziende, ma al contrario le valorizzerà”.
Il professor Vincenzo Nicola Talesa, direttore del Dipartimento medicina e chirurgia dell’Università degli Sudi di Perugia, ha evidenziato che “per il miglioramento dei servizi sanitari è necessario puntare anche sulla formazione e che il documento condiviso tiene conto proprio di questa esigenza che è stata tenuta in primo piano”.
L’assessore Coletto ha evidenzato che la revisione delle schede delle Aziende ospedaliere era ferma al 2016 e che con la nuova proposta viene elaborata una cornice che dovrà essere condivisa con tutti i professionisti, medici ospedalieri compresi, entro la quale impostare un lavoro che punta essenzialmente alla qualità. Parlando di qualità inoltre, è necessario pensare anche all’IRCCS, struttura che in Umbria manca.
Una presentazione fatta in presenza dei due sindaci di Perugia e Terni, Romizi e Latini.
(a seguire servizio completo)