Possono accedere ai benefici i nuclei familiari in condizione di vulnerabilità economica e sociale residenti nel Comune di Spoleto
Cento famiglie aiutate lo scorso anno e già 40 dall’inizio del 2022. Sono i numeri del fondo di sostegno sociale attivo a Spoleto da ormai 10 anni e che sostiene i nuclei in difficoltà grazie all’intervento congiunto di Fondazione Carispo, la Caritas diocesana di Spoleto – Norcia e il Comune di Spoleto.
Era infatti il 2013 quando la Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Caritas e Comune sottoscrissero un protocollo di intesa per la costituzione e la gestione del Fondo di Sostegno Sociale a favore di famiglie e/o persone particolarmente bisognose, non sufficientemente coperte sotto il profilo sociale.
Chi può accedere al fondo di sostegno sociale
Il Fondo è stato costituito con una dotazione iniziale di 50.000,00 euro erogati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto. Negli anni è stato costantemente incrementato da ulteriori liberalità eseguite da enti, istituzioni, anche pubbliche, associazioni e singole persone. La gestione operativa del Fondo di sosstegno sociale ha sede presso i locali della Caritas diocesana. L’amministrazione è curata da una Commissione composta da tre membri: uno indicato dalla Fondazione, uno dalla Caritas e uno dal Comune. Possono accedere ai benefici i nuclei familiari in condizione di vulnerabilità economica e sociale residenti nel Comune di Spoleto e il tutto dovrà essere attestato da idonea documentazione. Maggiori info: 0743 220485 (Caritas diocesana).
Fondo di sostegno sociale, disponibili attualmente 15mila euro
Nel 2021 sono state aiutate 100 famiglie. Per l’anno 2022, invece, il fondo ha una dotazione di 30.514,00 euro di cui: 5.514,00 residuo del 2021 e 25.000,00 contributo 2022 della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto. Dal 1° gennaio 2022 ad oggi sono state già sostenute 40 famiglie per un impegno di circa 15.000,00 euro.
Il grazie di don Edoardo Rossi
“Un primo grazie – afferma il direttore della Caritas diocesana, don Edoardo Rossi (nella foto) – va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto per il fondamentale contributo che assicura a questo Fondo, mediante il quale sosteniamo alcune famiglie in difficoltà. E questo ci consente di entrare in relazione con storie e volti segnati dalla povertà. Un secondo grazie va al Comune di Spoleto per la fattiva collaborazione. Il nostro stile – prosegue il sacerdote – è quello di cercare di mettere sempre le persone prima della povertà, facendoci carico delle loro necessità. Mi piace anche sottolineare la bella e proficua sinergia che c’è tra la Fondazione, il Comune e la Caritas: l’assunzione di responsabilità verso i poveri, infatti, avviene solo attraverso una progettazione condivisa capace di ascolto e di coinvolgimento di una comunità. Questo lavoro di squadra ci consente anche, come ci sollecita Caritas Italiana, di “andare oltre” i luoghi comuni sui poveri per approfondire le cause della povertà, per avere una conoscenza delle implicazioni politiche e sociali e per – conclude don Edoardo – un’assunzione più responsabile dei propri stili di vita”.