Erano pronti a rubare ben 20 quintali di legno della specie olmo ma i carabinieri hanno sventato il colpo. E’ successo a Sigillo, dove padre e figlio, fermi lungo il bordo di una strada, si accingevano a caricare sul loro pick up la notevole montagna di legno fino a quel momento accatastato. Ad accorgersi degli strani “movimenti” è stato un passante, che non ha esitato a contattare i militari.
I carabinieri, che hanno richiesto l’ausilio del personale della Polizia Municipale giunta sul posto, hanno iniziato le procedure di controllo dei due sospetti: il padre, un gualdese 63enne, intento a caricare del materiale sul proprio mezzo, si è giustificato riferendo di trovarsi sul posto solo per fare un po’ di pulizia di rami e tronchi. Oltre a lui è stato identificato anche il figlio, 27enne, mentre risaliva lungo la strada portando con sé una corda ed una motosega.
Visti gli evidenti indizi a loro carico, i due sono stati tratti in arresto per tentato furto aggravato ai danni di un’azienda agricola di Sigillo. Il pick up utilizzato per il trasporto, privo di assicurazione e revisione, è stato posto sotto sequestro, come anche il materiale utilizzato per il disboscamento. I due arrestati, già giudicati con rito direttissimo, sono stati rimessi in libertà.
Nel corso delle indagini, condotte sul posto e sulla base della ricostruzione di fatti accaduti nel dicembre scorso, i carabinieri, raccolte testimonianze e accertamenti, hanno attribuito ai due arrestati anche il furto di legname commesso un mese prima, sempre ai danni della medesima azienda agraria; quella volta però il bottino riguardava ben oltre 80 quintali.