Al via la 2a edizione di “Una vita da social”: la campagna educativa della Polizia di Stato a Spoleto il 5 Marzo. Il progetto, educativo sui temi dei social network, illustrato in Piazza Garibaldi dalla Polizia di Stato e da un testimonial di eccezione: Serena Autieri.
Giovedì 5 marzo il truck “brandizzato” Polizia di Stato, sosterà in Piazza Garibaldi. Dalle ore 9:30, gli studenti delle scuole medie e superiori cittadine si alterneranno a bordo dell’autoarticolato, allestito a spazio multimediale, dove esperti della Polizia Postale e delle Comunicazioni illustreranno vari aspetti dei social network, tra i quali il cyberbullismo, l’adescamento online e l’importanza della sicurezza della privacy.
L’evento, che si svolgerà alla presenza del Prefetto di Perugia Antonella De Miro e del Questore di Perugia Carmelo Gugliotta e delle autorità civili e religiose, avrà un testimonial di eccezione: l’attrice Serena Autieri. Speaker della manifestazione sarà la giornalista Erika Pontini.
Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni che nel corso della 1^ edizione ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia di Stato hanno incontrato circa 100.000 studenti nelle piazze e 400.000 nelle scuole, 15.000 genitori, 8.000 insegnanti per un totale di 1.800 Istituti scolastici, 9.000 km percorsi e 42 città raggiunte sul territorio e una pagina facebook con oltre 400.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online.
Ancora una volta, insieme alla Polizia di Stato, aziende leader del settore, per un solo obiettivo: “fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non avvengano più”.
Tra le novità della nuova edizione la rappresentazione teatrale di “Like – Storie di vita online” di Luca Pagliari in collaborazione con Baci Perugina nelle città di Torino, Milano, Roma, Firenze, Palermo, Padova, Ravenna, Perugia, Bari e Cagliari, che racconta la storia di Andrea, vittima di bullismo, balzato alle cronache come il ragazzo dai pantaloni rosa.
Secondo una ricerca di Skuola.net, realizzata per la Polizia di Stato, su un campione di circa 10.000 studenti di scuole medie e superiori, solo 1 studente su 5 afferma che i social hanno un ruolo marginale nelle relazioni sociali.
I social network infatti sono ormai diventati uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager. Tra i motivi principale che spingono i ragazzi all’uso dei social, ci sono infatti il desiderio di informarsi sia sulle notizie (59%) che su quanto accade ai propri amici e conoscenti (51%) ma anche sostituire per ragioni di risparmio economico telefonate ed sms (44%). Quasi l’85% degli studenti appartiene ad un gruppo classe su WhatsApp che per la maggior parte di loro costituisce uno strumento equivalente al tradizionale gruppo di studio. Così non stupisce che 9 ragazzi su 10 hanno uno smartphone con accesso internet in mobilità.
Oltre la metà degli intervistati trascorre sui social network più di un’ora al giorno. Globalmente 1 ragazzo su 4 si dichiara sempre connesso, rispondendo prontamente ad ogni notifica proveniente da smartphone, tablet o pc. Circa 12 mesi fa il dato degli “always-on” era di poco inferiore a 1 su 3. Da questo ne discende la necessità di disporre sempre di una connessione internet.
Quando viene a mancare, 1 su 6 ammette di provare un senso d’ansia e di prodigarsi per ristabilire subito l’accesso alla Rete, mentre la metà degli intervistati vive questa situazione con fastidio ma senza fretta di riconnettersi. Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo. Per questo motivo 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all’uso dei social.
Proprio in questo contesto, ove l’utilizzo dei social network da parte dei giovanissimi va sempre più diffondendosi, che si inserisce la campagna informativa della Polizia di Stato tesa a far comprendere l’importanza del corretto utilizzo della Rete alfine di prevenire le insidie in cui talvolta è facile cadere.