Il Comune di Spoleto presenterà la propria manifestazione di interesse al bando per il titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2016 e 2017”, pubblicato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) lo scorso 12 febbraio. È quanto ha deliberato la Giunta comunale nel corso della seduta della scorsa settimana, dando di fatto il via alla partecipazione dell’Ente alla prima fase di ammissione.
L’obiettivo del bando non è solo quello di stimolare una cultura della progettazione e della pianificazione strategica, ma anche di valorizzare i beni culturali e paesaggistici e migliorare i servizi rivolti ai turisti, favorendo i processi di rigenerazione e riqualificazione urbana.
Alla luce dell’interdisciplinarietà del bando, la stesura del documento, che dovrà essere presentato entro il 31 marzo prossimo, verrà seguita da un gruppo di lavoro coordinato dalla Dirigente Antonella Quondam Girolamo e formato dal Segretario Generale, da Sandro Frontalini, dai dirigenti delle Direzioni dell’Ente e dai soggetti pubblici e privati che condivideranno la Manifestazione di interesse.
Nella deliberazione approvata, la Giunta dà anche il via libera alla redazione della domanda di candidatura e del Dossier che dovrà contenere il programma delle attività culturali della durata di un anno. Proprio su questo aspetto sono molte le indicazioni fornite dalla Giunta: dalla necessità di valorizzare le industrie culturali e creative e le relative filiere produttive, a quella di promuovere la cooperazione tra operatori culturali e turistici.
“Questa candidatura è un’occasione molto importante per Spoleto perché, nonostante il poco tempo a disposizione per la presentazione, si configura comunque quale momento di condivisione e di confronto cruciale per lo sviluppo strategico della città – ha dichiarato il Sindaco Fabrizio Cardarelli – Il nostro è un appello affinché enti, associazioni e singoli privati partecipino all’incontro che abbiamo programmato per il prossimo 14 marzo alle ore 16 a Palazzo Mauri.
L’obiettivo è condividere idee, progetti ed iniziative che, pur nel quadro della candidatura a capitale italiana della cultura, potranno rappresentare un’ottima base per la progettazione pubblico-privato, sia per quanto riguarda le altre attività di sviluppo che l’amministrazione sta già seguendo, come il Quadro di Valorizzazione Strategica (QSV), il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) e Agenda Urbana, sia per la partecipazione a bandi comunitari che stiamo seguendo per attrarre nuovi finanziamenti”.
Dopo la scadenza del 31 marzo, entro il 30 aprile una giuria selezionerà un massimo di 10 progetti finalisti, che verranno chiamati a presentare un secondo, dettagliato e approfondito dossier di candidatura entro il 30 giugno. Tra questi la giuria proporrà al Ministro dei beni e delle attività culturali due città Capitali italiane della cultura rispettivamente per il 2016 e il 2017, che godranno ciascuna di un finanziamento fino a un milione di euro per la realizzazione delle attività.