Badia, 'matrimonio molto particolare' per il Gareggiare - Tuttoggi.info

Badia, ‘matrimonio molto particolare’ per il Gareggiare

Redazione

Badia, ‘matrimonio molto particolare’ per il Gareggiare

Il banchetto badiolo nella splendida cornice di Palazzo Orfini
Gio, 04/09/2014 - 17:32

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Un imponente banchetto nella sala di Palazzo Giusti-Orfini per un matrimonio ‘particolare’.

Questo il tema sviluppato dal rione Badia nella terza serata del Gareggiare dei Convivi 2014. Il presidente Domenico Metelli, accompagnato dall’eterea madrina Katja Winderickx, i giurati e gli ospiti, sono stati accolti in via Umberto I da una serie spettacolare di duelli e combattimenti alla barriera proposti dalla Compagnia di Scherma storica San Michele Arcangelo.

Poi, una volta saliti al piano nobile, gli ospiti hanno attraversato la suggestiva Sala delle Allegorie prima di fare ingresso nel salone del banchetto.Qui si è sviluppato il tema del matrimonio di comodo, espediente utile ed inevitabile per l’assetto sociale del tempo. La vicenda teatrale ha tratto ispirazione da quella storica di Maria di Rohan-Montbazon, duchessa di Chevreuse, che andò in sposa al gran Connestabile Carlo D’Albert, duca di Luynes.

Il tutto è stato traslato, in modo divertente e leggero e non senza qualche licenza piccante, nella Foligno secentesca proponendo i festeggiamenti di un matrimonio molto particolare che, tra serio e faceto, ha perfettamente definito un assetto sociale in linea con la morale e la visione della vita del periodo.

Gli ospiti sono stati affascinati da una varietà di scenari per gli intermezzi spesso tratti da miti greci come quello di Orfeo ed Euridice e di Teseo e il Minotauro. L’organizzazione dell’intero banchetto è stata curata da Cristina Grasselli e Simone Agostini, mentre l’ideazione, la regia e la consulenza storica e musicale è opera di Irene Marone di Baroque.it. La Compagnia Malabranca Teatro di Daniele Menghini ha curato l’azione scenica. Le coreografie di Raffaele Dessì sono state eseguite dalla scuola di danza di Massimo Rambotti. I costumi sono stati ideati e realizzati per l’occasione da Francesco Briggi e dall’Atelier Pietro Longhi di Venezia. Il menù del banchetto, grazie alla consulenza di Maria Attilia Fabbri Dall’Oglio, è stato preparato dagli scalchi del rione, Emanuele Ascani e Nicola Olla.

Ecco il menù della serata.

Primo servito di credenza: Pasticcetto freddi di piccione, torte verdi di biete,biancomangiare in forma con cupolette di gelatine di altri colori attorno, petto di vitella ripieno e arrostito.

Primo servito di cucina: Minestra di piselli e brodo di carne, Pasticetti sfogliati di vitella.

Secondo servito di cucina: Pezzi di tonno sottestati, crostata di alici salate, spinaci, broccoli.

Secondo servito di credenza: Cantuccini di Pisa con vin santo, pere in sciroppo, crostata di mele con crema di mele profumata alla cannella, olive varie, parmigiano marzolino in cestini di pasta e uva in tazzine.

FOTO DI VANESSA RAIOLA

 

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