L’IDV regionale con a capo il segretario torna ad intervenire sulla costruzione di un punto vendita Ikea in Umbria, prendendo spunto dagli scontri avvenuti tra polizia e cobas fuori dai cancelli dell’Ikea piacentina “La guerriglia di Piacenza davanti allo stabilimento Ikea inchioda gli sponsor incondizionati all'insediamento di San Martino in Campo. Una vicenda limacciosa fin dalle concessioni dei terreni – afferma Brutti – che oggi denuncia la malaoccupazione all'interno di questa catena, dove vengono messi l'uno contro l'altro operai al minimo sindacale e personale ancora più sfruttato. Siamo tutti coscienti delle difficoltà occupazionali ma dobbiamo sapere che le scorciatoie servono a poco e che l'economia umbra non si risana con insediamenti che desertificano l'economia e la produzione locale. Questo vale anche per gli eventuali nuovi arrivi in centro storico a Perugia”.
In settimana il segretario regionale dell’Italia dei Valori, aveva pubblicamente preso posizione sugli avvenimenti di questi giorni in seno al partito, posizione condivisa con Franco Granocchia, segretario e responsabile degli enti locali dell'IDV: “Siamo con Antonio Di Pietro e non ci piace affatto l'affannoso fuggi fuggi di taluni per un'inchiesta giornalistica che, con l'andare delle ore, si rivela sempre di più un incidente di percorso nella pur ottima produzione del programma di Raitre, Report. […] Coglieremo l'occasione per liberarci finalmente di coloro che hanno sempre frenato la corsa al rinnovamento, troppo attenti alle seduzioni del potere. Qui in Umbria il partito parla la lingua di Di Pietro”. Continuano Brutti e Granocchia dichiarandosi pronti ai nuovi percorsi che il quadro politico potrà suggerire, compresa un'eventuale intesa con il Movimento Cinque Stelle
IKEA umbria, l’IDV chiede una riflessione sugli scontri di Piacenza
Dom, 04/11/2012 - 09:43