Case di riposo e residenze per anziani, interrogazione regionale dopo controlli Nas - Tuttoggi.info

Case di riposo e residenze per anziani, interrogazione regionale dopo controlli Nas

Redazione

Case di riposo e residenze per anziani, interrogazione regionale dopo controlli Nas

Gio, 22/03/2012 - 12:54

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Il capogruppo regionale della Lega nord, Gianluca Cirignoni, ha presentato una interrogazione a risposta scritta per “sollecitare l'intervento della Giunta regionale ed a conoscere se e come l'assessorato regionale si sia attivato per monitorare il rispetto delle normative e la qualità dei servizi offerti agli anziani nelle strutture ricettive umbre”.

“Dai risultati dei controlli a livello nazionale esperiti dai Carabinieri del Nas nel biennio 2010/2011 su case di riposo e residenze sanitarie assistenziali emerge un quadro umbro preoccupante e inaccettabile, sul quale auspico che la Giunta vorrà fare piena luce”, ha detto Cirignoni. “In particolare chiedo che vengano messi in atto controlli urgenti dell'assessorato regionale sulle residenze sanitarie assistenziali che sono sottoposte dalla legge ad un regime di accreditamento e autorizzazione di competenza della Giunta la quale, anche per tramite le Asl, deve verificare l'adeguamento e la permanenza dei requisiti di accreditamento e autorizzazione”.

Secondo Cirignoni “anche in presenza di una sola violazione delle norme che garantiscono il benessere dei nostri anziani nelle case di riposo si dovrebbe intervenire con solerzia ed efficacia. La situazione in Umbria appare allarmante perché un terzo dei provvedimenti di chiusura delle residenze sanitarie assistenziali comminato a seguito dei controlli riguarda strutture umbre. Anche il dato relativo alle strutture ricettive per anziani è preoccupante perché un quinto dei provvedimenti di chiusura riguarda case di riposo della nostra regione”.

Il capogruppo leghista a Palazzo Cesaroni rimarca infine che “tra i reati contestati dai Carabinieri del Nas nel corso dei controlli vi è anche quello dell'esercizio abusivo della professione medica sul quale spero vengano attivate indagini specifiche in Umbria, dato che nonostante una legge dello stato del 2009 lo preveda espressamente ben 660 medici dipendenti delle aziende sanitarie umbre non hanno fornito all'Asl per la pubblicazione online il loro curriculum vitae. Una irregolarità su cui peraltro ho recentemente presentato una interrogazione. Auspico quindi che ai sopralluoghi a sorpresa della commissione parlamentare d'inchiesta si uniscano anche i controlli e le verifiche della Regione sulle residenze sanitarie assistenziali e della Guardia di Finanza sui medici inadempienti”.

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