(MAB) – La celebre favola di Esopo “La cicala e la formica” si trasforma in un'avventura colorata e divertente, con una morale meno severa e più solidale. Si perché, diciamoci la verità, nella favola originale l'operosa formica non spicca certo per la sua simpatia. Accademia Perduta/Teatri di Romagna ci regala ancora una volta, in questa 54esima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, un piccolo gioiello del teatro per ragazzi.
La cicala qui è una soubrette del varietà che gira la Romagna per esibirsi, accompagnata dal suo impresario, un calabrone malandrino. La cicala canta e balla riscuotendo un grande successo ma l'avaro calabrone trama alle sue spalle per rubare tutti i soldi dell'incasso. Per questa volta la formica aiuterà la cicala, dando finalmente inizio ad una bella amicizia fra i due animaletti.
La scenografia è deliziosamente fantasiosa e piena di dettagli, a cominciare dal baraccone ambulante del varietà, ricavato da una scatola di zolfanelli. La casetta della formica, ottenuta da una confezione di famose mentine, si spalanca alla fine dello spettacolo per accogliere la cicala, mostrando il suo interno caldo ed ospitale. Dall'alto cade di tutto: palloncini, bolle di sapone, coriandoli e persino la neve…
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