Nidi, 900 firme contro l'esternalizzazione ma le domande sono ancora in calo - Tuttoggi.info

Nidi, 900 firme contro l’esternalizzazione ma le domande sono ancora in calo

Jacopo Brugalossi

Nidi, 900 firme contro l’esternalizzazione ma le domande sono ancora in calo

Il comitato 'Spoleto per i bambini' le ha consegnate ieri in comune insieme ad una lettera per il sindaco
Mer, 07/10/2015 - 10:48

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Sono ben 900 le firme che il comitato ‘Spoleto per i bambini’ ha raccolto da maggio a settembre contro la esternalizzazione degli asili nido comunali. Firme che ieri sono state consegnate in comune insieme ad una lettera per il sindaco Cardarelli. Nonostante il banchetto prima autorizzato e poi negato durante la fiera di Loreto, e le polemiche che ne sono scaturite, il comitato è riuscito dunque nel suo intento, quello di far ‘gridare’ a tanti cittadini, genitori e non, che gli asili nido sono e devono rimanere un “patrimonio pubblico”.

La lettera – Egregio Sindaco, rendendo noto che in data 20/05/2015 si è costituito il Comitato Spoleto per i Bambini con obiettivi e finalità descritti nella fotocopia allegata, Le consegniamo le firme dei cittadini che hanno sottoscritto l’appello “Asili Nido Patrimonio Pubblico”, il cui testo integrale è allegato alla presente lettera.

Ribadiamo che non è nostra intenzione mettere in dubbio l’efficienza e la qualità degli asili privati, o dei servizi dedicati alla prima infanzia esternalizzati a privati, presenti nel Comune di Spoleto. La nostra posizione è sempre stata ben chiara: desideriamo che si mantenga la gestione diretta dei due asili comunali, che sono già e dovrebbero restare un bene pubblico, un prezioso patrimonio dell’intera collettività di cui avere cura. Se questo patrimonio sarà lasciato andare adesso, proseguendo la politica di esternalizzazione già avviata dalle precedenti amministrazioni, sarà perso per sempre. Noi siamo convinti che i servizi all’infanzia sono presidi contro la diseguaglianza sociale e che gli asili nido pubblici, in particolare, sono servizi essenziali che, al di fuori delle logiche del profitto proprie di una gestione privata, svolgono un ruolo fondamentale per l’educazione dei bambini e delle bambine, per le pari opportunità, per la conciliazione dei tempi di vita e la libertà delle scelte all’interno delle famiglie.

La nostra raccolta firme è cominciata nel maggio 2015, prima che si avviassero le iscrizioni per l’anno scolastico 2015-16. Nei mesi successivi, abbiamo dovuto constatare un ulteriore dato preoccupante: il calo di domande di iscrizione. Si tratta di un elemento che ci obbliga – l’Amministrazione in primis – a porci delle domande e a cercare delle soluzioni. Quali sono i fattori che hanno portato a questa sensibile diminuzione di domande? Come si può promuovere e facilitare l’accesso dei bambini ai servizi educativi alla prima infanzia? Come evitare che la difficoltà ad organizzarsi rispetto ai carichi familiari determini la rinuncia o la perdita dell’occupazione per il genitore?

Se si guarda al welfare come a un semplice costo, una spesa improduttiva, e si continua a schiacciare il discorso sui tagli lineari, l’impoverimento progressivo di questa città diventerà inarrestabile. I servizi, al contrario, possono essere un impulso alla crescita dell’occupazione, diretta e indiretta, e possono – e devono – portare un reale contributo alla crescita economica di una comunità. Si tratta di fare una scelta politica in una direzione nuova: mantenere la gestione diretta dei servizi all’infanzia comunali, riconoscendo che questa gestione è un valore per la comunità. Si tratta di una scelta coraggiosa di cui tutta la cittadinanza potrà beneficiare, perché gli asili nido pubblici sono un patrimonio di professionalità, esperienze, competenze e partecipazione della nostra città.

Durante i mesi in cui ci siamo dedicati a raccogliere le firme per l’appello in oggetto, abbiamo potuto constatare, da parte dei cittadini con cui abbiamo conversato, un forte bisogno di dialogo con l’Amministrazione, per contribuire all’elaborazione di proposte e soluzioni che interessino i bambini e le famiglie di questa città. Siamo convinti – e ci auguriamo se ne convinca anche Lei – che il coinvolgimento dei cittadini sia un valore aggiunto e sia imprescindibile per una buona amministrazione della cosa pubblica. In quest’ottica di partecipazione, ci piacerebbe essere informati con chiarezza su quali siano i piani dell’Amministrazione riguardo agli asili nido di Villa Redenta e Via Martiri della Resistenza. Rimaniamo in attesa di risposta, certi che Lei e l’Amministrazione prenderete nella dovuta considerazione l’ appello in oggetto e i numerosi cittadini che lo hanno sottoscritto. RingraziandoLa per l’attenzione, Le porgiamo un cordiale saluto.

Prosegue il trend negativo delle iscrizioni – Dal comune, intanto, si apprende che la riapertura straordinaria delle iscrizioni scattata ad inizio ottobre, che precede l’ordinario bando di novembre, non sta andando come si sperava. Sarebbero infatti appena 3 o 4 le domande pervenute, un numero ben lontano dal riempire i posti rimasti vuoti dopo la prima graduatoria di settembre.

Customer satisfaction – Sono invece tornati in comune i questionari di customer satisfaction che gli uffici avevano inviato nelle scorse settimane alle famiglie con bambini nei tre nidi comunali – i due a gestione diretta e quello esternalizzato – durante l’anno scolastico 2014-2015. Servirà ora qualche giorno per incrociare i dati e verificare la soddisfazione dell’utenza sulle varie voci.

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