Un fiume di gente questo pomeriggio ha voluto dare l’addio al piccolo Matteo, scomparso per un malore che non gli ha lasciato scampo sabato sera. La chiesa di San Giovanni di Baiano era troppo piccola per contenere le tantissime persone che hanno voluto stringersi idealmente ai familiari del tredicenne, avvolti dalla disperazione per un dolore così grande. Il cuore di Matteo era troppo debole, ma questo non gli aveva impedito di tirar fuori la sua vitalità, di cercare successi nell’attività sportiva che praticava: la pesca. E ci è riuscito pienamente nei mesi scorsi, con la vittoria del campionato provinciale under 14. Poi però quel piccolo cuore si è dovuto arrendere, ha smesso improvvisamente di battere, gettando nello sconforto e nel dolore atroce un’intera comunità, quella spoletina.
A salutare per l’ultima volta il loro amichetto, tra i tanti, c’erano anche i suoi compagni di scuola, che al termine della messa hanno voluto leggere un loro saluto, affidando poi a dei palloncini bianchi i loro messaggi rivolti a Matteo, facendoli volare fino in cielo per raggiungerlo lì dove è volato anche lui.
I genitori non hanno voluto fiori per omaggiare il loro “Teo”, ma hanno chiesto offerte per la Fondazione Salesi di Ancona, “che con i suoi operatori allevia i ricoveri ai bambini malati in ospedale” ha spiegato il papà.
A stringersi al dolore dei familiari anche l’associazione Il Borgo e tutti i commercianti di Corso Garibaldi, via Portafuga e via dei Gesuiti che hanno voluto esprimere “profondo cordoglio per la prematura scomparsa del piccolo Matteo. Nipote di una delle commercianti più attive e benvolute della città, – hanno ricordato – Matteo ha portato avanti la sua coraggiosa battaglia da sempre, una battaglia durissima che ha segnato tristemente la sua giovane vita e quella della sua splendida famiglia, senza rubare loro il sorriso, la bontà d’animo e la speranza. Tutti quelli che vogliono bene alla mamma ed ai suoi famigliari (e sono davvero tanti), hanno seguito in questi anni con apprensione le drammatiche vicessitudini a cui la malattia di Matteo ha sottoposto lui stesso e chi gli viveva accanto. Mai avremmo pensato che potesse finire così, mai avremmo voluto apprendere questa triste e drammatica notizia. Se Matteo è stato sconfitto dalla malattia, il bene e il sentimento di solidarietà che ha generato in noi tutti non morirà mai, non sarà mai sconfitto e rimarrà scolpito nella nostra memoria, come il suo ricordo di bambino forte e coraggioso. Siamo sinceramente e con tutto il cuore vicini alla famiglia del piccolo-grande Matteo”.