EINE KLEINE MUSEUMMUSIK: QUADRI VIVENTI A PALAZZO COLLICOLA GRAZIE AL TEATRO LIRICO - Tuttoggi.info

EINE KLEINE MUSEUMMUSIK: QUADRI VIVENTI A PALAZZO COLLICOLA GRAZIE AL TEATRO LIRICO

Redazione

EINE KLEINE MUSEUMMUSIK: QUADRI VIVENTI A PALAZZO COLLICOLA GRAZIE AL TEATRO LIRICO

Dom, 10/08/2008 - 09:26

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Attori, danzatori, musicisti, tutti completamente integrati tra le magnifiche opere pittoriche e di scultura della Galleria Civica D'arte di Spoleto, quasi a comporre dei tableaux vivants, da guardare come opere d'arte essi stessi, costruite come scene dipinte, con riferimenti precisi all'arte figurativa.

Questo attende lo spettatore il 12 e 13 agosto quando si troverà avvolto in Eine Kleine Museumsmusik, il progetto a cura di Alessio Pizzech e Michelangelo Zurletti che “anticipa” la 62ma Stagione Lirica Sperimentale e realizzato in collaborazione con il Comune di Spoleto nell'ambito di Spoleto Estate 2008. Eine Kleine MuseumsMusik è un tassello che si aggiunge a quell'idea dello Sperimentale di esaltare la bellezza di quei luoghi tra i più importanti storicamente della città di Spoleto. Una “piccola serenata notturna” come recita la celebre composizione mozartiana che lo Sperimentale ha voluto dedicare negli anni scorsi alla Rocca, poi al Chiostro di San Niccolò, lo scorso anno al Teatro Nuovo e quest'anno allo splendido Palazzo Collicola.

Dice Alessio Pizzech, che ne cura la regia: “Il viaggio che propongo attraverso gli spazi della Galleria si distingue quest'anno per la presenza e contaminazione all'interno dell'itinerario artistico di una pluralità di linguaggi artistici e ancora più importante la presenza della danza come elemento che contraddistingue e a mio avviso, meglio interpreta, la creazione contemporanea. L'attore Giuseppe Nitti ci condurrà per mano grazie alla sua parola nelle sale della galleria a scoprire e direi riscoprire per chi già le conoscesse, le opere presenti nella collezione.

Mi sono posto l'obiettivo nel momento in cui ho studiato e visto le opere di raccontare l'umanità nascosta che sta dietro il segno artistico. Mi sono preoccupato quindi di rifuggire da ogni approccio intellettualistico e approdare ad una esplorazione della ragioni di tali opere. Ecco perché a guidarci saranno le parole degli stessi artisti affidate all'interpretazione attorale.

Una sorta di gioco alla confessione dove ogni creatore possa raccontarsi e dirci verità celate” – continua l'affermato regista che ormai da anni ha un rapporto di stretta collaborazione con lo Sperimentale. “Ho raccolto perciò le testimonianze di Consagra riguardo ala Città Frontale, di Leoncillo, di Scialoja, di Melotti, di Gnoli, di Guidi e di Mastroianni. Ognuno di essi ha una sua stanza e laddove sono presenti le loro opere là risuona l'eco di pensieri che hanno animato la cultura italiana fino a qualche anno fa.

Quelli che presentiamo in forma teatrale, forse per la prima volta, sono scritti in cui essi ci parlano delle loro opere, del loro rapporto con l'agire artistico e con il loro tempo.

Assaporeremo quindi il punto dì origine, la riflessione che precede la pittura o la scultura. Tali testi ci porteranno quindi a riflettere sull'atto artistico inserito nella sua contemporaneità. Ci chiederanno di fermarci davanti all'opera evocandone le ragioni profonde e il senso che le lega al loro tempo.

Lo sforzo registico nel guidare l'attore in questo percorso sarà proprio quello di evocare la carnalità delle parole di questi grandi maestri della pittura e della scultura contemporanea presenti a Spoleto. E proprio la carne e il respiro si fanno materia e plasmano e determinano il segno sulla tela.

Ed è di questa corporeità si faranno portavoce i danzatori che occuperanno la stanze con i loro corpi. Il loro agire rievocherà il senso dell'opera come se il quadro si staccasse dalla parete o la scultura potesse muoversi nello spazio. Ho chiesto loro di creare vere e proprie improvvisazioni fisiche su musica e no che siano ispirate alle opere della galleria quasi a farle diventare presenze concrete. Il corpo ridisegna l'energia dell'opera e dialoga con essa, da essa trae spunto e riferimento.

Ho chiesto di farlo a Walter Matteini danzatore di Aterballetto e adesso coreografo che sta emergendo con il suo lavoro sul panorama della coreografia contemporanea italiana.

I musicisti dell'ensemble strumentale del Teatro Lirico e i cantanti ci guideranno attraverso l'universo musicale novecentesco facendo riecheggiare le loro note nelle stanze e negli spazi della galleria.

Un vero e proprio viaggio totale nelle arti: un'immersione che trae linfa dalla tela o dalla scultura e che ad essa ritorna come nuovo modo di vivere e comprendere l'arte contemporanea afferrandone le intime sfumature e tutte le possibili nascite di denominatori comuni che legano nel nostro presente le varie discipline artistiche” conclude Pizzech.

Palazzo Collicola, pertanto, il 12 (1a performance ore 18.00, 2a performance ore 19.15) e il 13 agosto (1a performance ore 18.00, 2a performance ore 19.15) sarà animato da Giuseppe Nitti, attore sorta di traghettatore che accoglierà lo spettatore per condurlo per mano in un percorso animato da Walter Mattini, danzatore, dai musicisti Emanuela Carducci (flauto), Angelo Cicillini (viola) Mateo Zurletti (violoncello), Francesco Massimi (pianoforte), Maria Kostraki e Desirée Migliaccio (soprani vincitori del Concorso Internazionale per Giovani Cantanti Lirici 2008). E naturalmente la presenza della musica sarà, anche in questo caso, di grande rilevanza. Accanto a Debussy, Zandonai, Hindemith, Honnegger, Shostakovich, Lipatti, Sbordoni, saranno interpretate le musiche di compositori di spicco contemporanei che hanno preso parte al famoso e fortunato progetto realizzato dallo Sperimentale nel 2001 “L'Arte della Fuga” ideato da Luciano Berio.

Per informazioni: Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, Piazza Garibaldi – Complesso Madonna della Stella – Spoleto; tel. 0743.220440 fax 0743.222930


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