Defr, maggioranza approva documento finanziario Regione Umbria - Tuttoggi.info

Defr, maggioranza approva documento finanziario Regione Umbria

Alessia Chiriatti

Defr, maggioranza approva documento finanziario Regione Umbria

Compatta la minoranza vota contraria | Se ne discute domani in Consiglio Regionale
Lun, 14/03/2016 - 19:07

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Con 4 voti favorevoli dei consiglieri del Pd (Smacchi, Chiacchieroni, Casciari e Leonelli) e 3 voti contrari della minoranza a parte di Nevi (FI), Ricci (Rp) e Carbonari (M5S), la prima commissione consiliare della Regione Umbria ha approvato le linee programmatiche Defr, il documento di economia e finanza regionale per il biennio 2016-2018. La commissione si è comunque riservata di poter inserire eventuali modifiche e integrazioni in sede consiliare. Bocciate invece con 4 voti contrari (Smacchi, Chiacchieroni, Casciari e Leonelli-PD) e 3 voti favorevoli (Nevi-FI, Ricci-Rp, Carbonari-M5S) le due proposte di risoluzione presentate da Claudio Ricci (portavoce centrodestra e liste civiche) e Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 Stelle). Domattina, durante la seduta del consiglio regionale, il relatore di maggioranza, Andrea Smacchi esporrà il documento, seguito dai due relatori di minoranza, Claudio Ricci e Maria Grazia Carbonari. La seduta di oggi della commissione fa seguito a quella di giovedì scorso nella quale la presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, ha illustrato il Defr.

Tra i temi centrali del Defr, si trovano: le norme sulle terre pubbliche per i giovani; la programmazione regionale sui rifiuti realizzato in accordo con la neo costituita Auri; la piastra logistica di Foligno, per la quale da anni esiste lo stanziamento finanziario da parte dello Stato e l’assegnazione di risorse regionali, ma, nonostante ciò, è ancora tutto fermo. E ancora turismo, cultura, tasse, trasporti e interventi per il mondo delle imprese.

Ad essere bocciate, invece, come detto, le proposte della minoranza. Nello specifico, non è passata la proposta del consigliere Claudio Ricci su un piano prioritario triennale di ottimizzazione di agenzie e partecipate, grazie alla quale, secondo Ricci, si sarebbero recuperati “almeno 10 milioni di euro da destinare a strumenti per il credito alle piccole imprese e al sostegno delle 30mila famiglie in difficoltà in Umbria“. Ricci ha inoltre discusso della possibile attuazione del Fascicolo sanitario elettronico, della logistica dei farmaci e della Centrale regionale acquisti sanità. Il tema della sanità è ancora scottante, se si pensa che, a detta del consigliere di centro destra, in Umbria sarebbe necessario “integrare meglio distretti territoriali, ospedali e aziende sanitarie/ospedaliere per ottimizzare i costi e i posti letto. Migliorare i livelli essenziali di assistenza, diminuire i temi di attesa degli esami ed eliminare le barelle dalle corsie”. Andrebbe poi “definito il piano di risparmio pubblico e attivati così adeguati investimenti autonomi, evitando un maggiore indebitamento. Si dovrebbe puntare sul ‘nuovo manifatturiero’, sperimentare Internet satellitare, rendere più efficienti le reti commerciali per le imprese, fare cultura con azioni strutturate e continue che coinvolgano le fondazioni e le associazioni di categoria“. Per Ricci, dunque, tutto da rifare: “si dovrà inoltre attivare una public company per la società di gestione dell’aeroporto regionale, raccogliendo 3 milioni di euro e sviluppando accordi stabili con le compagnie aree low cost, decidere una nuova stazione ferroviaria a media/alta velocità connessa alle nuove strade della quadrilatero Umbria Marche e all’aeroporto. Necessario infine puntare sul superamento del 65 percento di raccolta differenziata, sull’incremento delle quote derivanti da fonti rinnovabili e sul risparmio energetico”. Quest’ultimo, nello specifico, è un traguardo che la Regione Umbria, insieme all’assessore Fernanda Cecchini, ha messo in conto nel nuovo piano dei rifiuti, incalzata anche dalla legislazione europea.

Dal Movimento 5 Stelle, inoltre, avanzata, ma bocciata, l’idea di destinare al reddito minimo garantito una parte di risorse finanziarie proprie della Regione. Per Carbonari, la Regione dovrebbe intervenire, con il Defr, anche sulla riduzione delle liste di attesa attraverso l’interruzione dell’attività di intra moenia e la creazione di un laboratorio regionale di formazione sanitaria. E ancora: aiutare le famiglie che assistono persone con disabilità garantendo il ‘diritto di scelta per l’assistenza’ (diretta, indiretta o mista) mediante l’erogazione di misure finanziarie che consenta ai familiari di scegliere chi assumere per l’assistenza, “invece di imporre personale da strutture esterne (spesso cooperative che inviano persone differenti), che comportano maggiori oneri per le finanze regionali (a vantaggio di soggetti esterni) ed un servizio spesso peggiore per l’assistito, anche in termini affettivi ed umani”; incrementare il numero dei beneficiari degli assegni di sollievo dei disabili gravissimi; implementare la misura del bollino per i Tir che transitano sulla superstrada E45, recuperando risorse per la manutenzione stradale direttamente dai mezzi che sono maggiormente responsabili dell’inquinamento e del deterioramento del manto stradale. Attacco dal M5S anche per gli incarichi esterni, stabilendo un tetto massimo per le collaborazioni durante il quinquennio. Infine per Carbonari bisognerebbe creare un sistema di monitoraggio regionale su Garanzia Giovani, e riformare i centri per l’impiego, creando meccanismi di monitoraggio del comportamento delle imprese, con sistemi premianti per quelle che stabilizzano concretamente i lavoratori e disincentivanti per quelle che creano invece precariato o abusano del lavoro interinale.

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