Debito pro-capite dimezzato, conti che stanno tornando in ordine, 6,5 milioni di opere pubbliche finalizzate nel 2016, 12,7 milioni di opere finanziare da avviare nel 2017: non è il libro dei sogni, ma quello che abbiamo prodotto in questi primi due esercizi finanziari completamente sotto la nostra guida.

E’ questa la sintesi della conferenza stampa indetta lunedì 24 aprile dal sindaco Fabrizio Cardarelli per parlare del Bilancio 2016 ma anche degli interventi che caratterizzeranno il 2017. Incontro, disertato da parte della stampa locale, che è servito al primo cittadino per fare il punto della situazione e togliersi anche qualche sassolino dalla scarpa. Una conferenza che arriva a pochi giorni dall’approvazione del Bilancio 2017 e del DUP.

Intorno al tavolo si ritrovano con il primo cittadino l’assessore al bilancio Corrado Castrovillari, quello di lavori pubblici Angelo Loretoni e il dirigente al bilancio e personale Claudio Gori. Ma in sala sono presenti anche il presidente del consiglio Giampiero Panfili, gli assessori Antonio Cappelletti, Camilla Laureti e Gianmarco Profili, i capigruppo Zefferino Monini e Roberto Settimi.

Debito dimezzato – il “buco di bilancio” ereditato dall’attuale Giunta pesa ancora molto sulle casse del municipio ma “il miracolo del risanamento” – per dirla con le parole usate dal professor Cardarelli – “è in corso, anche se c’è ancora da lavorare. Abbiamo superato il momento peggiore e ora possiamo cominciare a tirare un po’ di respiro e a pensare a utilizzare i numeri che abbiamo per migliori servizi alla collettività. Senza 2-3 dirigenti, con l’organico ridotto di alcune unità, non era facile”.

“Il debito del comune, ovvero quello in capo ad ogni cittadino, ammontava a 578 euro nel 2014; con il 2016 siamo riusciti a dimezzarlo portandolo a 294€. E questo credo sia la migliore risposta a chi ci critica strumentalmente. Abbiamo fatto una politica dura di tagli alle spese senza intaccare di un centesimo i servizi alla collettività, senza aumentare le tasse, ci siamo rimessi in pari con la Vus con cui eravamo in debito di 5-6 milioni ed oggi possiamo dire di essere a posto con i pagamenti. Stiamo rivedendo anche alcuni mutui con le banche perché è assurdo pagare più del 5% di interesse anno”.

“Come una famiglia sana” – “ci stiamo muovendo come si muoverebbe una famiglia sana – dice l’assessore Castrovillari –  si fa quello che ci si può permettere e si sta attenti a non aumentare il debito. Perché quello del debito è un problema che non può essere sminuito…guardate alla Grecia ad esempio. Questo risultato premia il lavoro del dottor Gori e del suo staff che hanno preso una situazione a dir poco complicata e sono riusciti a tirarci fuori dalla palude”.

“Mettere i conti in sicurezza – ha aggiunto Gori – è un risultato che si ottiene con l’aiuto di tutti, dipendenti, giunta e consiglio comunale. Avevo chiesto almeno due anni per raggiungere questo obiettivo e pensavo di non farcela…quando sono arrivato i dipendenti erano spaventati per le indagini in corso, le cartelle pazze, eccetera. Il contrasto all’evasione ha avuto un ruolo importante e non è questione legata al momento del terremoto perché abbiamo trovato situazioni debitorie dal 2009. Non si può rimanere ‘impuniti’, anche perché lo Stato ha ridotto i trasferimenti nel tempo dagli 11 milioni del 2011 ad appena 1 milione nel 2016”. Gori annuncia anche che a settembre prossimo sarà stilato anche il primo bilancio consolidato che includerà quello delle partecipate.

I numeri – il rapporto entrate/uscite è in attivo per 5,2 milioni (erano 1,7 nel 2014). La cassa resta sostanzialmente invariata a 6,5 mln (6,6 mln), mentre i crediti esigibili superano i 31,1 mln (34,9 mln). Il totale attivo di 37,6 mln sarebbe sufficiente a colmare i cosiddetti “debiti a breve” pari a 34,5 mln, ma è il buco di bilancio, arrivato a 14,5 mln (dai 15,5 del 2014, grazie al mutuo trentennale che costa alla comunità oltre mezzo mln l’anno), a portare la cassa a – 11,2 mln. C’è poi da considerare la voce dei ‘mutui a lungo termine’ ridotti a 11,5 mln (erano 12,1 mln). “Fa una certa rabbia – commenta il sindaco – dover registrare che il “buco” pesa più dei mutui che sono stati presi nel tempo per realizzare opere”.

Le opere realizzate – nel corso del 2017 sono state avviate e completate, o in via di completamento lavori per 6,5 milioni. “Tengo a precisare, com’è nel nostro stile trasparente, che alcune di queste opere provengono da progetti avviati dalle precedenti amministrazioni”. Leggiamo: € 212mila per Palazzo Martorelli-Orsini, €180mila per Palazzo Leoncilli, € 1.950mila per uscita Teatro Nuovo e Nuova mobilità alternativa, € 402mila messa in sicurezza strada tuderte, € 50mila nuova segnaletica stradale, € 49mila abbattimento barriere architettoniche, € 40mila per la frana di S. Angelo in Mercole, € 105mila per ristrutturazione scuola Morgnano, € 490mila per lavori impianti e allestimenti Rocca, € 2,985mila per valorizzazione complesso Rocca (il termine lavori è previsto per agosto prossimo) e € 81mila per l’ampliamento del cimitero Terzo La Pieve.

E quelle da realizzare – ammontano invece a 12,7 milioni le opere che saranno avviate quest’anno grazie ai finanziamenti ottenuti dalla Giunta Cardarelli da Mibact, Regione, ATI3 e che includono quasi 1,3 milioni di stanziamenti comunali. Dunque, 3 milioni di euro saranno destinati per gli interventi all’ex Caserma Minervio, € 250mila per il completamento Pir (Via degli Scaloni), € 900mila per allestimenti percorso museale Rocca, € 4,7 milioni per restauro del Ponte, Rocca e Museo archeologico, € 300mila per manutenzione Basilica San Salvatore, € 1,4 mln per interventi agenda urbana (illuminazione pubblica), € 1,6 mln per la ripavimentazione di piazza del Mercato. Poco meno di 600mila euro andranno per la messa in sicurezza del Ponticello di Sterpeto (unica strada di collegamento con Giuncano, € 55mila), per asfaltatura Via Nursina (€ 86mila), messa in sicurezza e pavimentazione Via Flaminia (€ 140mila), lavori vari presso i cimiteri di Pompagnano, Montebibico, San Sabino e rifacimento muro perimetrale cimitero centrale (€ 440mila). Soddisfatto in tal senso anche l’assessore Angelo Loretoni: “dai 150mila euro dello scorso anno, passiamo ad oltre 1,3 milioni di investimenti nostri, grazie proprio a questa opera di risanamento del bilancio e ad una maggiore attenzione alle spese”.

Sisma e scuole – c’è ancora tempo per chiarire la situazione circa la sistemazione delle scuole a seguito dei recenti eventi sismici. Il sindaco, pur non menzionando mai le parti più critiche, come M5S e Pd, definisce “strumentali” le critiche quando non vere e proprie “baggianate”. Così difende la scelta operata per la scuola Dante Alighieri e Prato fiorito. “Alla Dante avevamo diverse incognite come il pericolo di smottamento della collina antistante (il muro perimetrale lungo via don Bonilli è transennato da almeno 15 anni, n.d.r.), i costi elevatissimi per la demolizione e la ricostruzione del plesso e soprattutto i tempi di attesa che avrebbero decretato la morte di questa scuola. Che, vale ricordarlo, oggi ospita 9 classi. Di fronte alla possibilità di costruirne una antisismica, su un terreno già individuato e su cui è stata fatta una perizia geologica dai risultati ottimali, anche migliori rispetto al terreno antistante, su un solo piano e con le opere urbanistiche già pronte… non vedo quale altra scelta avremmo dovuto prendere. C’è poi l’impegno del Commissario Errani di costruirla per l’inizio del prossimo anno scolastico: questo aspetto non è di nostra competenza, a parte che spetterà al Comune approvare il progetto che ci risulta essere in corso di realizzazione, ma se ci dovesse essere anche un ritardo di uno-due mesi non sarà poi così grave”. C’è poi l’impegno a costruire lì una palestra in grado di soddisfare anche le esigenze degli studenti dell’Alberghiero. “Mi sono incontrato con il presidente della Provincia Nando Mismetti da cui ho avuto la disponibilità a costruire una struttura idonea a questo scopo e per la quale il Comune si impegna a versare una cifra di 200mila euro. Altrettanti verrebbero messi dalla Provincia che con questa operazione potrà tagliare circa 100mila euro l’anno che spende per portare gli studenti al Palarota”.

“Spetta invece alla Regione e alla Prociv la messa in sicurezza di tutte le altre scuole e su questo l’assessore Bartolini ha garantito che quelle di Spoleto avranno la massima priorità. Le azioni in questo caso saranno di due tipi. Gli istituti che sono stati dichiarati inagibili o parzialmente inagibili – conclude il professor Cardarelli – verranno consolidati fino a conseguire l’indice di vulnerabilità sismica di 1, il massimo; su quelli che non hanno subito danni verranno eseguiti lavori per arrivare ad un indice di almeno 0,7. Non spetta comunque al Comune farsi carico di tali oneri, per cui non capisco chi continua ad attaccarci perché non abbiamo previsto finanziamenti su questo fronte. Che avremmo dovuto fare? Mettere due volte la stessa posta?”.

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