Bocciato dagli elettori, promosso dal riconfermato sindaco Andrea Romizi. Che però non ha richiamato l’ex assessore Dramane Waguè a Palazzo dei Priori come assessore, ma come consulente a contratto, nel proprio staff.
“Porte girevoli a Palazzo dei Priori” attacca Giuliano Giubilei. Che ci va giù pesante: “Proprio lui, che in Giunta aveva dato ampia prova di incapacità nella gestione delle mense scolastiche. Ovviamente l’operazione comporta un ampio impiego di denaro pubblico: il contratto dell’assessore trombato e generosamente riaccolto da Romizi ci costa 45.000 euro. E questo mentre la città è sempre più trascurata e sconta tagli pesantissimi su altre ben più importanti voci di spesa: servizi sempre più scadenti, strade sempre più dissestate nonostante le promesse, trasporto pubblico sempre più in sofferenza“.
Tagli sì, ma dove fanno comodo, punta l’indice l’opposizione. E Giubilei ricorda che il sindaco è attorniato da un ben nutrito staff, “ma in base a un’interpretazione rigida, notarile e burocratica” della norma impedisce ai gruppi consiliari dell’opposizione di rinnovare i contratti part time con collaboratori esterni (non una schiera: uno per gruppo), di cui tra l’altro l’attuale maggioranza nelle passate consiliature si è ampiamente servita“.
“L’attività dei gruppi consiliari di opposizione – commenta Giubilei – è il perno della vita democratica del Comune e deve essere garantita anche attraverso l’impiego di personale non preso a caso, ma di specifica professionalità, che riscuota la totale fiducia dei consiglieri. Sembra un’ovvietà, ma non è così per chi adotta il metodo dei due e pesi e delle due misure“.