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W Alberto Burri! Ricordi, colori e suoni per il centenario dell’artista tifernate

Davide Baccarini

W Alberto Burri! Ricordi, colori e suoni per il centenario dell’artista tifernate

Grande partecipazione di pubblico in questo attessisimo 12 marzo / Suggestive le vie del centro colorate di rosso e il documentario proiettato sul muro di casa Burri
Gio, 12/03/2015 - 21:54

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Il gran giorno è finalmente arrivato e Città di Castello ha celebrato nel migliore dei modi gli attesissimi 100 anni dalla nascita del “suo” Albero Burri.

Ingressi in aumento – Fin dalle 10 di questa mattina le due collezioni cittadine dedicate al Maestro, a Palazzo Albizzini e negli Ex Seccatoi del Tabacco, sono state meta di un flusso incessante di visitatori per l’Open Day promosso dalla Fondazione Palazzo Albizzini, che ha aperto gratuitamente le proprie sedi espositive. Già dal primo mattino gli ingressi nelle strutture museali hanno offerto l’immagine dell’abbraccio della comunità tifernate all’artista, con moltissimi concittadini che hanno approfittato dell’inedita opportunità. Tanti anche i turisti richiamati dalla ricorrenza. Anche grazie alle visite odierne, la Fondazione Palazzo Albizzini ha aggiornato i dati sulle presenze nelle due collezioni che, rispetto al primo trimestre dell’anno scorso, fanno segnare già ora un +20% di ingressi.

Assalto ai francobolli – Particolarmente apprezzato dai collezionisti è stato l’appuntamento a Palazzo Albizzini per l’annullo filatelico di Poste Italiane, in occasione dell’emissione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico del francobollo ordinario dedicato al Centenario della nascita di Burri. Prima dell’inizio delle operazioni, fissato alle ore 10, all’esterno della sede espositiva si è formata una lunga coda di appassionati, che per tutta la giornata si sono alternati davanti alla postazione allestita da Poste Italiane. I collezionisti hanno potuto affrancare tre diverse cartoline dedicate alle opere del Maestro e acquistare un folder celebrativo commissionato dalla Fondazione Palazzo Albizzini esplicitamente per l’occasione.

Via alle celebrazioni ufficiali – Alle 18 una folla incredibile ha letteralmente assaltato e riempito la sala consiliare del Palazzo Comunale, tanto che più volte si è dovuto invitare molti dei presenti ad accomodarsi fuori per seguire la cerimonia dal mega-schermo. A presiedere l’assemblea c’erano il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, il presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il presidente della Fondazione Palazzo Albizzini-Collezione Burri Bruno Corà e il sottosegretario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Ilaria Borletti Buitoni. A prendere la parola per prima è stata proprio quest’ultima che, davanti alle tante autorità e istituzioni delle prime file (tra gli altri presenti gli onorevoli Ascani, Giulietti, Polidori e Verini e il sindaco di Gibellina Rosario Fontana), ha evidenziato come “commemorare oggi il centenario della nascita di Burri non è solo un doveroso omaggio ad uno straordinario artista e un grande italiano, ma è anche sottolineare il valore dell’innovazione e del bisogno estremo che il Paese si indirizzi su questa strada, non solo come fece Burri nel campo della tecnica artistica, ma anche negli altri campi del sapere, della tecnica e della ricerca”.

Il presidente della Regione Catiuscia Marini ha invece affermato che “le celebrazioni del centenario rappresentano innanzitutto il doveroso omaggio dell’ Umbria, ad uno dei suoi più importanti ‘figli’, ed uno dei principali protagonisti al mondo dell’arte moderna del XX secolo. Per l’Umbria è una unica ed irripetibile occasione di promozione nel mondo”. “Alberto Burri ha rappresentato la punta più avanzata della modernità dell’Umbria, – ha sottolineato Marini – ed ha saputo conciliare in sé un messaggio artistico cosmopolita con la salvaguardia delle proprie radici e l’avanguardia artistica con l’amore per il proprio territorio: non è un caso che Burri abbia scelto l’Umbria come destinazione finale e Città di Castello come luogo espositivo privilegiato delle proprie opere”.

Alberto Burri – ha dichiarato il primo cittadino Luciano Bacchettaha donato alla sua città due musei perché il rapporto tra la sua arte e la sua terra fosse inestricabile. A distanza di 100 anni lo ringraziamo per questo suo gesto d’attaccamento e di fiducia di cui dobbiamo essere all’altezza, valorizzando questa immensa e universale eredità come merita e promuovendo la sua arte nel mondo, anche grazie agli eventi del programma del Centenario e all’attività della Fondazione Albizzini. Oggi Città di Castello rende onore ad uno dei suoi figli più illustri e apre ufficialmente il Centenario con una festa nella quale i tifernati potranno stringersi intorno all’opera, al genio, ai luoghi di Alberto Burri, che è stato ed è uno di noi”.

Bruno Corà, infine, ha concluso: “Questo è il primo centenario di Burri, un momento che consacra alla storia l’artista e la sua produzione, che abbiamo noi l’onore di celebrare, ma che auspichiamo possa essere seguito in futuro da altrettanti festeggiamenti per il bicentenario e per le ricorrenze a seguire. Con il programma del primo Centenario della nascita di Burri abbiamo voluto mostrare in modo tangibile la stretta relazione tra la Fondazione e la città, con l’obiettivo di conseguire la definitiva appropriazione da parte della comunità tifernate dell’opera del Maestro”.

Il nuovo catalogo – Durante la cerimonia è stato presentato ufficialmente anche il nuovo Catalogo Generale delle Opere del Maestro, edito dalla Tipografia Petruzzi di Città di Castello, promosso e curato direttamente dalla Fondazione Palazzo Albizzini. Sei volumi e due distinte edizioni, una in lingua italiana e l’altra in lingua inglese, con cui viene documentato il lavoro di pittura, scultura, scenografia, architettura e grafica dell’artista, mediante tavole a colori accompagnate da schede tecnico-scientifiche e da saggi storico-critici presenti in ciascun volume. L’opera è stata curata da Bruno Corà, Rita Olivieri, Chiara Sarteanesi e da uno staff di giovani studiosi, con i contributi originali di Carlo Bertelli, Carlo Pirovano, Tiziano Sarteanesi, Giuliano Serafini e Italo Tomassoni. Il Catalogo Generale per la prima volta abbrac­cia la totalità della produzione artistica di Alberto Burri, in un periodo storico che va dal 1945 al 1995, data della sua morte, al fine di rendere maggiormente fruibile la consultazione e la conoscenza del vasto reper­torio del grande Maestro dell’arte contemporanea.

Tutti a casa Burri – Una volta conclusa la cerimonia ufficiale, fuori dal Palazzo comunale, piazza Gabriotti si è tinta di rosso, così come il palazzo vescovile, parte del Duomo e la stessa residenza municipale. Sulla sommità della torre civica, invece, sono state proiettate alcune opere del Maestro e foto di Burri, visibili addirittura dalla E45. Il rosso ha colorato anche i vicoli del centro e la folla presente, seguendo un elegante “black carpet” illuminato, si è avviata verso la casa natia dell’artista. Qui in religioso silenzio, il pubblico e le autorità hanno assistito ad un film-documentario su Burri, proiettato proprio su una parete della sua vecchia abitazione.

Lo spettacolo finale – Il suggestivo tour per le vie della città colorate di rosso si è concluso al Teatro degli Illuminati, dove l’Ensemble “Suono Giallo”, composto da Andrea Biagini, Fabio Battistelli, Michele Bianchini, Laura Mancini e Simone Nocchi, ha eseguito brani inediti ispirati all’arte del Maestro, commissionati dalla Fondazione Albizzini a compositori di fama internazionale. A presentare l’esibizione sono stati i due attori tifernati Lucia Rossi e Giordano Petri, che hanno sottolineato con la propria presenza un evento inedito, con cui è stato presentato in anteprima il cd musicale che la Fondazione Palazzo Albizzini ha realizzato per il Centenario di Burri.

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