VERSO LE ELEZIONI: IL PDL E QUELLA POLTRONA PER DUE...FORSE PER 3. CHI LA SPUNTERA’ FRA LORETONI, HANKE E FILIPPONI? - Tuttoggi.info

VERSO LE ELEZIONI: IL PDL E QUELLA POLTRONA PER DUE…FORSE PER 3. CHI LA SPUNTERA’ FRA LORETONI, HANKE E FILIPPONI?

Redazione

VERSO LE ELEZIONI: IL PDL E QUELLA POLTRONA PER DUE…FORSE PER 3. CHI LA SPUNTERA’ FRA LORETONI, HANKE E FILIPPONI?

Mer, 18/02/2009 - 16:25

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Passano i giorni ma il centro destra, almeno quello di Spoleto, non è ancora riuscito a sciogliere il nodo sul nome a cui affidare il testimone per la prossima campagna elettorale. A dimostrazione di un certo sbandamento interno e alla mancanza di personalità di spicco capaci di tirare la volata. Specie dopo il ‘no’ del senatore Benedetti Valentini.

I papabili – E’ anche per questo che, di ora in ora, crescono le quotazioni di Angelo Loretoni, l’ingegnere spoletino, già dirigente dell’Iri, rientrato da qualche anno nella città natale e che ha raccolto l’invito che gli hanno lanciato alcuni amici dell’imprenditoria locale (nella foto è il secondo da destra).

A contendergli il posto è Maurizio Hanke, l’esponente di Forza Italia sulle cui spalle però pesa la sconfitta di 10 anni fa contro Brunini. Resta out-sider un altro medico, il consigliere provinciale Paolo Filipponi (An) che registra comunque una flessione di consensi. Specie dopo che lo stesso senatore Valentini, da sempre vicinissimo a Filipponi, in occasione del Concerto per la Georgia tenutosi dieci giorni fa, ha voluto nel suo palco Angelo Loretoni che, durante l’intervallo, ha poi presentato nel foyer del Teatro Nuovo a molte autorità presenti allo spettacolo. Al fianco di Loretoni c’era anche l’avvocato Salvatore Finocchi, uno dei suoi più accaniti sostenitori. I dirigenti di An, convocati lunedì scorso dal parlamentare, si sono riservati un’altra settimana prima di decidere. Più o meno lo stesso tempo che si è dato Forza Italia che ha affrontato la vicenda della città del festival lunedì pomeriggio nel corso di una riunione tenutasi a Perugia.

Le trattative – sono ore di febbrili trattative per cercare di sistemare tutte le pedine. Certo la candidatura di Loretoni può rappresentare un problema dal momento che i due partiti hanno delle esigenze primarie a cominciare dal tutelare, eletoralmente parlando, i propri leader. Stando ai bene informati Hanke potrebbe anche fare un passo indietro che verrebbe ricompensato, in caso di vittoria, con la presidenza del consiglio comunale e la candidatura alle regionali del 2010. Un po’ più complessa la situazione in An dove Paolo Filipponi e Giampiero Panfili si contenderebbero il seggio “Spoleto centro” per le prossime provinciali. L’ago della bilancia, in questo caso, pende, seppur di poco, dalla parte di Panfili che nel 2004 dovette sudare non poco per conquistare il seggio di “Spoleto 2” da sempre appannaggio della sinistra.

Loretoni – dunque il centro destra potrebbe appoggiarsi ad un uomo preso in prestito dalla società civile. Un po’ come fece Bologna con Guazzaloca o Terni con il compianto Ciaurro. E c’è più di una analogia che avvicina la figura di Angelo Loretoni all’ex sindaco di Terni. Come lui è stato vicino all’ex Partito Liberale, non ha mai fatto politica attiva se non dopo aver raggiunto la pensione e potrebbe essere sostenuto da una lista civica (come fu negli anni ’90 “Alleanza per Terni” di Ciaurro) sostenuta dai simboli e le liste di F.I. e A.N.. Per gli amanti dei numeri si può aggiungere che Ciaurro si candidò per la prima volta alla guida della propra città all’età di 63 anni, gli stessi che ha oggi Loretoni. Cattolico praticante, molto riservato (al momento non ha rilasciato alcuna intervista e non è facile trovare neanche una sua foto), vanta grandi amicizie anche con alcuni personaggi cittadini da sempre vicini al Pd, specie all’area ex diessina. Con alcuni dei quali si ritrova spesso, anche in occasione delle sue ormai famose passeggiate domenicali (presenze che qualcuno definisce un vero e proprio ‘tradimento’ nei confronti del piddì).

La sua strategia sembra pianificata a tavolino, come fosse studiata da uno spin doctor. E finora non ha sbagliato un colpo. A cominciare dalla ricerca della visibilità che ha trovato grazie al sondaggio di un quotidiano della carta stampata umbra che lo ha visto in testa sin dalle prime battute. Una operazione che, se è destinata a non portare nulla di buono per i volti noti della politica (che comunque continuano ad 'investirci'), è stata alquanto azzeccata per un….personaggio in cerca di autore. Su Loretoni sono piovute migliaia di schede, ad oggi ben 7.484, che lo hanno messo in poche settimane al centro dell’attenzione politica.

Il sondaggio – ma tolto il ‘caso’ Loretoni (da non confondere con l’omonimo assessore Roberto) il sondaggio, a parte una riuscita campagna di marketing dell’editore del quotidiano, mostra le debolezze umane della politica locale. Così i fedelissimi di Giancarlo Cintioli (Pd), a dispetto della nomina del candidato sindaco (Daiele Benedetti), si ostinano ad inviare schede: al momento è secondo con 6.546 ma c’è chi giura in uno scatto di reni degli ultimi giorni che lo porterà a vincere la singolare classifica. Alla fine saranno più schede che voti presi nel segreto dell’urna. Terzo, a migliaia di chilometri, pardon di preferenze, Hanke, 737 per la precisione, che rappresentano tre volte il reale gradimento elettorale conquistato alle amministrative del 2004. Quarto in classifica Loretoni “2”, l’assessore alle Grandi Opere, con 681 schede, seguito da Filipponi (598). E pensare che leaders del calibro del senatore Benedetti Valentini (ribattezzato anni orsono “mister 100mila voti”) o del senatore Saporito hanno racimolato insieme la miseria di 7 tagliandi! Neanche uno per Panfili.

Infine una novità. Nell’ultima settimana sono arrivate ben 33 schede per Luciani (Popolari Liberali – Pdl) che esce così dall’anonimato: dicono i maligni che si tratti di una tardiva operazione per rimediare agli scarsi successi fin qui ottenuti al tavolo delle trattative con il centro-destra.

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AGGIORNAMENTO (21.40)

Arriva poco dopo le 21 l'intervento del consigliere di F.I. Maurizio Hanke che precisa di non aver discusso alcun accordo nè con gli altri Partiti della coalizione, nè con gli altri candidati. “Da parte mia – commenta Hanke – non c'è alcuna intenzione di fare passi indietro. Vado avanti, poi si vedrà”.


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