Veglia di Pasqua in cattedrale, Soddu: "Cristo ha vinto la morte" - Tuttoggi.info

Veglia di Pasqua in cattedrale, Soddu: “Cristo ha vinto la morte”

Marco Menta

Veglia di Pasqua in cattedrale, Soddu: “Cristo ha vinto la morte”

Lun, 18/04/2022 - 11:42

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Veglia di Pasqua in cattedrale a Terni; "incontrare il Signore risorto, questa realtà fondamentale, è per l’umanità intera il dono essenziale".

Celebrata la veglia pasquale nella cattedrale di Terni con la suggestiva liturgia del vescovo Francesco Antonio Soddu.

Sul sagrato della chiesa la benedizione del fuoco nuovo e l’accensione del cero pasquale, portato in processione lungo la navata centrale della cattedrale al canto del Lumen Christi. Dopo di ciò la liturgia della parola con le letture dell’Antico Testamento e del Vangelo, la liturgia battesimale con la benedizione dell’acqua del fonte battesimale, il rinnovo delle promesse battesimali e l’aspersione dell’assemblea.

Soddu: “E’ un momento carico di emozione”

“E’ un momento carico di emozione quello che viviamo, il punto più alto della nostra vita cristiana ed ecclesiale”, ha dichiarato Soddu nell’omelia. “Incontrare il Signore risorto, questa realtà fondamentale della nostra fede, è per l’umanità intera il dono essenziale in forza del quale, liberati dal peccato, abbiamo l’opportunità di vivere in Cristo Gesù come figli di Dio, di vivere cioè la stessa dimensione divina. Tutto ciò avviene e si realizza non dentro gli orizzonti di un mondo immaginario. Abbiamo la possibilità di vivere tutto questo dentro il nostro mondo. In tal modo abbiamo la straordinaria opportunità di testimoniare questa novità, vivendo secondo il Vangelo, rinnovando noi stessi e di conseguenza il mondo entro cui siamo chiamati a vivere”.

Una riflessione sulla relazione intrinseca fra guerra e peccato

“Cristo – ha osservato il vescovo – ha vinto la morte”. “Egli ha vinto le nostre morti: quelle dell’egoismo, della prevaricazione, dell’orgoglio, dell’odio, della paura, della confusione, della droga, della non accoglienza, delle guerre. E vincendo la morte ha dato al mondo la pace. Con le notizie che quotidianamente ci giungono siamo messi di fronte a una storia che dice tutto il contrario: ciò che vince è la morte, l’inimicizia, l’odio; e ciò che regna non è la pace, ma la guerra, la distruzione, il peccato. Dovremmo riflettere sempre di più sulla relazione intrinseca che lega guerra e peccato; anche nelle nostre città, tuttavia, emergono con assoluta chiarezza segni contradditori rispetto a questo giorno di Pasqua”.

Il progetto creatore di Dio minacciato da un disegno di distruzione

“Davanti a ciò molti si chiedono dove sia Dio, se il mistero Pasquale del Signore Gesù sia vero, sia reale; se la Pasqua, oggi, abbia significato. Dinanzi alle atrocità di ieri, di oggi e di sempre, sembra che di tanto in tanto venga riscritta quella storia presente nella Bibbia fin dai primissimi capitoli: da una parte il progetto creatore di Dio, dall’altra il progetto distruttivo che gli va contro. Le prime pagine del libro della Genesi questo mettono in risalto. Ed è quanto ancora oggi si ripete”.

“Quanto l’umanità cerca di annullare i progetti di bene, di rovinare la creazione?”

Quanto l’umanità, nonostante le lezioni della storia, cerca di annullare, con le sue egoistiche ambizioni, i progetti di bene, cerca di uccidere i propri simili, di dire il falso, di rovinare la creazione? Quanto ancora oggi si ripetono quelle dinamiche dei racconti biblici in cui la presunzione umana annienta il proprio simile per occupare il posto stesso di Dio? Quanto, soprattutto in questi giorni, soffriamo, e trepidanti poniamo anche dei seri dubbi sulla stessa sopravvivenza dell’umanità?

Il peccato: alimento principale della morte

“Davanti a questi interrogativi dobbiamo sempre più avere la consapevolezza che se l’umanità ha la capacità di dare ancora potere alla morte, questo avviene perché in una maniera o nell’altra dà sfogo alla potenza distruttiva del peccato, alimento principale della morte. E lo alimenta, lo sappiamo, a partire da cose che all’inizio possono sembrare innocue: i pensieri, le parole, le omissioni e qualche opera”.

“Gesù risorgendo ha inaugurato l’era del nuovo mondo”

“Davanti a questa pagina terribile della nostra storia si pone in controluce la vicenda del Figlio di Dio incarnato, Gesù Cristo, il quale anche per questa nostra attualità ha dato la sua vita, ha vinto la morte, e risorgendo ha inaugurato l’era nuova del mondo in cui la morte non ha più potere. Nei corpi martoriati e vilipesi dei fratelli e delle sorelle mostratici dai mezzi di comunicazione sociale sono presenti le piaghe del Signore. Nei corpi ai quali la malvagità umana ha addirittura negato il sepolcro; così in Ucraina, in Africa e in altre parti del mondo”.

“Il signore è la pietra fondamentale per la costruzione del mondo”

Il giorno di Pasqua il sepolcro di Cristo – ha concluso Francesco Antonio Soddu – è anche il luogo da cui si dipana e prende slancio il messaggio della Risurrezione. Sia anche per noi il luogo da cui il nostro pensiero e il nostro impegno nei confronti dei fratelli e delle sorelle sofferenti non si deve mai staccare; diventi per noi il luogo di incontro per un mondo rinnovato, all’insegna della Pasqua. Egli, il Signore, insieme alle vittime di ogni violenza umana invoca ancora la pace. Pace per noi, pace per il mondo intero”.

Il Signore risorto era, è, e rimane la pietra fondamentale per la costruzione di un nuovo ordine delle cose e del mondo. La Pasqua è questo regalo, questa grazia. Spetta a noi accoglierla come dono”.

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