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VALNERINA SERVIZI: ELETTO IL NUOVO CDA

Redazione

VALNERINA SERVIZI: ELETTO IL NUOVO CDA

Mar, 18/12/2007 - 12:49

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L'assemblea dei soci della Valnerina Servizi, la società consortile a partecipazione pubblico-privata che gestisce il gas metano nei dieci comuni del comprensorio, si è riunita ieri presso la sede della Comunità Montana per eleggere il nuovo consiglio d'amministrazione.Presidente è stato nominato Renzo Emili, che succede ad Antonio Paoloni rimasto al vertice dell'ente per due mandati, vicepresidente il socio privato Stefano Roscini di Ami 2000, consiglieri Giancarlo Patrizi, Antonio Battaglia e Tullio Fibraroli.Prima delle nomine, alla presenza del notaio Marco Pirone, l'assemblea ha proceduto alla modifica dello Statuto con la riduzione del CDA da sette a cinque membri ( tre di nomina pubblica e due privata) mettendo in atto le deliberazioni dei vari organi consiliari che si erano espressi in tal senso dopo le disposizioni obbligatorie della legge finanziaria del 2007. Contestualmente all'elezione, su proposta di alcuni azionisti, sono stati dimezzati i compensi spettanti ai membri ed è stata raggiunta quella economicità di spese che i rappresentanti dei comuni di Norcia, Sellano, Poggiodomo, attraverso i propri rappresentanti presenti all'assemblea avevano invece proposto di ottenere (in un primo momento tentando un rinvio delle decisioni a una prossima seduta) con una ulteriore riduzione dei consiglieri da cinque a tre. Una soluzione che il resto dell'assemblea non ha accettato, garantendo una maggiorerappresentatività al territorio che avrebbe visto praticamente quasi annullata la sua partecipazione diretta al consiglio d'amministrazione e, nel contempo, raggiungendo lo stesso obiettivo economico, anzi superandolo.La scelta, poi, di non rinviare per la seconda volta l'elezione, nonostante la contrarietà dei tre comuni che nelle precedenti sedute avevano votato per iscrivere il punto all'ordine del giorno, è stata dettata dalla necessità e dalla responsabilità di dare subito alla Valnerina servizi un organismo efficiente, soprattutto dopol'autosospensione del vecchio consiglio avvenuta un mese fa. Un ulteriore rinvio, in tal senso, sarebbe andato contro gli interessi della popolazione e non avrebbe trovato giustificazioni. Una divergenza, dunque, che si auspica possa essere superata, per garantire così come avvenuto fino ad ora, una gestione corresponsabile e condivisa della società da parte di tutti gli schieramenti politici.Il nuovo consiglio d'amministrazione dovrà impegnarsi in una fase molto delicata per Valnerina Servizi che controlla anche il ramo commerciale della Valnerina Gas, deputata alla vendita del metano e per la quale fra qualche settimana sarà presentato da Sviluppumbria un piano divalutazione.Gli ultimi due esercizi finanziari hanno, infatti, maturato perdite consistenti che, nonostante l'impegno degli amministratori, presentano denunciano debolezze strutturali tali da far pensare a soluzioni immediate e risolutive. I numeri: circa centottantamila euro di disavanzo per il 2006 e altre perdite non ancora quantificate per il 2007, a cui si aggiunge la necessità di realizzare ulteriori investimenti perraggiungere con la rete quella parte del territorio che ancora continua ad alimentare le caldaie con il gas propano liquido, distribuito con i bomboloni, e la costruzione di un collettore di distribuzione che risolva il problema tecnico della pressione elevata del gas, spesso causa di blocchi ed ostruzioni. Una situazione affrontata da tutti i comuni e dallo stesso consiglio della Comunità Montana della Valnerina, uno dei due soci col maggior numero di azioni insieme a Sviluppumbria, che ha tenuto nei giorni scorsi una seduta aperta appositamente dedicata alla questione. In quell'occasione, all'unanimità dalla maggioranza e dalla minoranza, è stato rimarcato il valore sociale della metanizzazione, avviato venti anni fa con i fondi del terremoto destinati allo sviluppo, in un'area poco appetibile commercialmente per la sua particolare orografia e per la frammentazione dei centri abitati, ma che ha potuto garantire, almeno per una parte della popolazione e delle imprese, un servizio adeguato.


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