E' iniziato tutto al di la dell'Adriatico. In Albania due gruppi etnici residenti in regioni diverse sono da anni, forse da secoli, in perenne attrito per questioni di regionalistico campanile. Le crisi internazionali e la guerra hanno spinto molti albanesi ad emigrare. Molti sono giunti in Italia. Alcuni di questi in Umbria ed in particolare a Foligno. Il caso ha voluto che due gruppi di albanesi, che apparterebbero a quelle fazioni che in Albania litigano per il campanile della loro regione, si sono ritrovati e, con gli immaginabili attriti e frizioni, sono pure vicini di casa. Poche centinaia di metri tra l'appartamento degli uni e la casa degli altri. In quei metri percorsi e ripercorsi ci sarebbe stati incroci di sguardi. Qualcuno li avrebbe fraintesi, qualcun altro li avrebbe interpretati come una sfida. L'unica cosa certa è che mentre qualcuno stava ancora interrogandosi sul senso di quelle occhiate, ieri sera in via Umberto I ci è scappata una violentissima aggressione dovuta, stando ai primi riscontri dei carabinieri, proprio a quelle maledette occhiate. I militari della Compagnia di Foligno, al comando del capitano Andrea Mattei, poco prima della mezzanotte hanno dato la svolta definitiva al caso. A poche ore dal pestaggio, infatti, gli investigatori dell'Arma territoriale hanno portato nella Caserma di via Garibaldi i tre sospettati dell'aggressione, albanesi, appunto, come le vittime. Per loro è scattata la denuncia in stato di libertà per l'ipotesi di reato di lesioni personali aggravate. Le vittime, una donna e tre uomini, hanno subito conseguenze tra loro diverse. La donna soltanto, per sua fortuna, un grandissimo spavento. Gli uomini hanno in un caso lievi ferite, mentre i rimanenti due sono ancora ricoverati all'ospedale folignate “San Giovanni Battista”. Uno se la caverà, salvo complicazioni, in un paio di settimane, l'altro, il più grave, ha un quadro clinico ancora tutto da accertare.
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