Claudio Bianchini
Il legame che unisce la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno al suo territorio, è un legame a doppio filo: l’uno non può prescindere dal rapporto di collaborazione e di attenzione nei rispetti dell’altro. Potrebbe essere questo lo slogan conclusivo del convegno “La Fondazione e i Beni Culturali – Storia e Prospettive” svoltosi oggi pomeriggio a Palazzo Trinci di Foligno per tracciare un bilancio – a grandi linee – di quanto fatto in questi primi venti di attività e al tempo stesso delineare le linee guida da seguire per il futuro.

In dettaglio le risorse erogate

Partiamo da cosa è stato fatto: in questo ventennio la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno ha messo a disposizione del territorio qualcosa come ben 25milioni di euro. Il 35% delle risorse è stato destinato ad un comparto decisivo per il comprensorio folignate, quello dell’arte, dei beni culturali e dell’ambiente per un ammontare di 9milioni di euro. Rilevante anche l’attenzione per il comparto della sanità e della salute pubblica con erogazioni per 6,4milioni di euro e ancora 5,2milioni per il mondo dell’istruzione e della ricerca scientifica. Il settore del volontario ha beneficiato di oltre tre milioni e circa un milione e mezzo di euro è stato messo a disposizione per la promozione dello sviluppo economico.

Un patrimonio da 93milioni di euro

Illustrati con fierezza – dal presidente Alberto Cianetti – anche i risultati della gestione del patrimonio: in questi due decenni, dai circa 45miliardi e mezzo di vecchie lire, l’ente è passato oggi a gestire quasi 93milioni di euro frutto di un’amministrazione attenta e lungimirante che ha prodotti ottimi risultati, con un incremento record che supera il 400% nonostante le ripetute crisi finanziarie mondiali e locali. Sin qui – in estrema sintesi – la storia dal lontano 1992 ad oggi.

Il nuovo ruolo della Fondazione Carifol

“Ora dobbiamo mettere in campo un nuovo patto per la città e per il territorio – ha dichiarato al numerosi ed autorevoli pubblico, il presidente Cianetti – un patto in cui la nostra Fondazione si faccia interprete delle nuove esigenze che emergono della comunità, consolidando una fitta rete rapporti attivi con i soggetti che ne sono protagonisti. Dobbiamo passare da un ruolo di ente erogatore, a quello di attivo e propositivo di catalizzatore di progetti capaci di assicurare il bene delle nostre città e del territorio”. Questi, gli obiettivi per il futuro: rendere la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno un vero e proprio ‘innovatore sociale’. La definizione utilizzata da Cianetti, ha particolarmente colpito lo stesso Giuseppe Guzzetti – presidente nazionale dell’associazione fondazioni e casse di risparmio – il quale ha condiviso il concetto secondo il quale “l’ente non può più essere una sorta di sportello bancomat che elargisce fondi a pioggia, ma deve piuttosto identificare i bisogni del suo territorio sapendolo ascoltare, capirne le priorità ed anticiparne le risposte, sempre con l’obiettivo principale che è quello ora come ora, di combattere la disgregazione sociale”.

Il grazie delle istituzioni

Apprezzamento per l’opera svolta dalla Fondazione Cassa di Risparmio è stata espressa anche dalla presidente della Regione dell’Umbria, Catiuscia Marini e dal Vescovo di Foligno Monsignor Gualtiero Sigismondi per il quale “il dono è la prospettiva alla quale guarda la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno”. Dai sindaci di Spello, Bevagna, Montefalco e Cannara sono giunti ringraziamenti per il sostegno a 360° assicurato dall’ente e la richiesta di farsi promotore di un tavolo di coordinamento dei territori. “Senza il supporto della Fondazione Carifol oggi Foligno non avrebbe un ospedale con strutture d’avanguardia, non avrebbe queste opportunità in campo culturale e turistico, non avrebbe infrastrutture strategiche ed un ruolo da protagonista nel mondo della scienza e della formazione – ha commentato il sindaco Nando Mismetti – oggi in particolar modo, dobbiamo dire grazie per il sostegno determinante al settore del sociale e della grande rete dei servizi che ci permette di garantire diritti fondamentali”.