Tronchi e ramaglie, ormai da decine di giorni, si sono ammassati sotto il ponte del Tevere, nei pressi del rione Prato (Città di Castello), a seguito della recente piena del fiume.
La questione è stata portata anche all’attenzione del Consiglio comunale da Tommaso Campagni (FI): “La presenza dell’ammasso, oltre a condizionare l’attività del Canoa Club, potrebbe risultare pericolosa se si staccasse con un nuovo innalzamento delle acque causato dalle piogge”.
Oltre a questo accumulo di rami e tronchi è stata segnalata anche la presenza di erba alta nelle zone di ristoro, che rende inaccessibili panchine e tavoli lungo il percorso ciclopedonale. “Si può intervenire con la manutenzione ordinaria in considerazione dell’arrivo della bella stagione e del fatto che la zona è molto frequentata, per relax, pesca e anche sport?” ha domandato il capogruppo.
“L’asta del Tevere è di competenza della Regione, a cui abbiamo segnalato la necessità di liberare l’alveo del fiume – ha spiegato il sindaco Luca Secondi – ma visto che le tempistiche di risposta non sono state soddisfacenti, abbiamo deciso di chiedere la collaborazione dell’associazione La Rosa dell’Umbria ODV, che ha dato la propria disponibilità ad effettuare l’intervento”.
A proposito del taglio dell’erba, il primo cittadino ha spiegato che “il percorso ciclopedonale del Tevere ricade in un’area Sic (Sito di Interesse Comunitario) sotto tutela dell’Unione Europea, dove vige il divieto di tagliare l’erba fino a luglio per consentire la nidificazione delle specie animali presenti. Il rispetto delle necessità naturalistiche è superiore alle esigenze della fruizione pubblica, però negli anni precedenti solitamente la Regione adottava una deroga che permetteva già a maggio di tagliare l’erba. Se questa deroga arriverà, sarà possibile effettuare il taglio”.