di Claudia Maria Travicelli (consigliere comunale di Assisi)
Vorrei parlare del triste episodio accaduto il 31 Marzo durante una seduta alla Camera, che ha coinvolto in prima persona la deputata disabile del Pd Ileana Argentin, insultata apertamente dai colleghi della Lega dopo che il suo assistente ha osato, su richiesta della stessa, applaudire in seguito a un intervento di Italo Bocchino. Dalle postazioni della Lega si è levato un grido choc:“Falla stare zitta quell’handicappata del ca**o”.
La deputata laziale non ha potuto che commentare difendendo la sua condizione di disabilità, che le impedisce di muovere le mani autonomamente rendendo necessario un aiuto esterno.
La deputata Pd Argentin,affetta da amiotrofia spinale sin dalla nascita, ha dichiarato “Faccio politica perché ci credo,se io desidero applaudire qualcuno dell’opposizione lo faccio quando voglio e lo faccio con le mani di chiunque”
Poche,anzi direi pochissime mi sono sembrate le manifestazione di solidarietà,resta in me un grande rammarico per l’episodio increscioso, dovendo anche constatare che non è seguita una necessaria segnalazione dell’accaduto dai parte dei media televisivi.
Nessuna delle edizioni del Tg1 e Tg2, e nemmeno dei telegiornali di Mediaset, ha parlato della sgradevole vicenda, degna di essere segnalata e illustrata alle persone che, sono chiamate sempre più spesso alle urne con belle parole e bei propositi a cui vengono sottaciuti questi gravissimi episodi.Fatti gravi che certamente non fanno alzare e volare gli ascolti come il caso Ruby-Berlusconi,ma che avrebbero trovato certamente,come nello specifico,una giusta e doverosa collocazione degna di essere data come notizia in una edizione di un telegiornale.
Qui si parla di rispetto delle persone, che hanno pieno diritto di pensiero, di parola e di manifestare il proprio consenso con tutti i mezzi che hanno a disposizione. I cittadini italiani, inoltre, non hanno forse il diritto di essere informati di quanto accade nei luoghi dove vengono prese decisioni che riguardano tutto il popolo?Aggiungerei nei luoghi dove con il loro voto, hanno contribuito all’elezione di chi siede in quei banchi?
Come dirigente del PD e come componente del Gruppo Regionale sul Welfare, ho inoltrato al mio Partito una richiesta per istituire sia a livello regionale che a livello locale (anche ad Assisi) una Commissione delegata per i diritti dei disabili e delle loro famiglie.
Tengo a ricordare ancora con rammarico che nel territorio di Assisi, come nel resto dell’Umbria e del Paese, ci sono ancora dei forti disagi,da me già denunciati da tempo, a seguito dell’applicazione del Decreto 78 del 2009, finalizzata alla repressione del fenomeno dei falsi invalidi ma che sta penalizzando centinaia di persone malate e non autosufficienti (soprattutto anziani e pazienti oncologici) a causa dei lunghi tempi di attesa per il riconoscimento da parte dell’Inps di diritti quali assegni di accompagnamento, invalidità civile, legge 104. Disagi che vengono segnalati continuamente da parte di cittadini in difficoltà, a cui vengono negati diritti fondamentali. Tante persone e tante famiglie continuano a rivolgersi a me, per raccontarmi le loro gravi situazioni di disagio e ancora una volta mi sento in dovere di cercare risposte adeguate ai loro bisogni. Non è giusto aggravare contesti già difficili e è profondamente ingiusto negare un sostegno a chi veramente ne ha bisogno. Faccio, perciò, nuovamente un appello alle istituzioni, a partire dalle amministrazioni comunali che hanno delegato all’Inps queste funzioni, di intervenire affinché si metta fine a queste farraginosità burocratiche che nulla hanno a che fare con le politiche contro i falsi invalidi.L’auspicio è che si possa in tempi brevi restituire dignità e diritti alle persone che soffrono.
