Tutela dell'area naturalistica, recupero degli ambienti degradati, promozione delle attività compatibili: sono queste le linee guida per la gestione del parco di Colfiorito dopo lo scioglimento dell'Ente Parco e il passaggio delle competenze al Comune di Foligno. I criteri per la gestione dell'area protetta (complessivamente 338 ettari) sono stati illustrati stamani in una conferenza stampa dal consigliere comunale Omero Savina – delegato recentemente dal sindaco Nando Mismetti ad occuparsi delle politiche della gestione del parco – e dall'assessore Elisabetta Piccolotti. “Dopo lo scioglimento dell'Ente Parco – ha detto Piccolotti- c'era la necessità di una gestione incisiva per garantire la tutela dell'area e per valorizzare adeguatamente anche i prodotti tipici del territorio”. Savina ha posto l'accento sull'importanza del turismo naturalistico “uno dei pochi in crescita” annunciando per il 22 maggio prossimo un convegno sulla biodiversità. E' stato ricordato l'impatto della nuova 77 sul futuro dell'area di Colfiorito. “E' un fatto che da sempre sia contrario alla nuova strada – ha detto Savina – che passa oltre il territorio e lo impoverisce. Però spero che ci sia la possibilità di promuovere un nuovo tipo di soggiorno, non più di passaggio, ma con ritmi più lenti favorendo la creazioni di percorsi, a piedi e in bicicletta, per invogliare i visitatori”. Tra le questioni più urgenti da risolvere, Savina ha ricordato la necessità di tutelare un'area “ricca di biodiversità” e di approfondire la discussione “sulla cannuccia per favorire il recupero di zone degradate”.