Totoassessori, Cardarelli e le nomine con Oscar ma… - Tuttoggi.info

Totoassessori, Cardarelli e le nomine con Oscar ma…

Carlo Ceraso

Totoassessori, Cardarelli e le nomine con Oscar ma…

La scacchiera / Giunta sbilanciata su SP, Rinnovamento freme / Vargiu e Monini dicono ‘no’ / Oplà, Dominici ritorna in Aula / I non eletti che entrano e quelli che sperano
Mar, 17/06/2014 - 18:31

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E’ uno scacchiere non facile quello che sta tentando di disegnare Fabrizio Cardarelli, da sette giorni proclamato sindaco della città di Spoleto. A differenza degli annunci che lo volevano pronto ad annunciare la squadra in appena 72 ore, il prof sta meditando variabili e funzioni, per dirla nel linguaggio a lui più caro, quello della fisica, prima di arrivare alla scelta definitiva. Un prolungamento dei tempi imposto anche da chi si è riservato di decidere prima di accettare l’incarico. La ridda di nomi è già partita ma quelli che può anticipare Tuttoggi.info sembrano i più probabili a far parte della nuova squadra chiamata ad amministrare la città del festival fino al 2019.

Il ‘no’ di Vargiu e Monini – chi ha già cortesemente rifiutato la nomina è stata Battistina Vargiu, la più amata fra gli assessori uscenti della Giunta Benedetti (Pd-Psi), che Cardarelli voleva riconfermare all’istruzione sia per la sua professionalità, sia per ‘smarcarsi’ da chi lo indica come un leader di centro-destra. Fuori dai giochi anche il noto imprenditore Zefferino Monini, vero trascinatore di Rinnovamento, che Cardarelli avrebbe fortissimamente voluto allo Sviluppo economico. Ma l’oleario, dopo un paio di giorni di riflessione, ha preferito respingere l’offerta così come si sarebbe dichiarato indisponibile, anche in caso di un cambio dello Statuto, per la presidenza della Fondazione Festival.

La nuova squadra – così il sindaco-professore ha dovuto ridisegnare gli schemi che, se confermati, lo vedrebbero sbilanciato più per la lista Spoleto Popolare-Ncd dalla quale vorrebbe ‘pescare’ 4 assessori. Nessuno dalla ‘sua’ Rinnovamento, se non forse un nome per così dire di “area”. Ma andiamo con ordine. L’incarico di vice sindaco dovrebbe andare all’affascinante Maria Elena Bececco, ingegnere elettronico, docente del locale Liceo scientifico (dove insegna anche Cardarelli), sposata con due figli. A lei, eletta consigliere con S.P., andrebbe anche la delega alla scuola. Ai Lavori pubblici l’avvocato Antonio Cappelletti, eletto con S.P., che potrebbe prendere anche il settore Urbanistica. Un incarico anche per il più votato della lista degli alfaniani, Gianmarco Profili, in predicato per Risorse umane e Polizia provinciale. Il quarto dei componenti la lista civica di centro-destra, Roberto Settimi (non eletto), potrebbe andare allo sport: il condizionale qui è d’obbligo perché per alcuni ci sarebbe un conflitto di interesse con la sua attività prestata in favore di una polisportiva. Andrà ad una donna l’assessorato al bilancio, finora rimasto in bilico fra Angelo Musco (consigliere di Rinnovamento) e Roberto Rossi (della stessa lista ma non eletto): il primo cittadino ha infatti inviato l’offerta della prestigiosa quanto scomoda poltrona alla dottoressa Agnese Pula, chief financial officer e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili di Banca Popolare Spoleto. La Pula è la moglie di Roberto Rossi; a lei la Giunta darà il mandato di comprendere la reale portata del disavanzo di gestione (9,7 milioni di euro) e risanare le casse municipali.

Gli esterni – al potente assessorato del Sociale sembra destinata Vincenza Campagnani, già Pd e Api, in passato energica Presidente della Comunità montana. La sua nomina è stata caldeggiata dall’ex sindaco Massimo Brunini che, fuori al primo turno con la sua lista Spoleto Vince, al ballottaggio ha schierato i suoi fedelissimi per il voto a Cardarelli.

Assessore da Oscar – alla cultura potrebbe essere chiamato Gianni Quaranta, lo scenografo Premio Oscar nel 1986 con il film Camera con vista e ormai di casa a Spoleto visto che ha curato le scenografie di quasi tutte le Prime del Festival targato Giorgio Ferrara. Cardarelli potrebbe preferirgli però una donna (sarebbe la quarta insieme a Bececco, Campagnani e Pula), una dirigente del Mibac il cu inome è coperto dal massimo riserbo.

Panfili Presidente – già certo il nome di chi andrà a ricoprire la delicata poltrona di Presidente del consiglio comunale, in pratica la seconda carica cittadina: l’accordo è stato trovato senza neanche troppi problemi sul nome di Giampiero Panfili (eletto in Rinnovamento) che dalla sua può vantare una decennale esperienza anche quale Presidente della commissione controllo e garanzia della ormai fu Provincia di Perugia.

Loretoni che va, Loretoni che viene – per un Loretoni che lascia, Roberto (Pd), presidente della municipalizzata ASe, uno ne entra, Angelo, capogruppo uscente di Rinnovamento, riconfermato dalle urne. Cardarelli – che nei giorni scorsi ha incontrato il presidente pro tempore che gli ha elegantemente rimesso il mandato nelle sue mani per ogni decisione – è intenzionato a dare immediatamente la presidenza al compagno di squadra Angelo. Una partita che, ironia della sorte, coinvolge la famiglia Loretoni: Roberto è infatti il figlio di un cugino di Angelo. Ma non è tutto. Cardarelli punterebbe anche alla poltrona di amministratore della Vuscom, oggi nelle mani di Giorgio Dionisi (Pd), ma per la cui eventuale revoca del mandato dovrà trovare l’assenso degli altri 21 comuni soci di Vus SpA. Difficile possa avvenire in tempi brevi anche perché, almeno sulla carta, Spoleto potrà contare solo sull’appoggio dei sindaci di centrodestra di Montefalco (Tesei, riconfermata) e Norcia (Alemanno che ha battuto Stefanelli). Anche se i bene informati assicurano che a breve ci sarà un incontro tra il neosindaco festivaliero e  Nando Mismetti, riconfermato alla guida di Foligno.

Rumor in Rinnovamento – eletti ed esclusi di Rinnovamento, se la squadra fin qui ipotizzata verrà confermata, non gradirebbero molto l’occhiolino strizzato verso Spoleto Popolare che farebbe il pieno di assessorati. Vediamo dunque i possibili scenari per S.P.: in caso di nomina del poker Bececco, Cappelletti, Profili e Settimi (quest’ultimo, ricordiamo, non eletto) entrerebbero in consiglio comunale Ilaria Frascarelli (78 preferenze), Aliero Dominici (65 preferenze) e Walter Cieri (49; una curiosità, anche lui insegna allo Scientifico, educazione fisica). Non andrà in ogni caso male a Settimi che, in virtù di 3 assessorati a S.P., è destinato comunque ad entrare in Consiglio grazie ai suoi 67 voti; a farne le spese però sarebbe Cieri. Più facile lo scenario che si profila per Rinnovamento: al posto di Angelo Loretoni, una volta presa la guida dell’ASe, entrerà Maria Cecilia Massarini (51). In pole per un eventuale ingresso resta Cadia Tuzi che ha riportato 47 voti.

Cambio casacca, che ce vuò – La novità del giorno è però rappresentata dal ritorno in aula di Aliero Dominici, spina nel fianco delle ultime due amministrazioni, autore di un vero record nel ‘cambio casacca’ da far girare la testa anche ai più attenti politologi nostrani: dunque, se la memoria non inganna, è passato per le file di Pci, Prc, PdCi, Pds, Ds, Pd, Psi, Gruppo Misto e oggi, dopo aver percorso l’intero arco del centrosinistra, è pronto per lo scranno del parlamento cittadino con la maglia del Nuovo Centro Destra di Alfano.

Lunedì in aula – in attesa che Cardarelli sciolga gli ultimi nodi, i 24 eletti si preparano al primo giorno in Consiglio comunale fissato per lunedì prossimo, 23 giugno, alle ore 16. Per la metà esatta di loro sarà….la prima volta.

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