Le motivazioni: in Europa deriva a destra e in Umbria accentramento nell'Altotevere. A breve annuncerà il nuovo partito
Terremoto in casa Lega, in Umbria, a due mesi dalle elezioni europee e amministrative e in vista delle regionali di autunno. Stefano Pastorelli lascia il ruolo di capogruppo in Consiglio regionale e il partito. L’annuncio è arrivato sabato mattina: “Con profondo dispiacere, annuncio la mia decisione di dimettermi dalla carica di capogruppo in Consiglio regionale dell’Umbria per Lega Salvini Premier e di rinunciare al mio ruolo di sostenitore attivo della Lega, dopo oltre 17 anni di dedizione e impegno durante i quali ho affrontato stagioni più entusiasmanti e stagioni più dure”.
Non era certo sereno il cielo nel quale è arrivato il fulmine in una mattinata di primavera, ma di sicuro non era atteso.
Pastorelli assicura: “Rimarrò, insieme al gruppo di persone che hanno condiviso un percorso politico assieme a me e ai consiglieri comunali di Assisi e di Valfabbrica, a sostegno dell’azione politica del centrodestra. La mia fede nel futuro politico non è messa assolutamente in discussione”. Spiegando che nei prossimi giorni avverrà una riflessione sul suo futuro, che verrà annunciata ufficialmente. Approdo in Fratelli d’Italia o Forza Italia, il toto-partito è già iniziato. E qualche indizio, nelle sue parole, già compare, alzando di molto le percentuali sulla strada che porterebbe in azzurro.
Pastorelli spiega anche che la sua decisione non è data dalle percentuali di cui viene accreditata la Lega. Ed elenca due motivazioni.
La prima è “l’isolamento a destra della politica europea: negli ultimi tempi ho osservato con crescente preoccupazione una deriva estremista di destra nelle politiche europee del partito. Credo fermamente che l’equilibrio e il dialogo siano fondamentali per una politica costruttiva e inclusiva, valori che hanno da sempre contraddistinto la mia visione e anche l’azione politica della Lega”.
Poi c’è l’altra questione, legata al cambio di guida del partito regionale, da Caparvi a Marchetti: “Accentramento del potere nell’Altotevere – scrive Pastorelli – e politica errata della Lega Umbria: la centralizzazione delle decisioni e la mancanza di una rappresentanza equilibrata stanno erodendo la coesione e l’unità del partito in Umbria. Non ci sono più le condizioni per proseguire insieme questo tipo di percorso all’interno della Lega Salvini Premier”.
Un’avvisaglia c’era stata nelle scorse settimane sulla tematica, molto dibattuta, della normativa per l’accesso ai sentieri. Provvedimento da cui aveva preso le distanze, sui social e poi come sindaco di Nocera Umbra firmando un documento insieme a Proietti e agli altri amministratori del Subasio, anche Caparvi. Pastorelli nella trasmissione Il Punto, a cura dell’Assemblea legislativa, nel confronto con l’esponente dem Bettarelli, aveva parlato chiaramente di una decisione a suo avviso da rivedere. Giustificando il proprio voto favorevole in Aula con il fatto che, “in famiglia”, si accettano “gioie e dolori”. Quella “famiglia” da cui Pastorelli ha deciso di non fare più parte.