“Siamo grati alle guide turistiche dell’Umbria che, oltre a contribuire a valorizzare lo straordinario patrimonio culturale umbro con la loro attività quotidiana, hanno voluto dare un aiuto concreto per il restauro di uno dei nostri beni culturali ‘adottando’ la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Caso di Sant’Anatolia di Narco”. È quanto sottolineano la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e il vicepresidente con delega al Turismo, Fabio Paparelli, esprimendo alle associazioni regionali delle guide turistiche il loro ringraziamento e il plauso per l’iniziativa promossa in occasione della Giornata Internazionale della Guida Turistica 2017. “Grazie – dicono – perché il vostro è un contributo oltremodo importante in questa fase dopo gli eventi sismici, per sostenere materialmente gli interventi di ripristino di uno dei tanti gioielli della Valnerina ma soprattutto per far conoscere la realtà di una regione ricca di bellezze artistiche e naturali, sicura e accogliente, ferita solo in una sua piccola parte dal terremoto”.
In Umbria, sabato 18 febbraio, le guide aderenti ad Agtu (Associazione guide turistiche Umbria), Gaia (Guide Accompagnatori Interpreti Associati), Guide in Umbria e Umbria con me hanno offerto visite guidate gratuite della Basilica di San Francesco di Assisi, raccogliendo fondi da destinare al restauro del tetto della chiesa che si trova nei pressi del cimitero di Caso, frazione di Sant’Anatolia di Narco che custodisce pregevoli affreschi e dipinti. All’invito ha risposto un gran numero di umbri e turisti, con una raccolta di fondi che ha superato i 6mila euro. Le donazioni sono arrivate dall’Umbria, dal Friuli Venezia Giulia, da Piacenza, da Siena e da Catania. Una grande partecipazione di cui i presidenti delle quattro organizzazioni delle guide turistiche hanno voluto far partecipe la Regione “felici che anche il nostro seppur piccolo contributo – hanno scritto in una lettera indirizzata alla Presidente della Regione – sarà parte del progetto della rinascita della bellissima Valnerina”.
(Foto tratte da www.lavalnerina.it)