Sono in vertiginoso aumento i nuclei famigliari spoletini in condizioni di indigenza, o quantomeno di difficoltà economica. A testimoniare questa delicatissima situazione sono i dati che il Comune ha pubblicato nella sua rivista trimestrale “Spoleto Live”, circa il preoccupante aumento delle domande pervenute per le agevolazioni sulla Tarsu (tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) e per l’accesso al progetto del Fondo Alimentare, che prevede un aiuto nell’acquisto di generi alimentari di prima necessità. Entrambi i dati sono allarmanti, anche se ad impressionare di più è probabilmente la difficoltà che sempre più persone trovano nel garantire un sostentamento alimentare minimo alla propria famiglia.
Fondo Alimentare – Potevano presentare domanda per il Fondo Alimentare i nuclei famigliari con un ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) compreso tra 0 e 3.000. Rispetto all’ultimo intervento del 2009, che fece registrare 50 domande, quest’anno ne sono state presentate 150, il 200% in più, con i parametri reddituali rimasti invariati. Tradotto, significa che da due anni a questa parte 100 nuove famiglie vivono sotto la soglia di povertà. Per fortuna, di pari passo con l’aumento dei bisognosi è cresciuto quello dei contributi stanziati, saliti dai 16mila euro del 2009 a 30mila.
Tarsu – Anche su questo fronte non c’è da stare sereni. Rispetto al 2010, il numero delle richieste di agevolazione è aumentato del 50%: 424 domande pervenute contro le 281 dello scorso anno, per un importo che sfiora i 47.000 euro (a fronte di un contributo regionale che si attesta sui 38.500 euro). Il Comune di Spoleto ha già inoltrato alla Regione la richiesta di integrazione del contributo. Se ciò non fosse possibile, si dovrà procedere alla riduzione proporzionale dell’entità dei contributi.
(Jac. Brug.)