Il primario di Neurochirurgia parla di "condizioni serie ma stazionarie" | Venerdì la serata in un ristorante di Asti, poi sabato mattina il malore
Sono “serie ma stazionarie” le condizioni di Stefano Tacconi, secondo il bollettino medico emesso nel pomeriggio di domenica dall’ospedale di Alessandria dove si trova ricoverato da sabato sera in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia.
Il direttore della struttura di Neurochirurgia, Andrea Barbanera, riferisce che l’ex portiere della Juventus è arrivato nel primo pomeriggio di sabato nell’ospedale dei SS Antonio e Biagio, a seguito di una emorragia cerebrale da rottura di un aneurisma.
“Le condizioni – riferisce il primario – sono apparse subito importanti e serie, abbiamo immediatamente svolto le indagini necessarie e svolto durante la notte un trattamento per evitare una seconda emorragia. Al momento le condizioni sono ancora importanti ma stazionarie e la stazionarietà in questo caso è un evento favorevole. Sarà possibile avere una più precisa idea sugli esiti solo nei prossimi giorni”.
Stefano Tacconi, perugino, 65enne, si trovava ad Asti con il figlio Andrea per partecipare ad una serata benefica, nell’ambito della Giornata delle Figurine. Ha cenato normalmente nel ristorante che ha ospitato l’iniziativa e poi si è soffermato per rilasciare interviste e firmare autografi.
Tacconi grave in ospedale,
il messaggio del figlio
Sabato mattina ha accusato un forte mal di testa. Quando il malore è peggiorato, si è recato con il figlio all’ospedale di Asti dove, compresa la gravità della situazione, è stato trasferito ad Alessandria.
Per Stefano Tacconi è in apprensione il modo sportivo e la comunità umbra. Nato a Ponte Felcino, Tacconi ha frequentato l’Istituto Alberghiero di Spoleto, città dove ha iniziato in prima squadra la carriera di portiere che poi lo ha portato, nelle dieci stagioni in cui ha difeso la porta della Juventus, a vincere tutto.