"Suoni e parole per conoscere l'altro", performance di musica brasiliana e lettura ad alta voce - Tuttoggi.info

“Suoni e parole per conoscere l'altro”, performance di musica brasiliana e lettura ad alta voce

Redazione

“Suoni e parole per conoscere l'altro”, performance di musica brasiliana e lettura ad alta voce

Ven, 30/03/2012 - 08:46

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Leggere ad alta voce, narrare, raccontare sono attività che hanno a che fare con il bisogno di instaurare relazioni, di stare con altre persone, condividere significati, situazioni vicine e lontane vissute come importanti dai soggetti che si mettono in gioco interagendo con l’altro diverso da sé. In particolare, raccontare amplia gli spazi di vita, li rende compresenti e compenetrati pur essendo nella realtà tra loro eterogenei e distanti: è la possibilità di immaginare. Raccontare ha, soprattutto, a che fare con il portare fuori e alla luce i segreti che si annidano tra noi: i narranti sono custodi di storie. E’ questo essere custodi di storie che può creare legami positivi fra le persone: l’essere custodi di storie accomuna, raccontarle riduce gli elementi di estraneità reciproca, fa sentire appartenenti a qualcosa che incuriosisce, motiva e contiene.

Abbiamo scelto di dedicare questo evento al Brasile. Andrea Ciacchi Antropologo, ci racconta che il Brasile “è un paese che sta conoscendo profondi rivolgimenti e cambiamenti. Forse si tratta del paese più vivace ed economicamente più progredito del Sud America. Laboratorio di rivoluzioni sociali e urbanistiche, sta conoscendo un vero e proprio rinascimento, se così possiamo chiamarlo. Sarebbe facile dire che ora il Brasile ha superato i suoi problemi principali: la miseria, la fame e l'ingiustizia piú acuta. In realtà, grazie al governo di Lula si è fatto moltissimo per ridurre le distanze fra i vari gruppi sociali. Oggi direi che il Brasile ha davanti a sé la sfida di diventare, come sembra davvero pronto a fare, un paese fra i cinque piú ricchi del mondo e di farlo senza dimenticare nessuno: non solo i grandi parchi industriali, le sue aree di tecnologia di punta, non solo i suoi grandi centri finanziari. Queste locomotive devono portarsi dietro i vagoni pieni di “gente”: contadini, ceto medio, etnie indigene, emigranti, giovani, ecc. Devono essere vagoni confortevoli e non carri bestiame. Ma un problema drammatico e ancora lungi dall'essere risolto lo vorrei citare: le condizioni carcerarie sono peggio che barbare. Non ho mai vissuto in città che avessero favelas. Ma, certo, è sicuro che oggi non sono loro che rappresentano il peggio delle condizioni di degrado della popolazione piú povera del Brasile. Il peggio sta in aree “depresse” (come si diceva una volta) dell'entroterra, soprattutto nel nord e nel nordest: senz'acqua, senza servizi essenziali. Le favelas, soprattutto a Rio, sono, oggi, dei veri e propri laboratori per molte politiche pubbliche interessanti e innovative, nel campo dell'istruzione, della cultura, dell'edilizia e, soprattutto, della sicurezza pubblica. FONTE: http://www.voglioviverecosi.com interviste agli italiani che hanno scelto di trasferirsi all’estero.

Noemi Nori
Si è scoperta cantante grazie alla bossa nova, più o meno una ventina d'anni fa. In diversi eventi, ripercorre la sua carriera con lo spettacolo “La vita è l'arte dell'incontro” dove propone i grandi classici del genere che mescola la poesia di Vinicius De Moraes e le musiche di Jobim, Toquinho e Joao Gilberto. Nel 2006 si è esibita all'inaugurazione del museo di arti plastiche della Marina Militare di Rio De Janeiro e nel teatro “Crown Plaza” di San Paolo, ospite della cantante brasiliana Klebi Nori. Nel 1987 fa parte del gruppo “Brasil ‘87” che ha fatto scoprire la bossanova al pubblico umbro-laziale tra gli anni ‘80 e ‘90. Attualmente insegna alla scuola di musica “Francesco Jalenti” di Otricoli.

Gianluca Persichetti
Fortemente attratto dalla musica etnica e profondo conoscitore della musica brasiliana, fin da giovanissimo si dedica a questo genere diventandone uno dei maggiori esecutori italiani e collaborando con alcuni dei più rappresentativi musicisti brasiliani in Italia.

Gruppo I LaAV Terni, letture ad alta voce
Leggere: modo infinito, tempo presente, Forma ATTIVA. Libere letture ad alta voce per liberi lettori di libri. Quando un testo ci parla bisogna dargli VOCE; quando un libro “ci incontra” bisogna condividerlo ad ALTA VOCE.

Circolo LaAv di Spoleto
Le idee alla base di LaAV sono: la Lettura ad Alta Voce è una pratica di civiltà; la Lettura ad Alta Voce favorisce l’ascolto e la relazione; la Lettura ad Alta Voce fa crescere le persone; la Lettura ad Alta Voce è un modo per sviluppare competenze in chi legge e in chi ascolta; la Lettura ad Alta Voce è un modo semplice ed efficace di fare volontariato culturale; la Lettura ad Alta Voce è un potente antidoto alla crisi economica e morale; la Lettura ad Alta Voce è semplice e fruibile; la Lettura ad Alta Voce si può diffondere facilmente; la Lettura ad Alta Voce non conosce limiti di età né di ceto sociale; la Lettura ad Alta Voce è gradevole; la Lettura ad Alta Voce tesse legami; la Lettura ad Alta Voce sviluppa l’immaginazione; la Lettura ad Alta Voce migliora la salute fisica; la Lettura ad Alta Voce fa bene ai bambini, ai giovani, agli adulti, agli anziani; la Lettura ad Alta Voce non fa distinzioni di generi; la Lettura ad Alta Voce è coinvolgente; la Lettura ad Alta Voce è un sé.

MappaMondo onlus
Progetta e realizza interventi sociali rivolti a favorire l’integrazione e il dialogo tra le diverse culture all’interno della comunità locale, nel rispetto e la valorizzazione delle differenze, ponendo particolare attenzione al fenomeno dell’immigrazione e della convivenza interculturale.

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