Summit dei segretari, chiesto un incontro a Tesei: i nodi della Giunta - Tuttoggi.info

Summit dei segretari, chiesto un incontro a Tesei: i nodi della Giunta

Massimo Sbardella

Summit dei segretari, chiesto un incontro a Tesei: i nodi della Giunta

Tensioni interne alla Lega, con il "caso" Mancini e il posto ballerino per la Agabiti
Sab, 09/11/2019 - 20:08

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Mentre i consiglieri regionali di minoranza si riunivano per organizzare l’opposizione, i segretari dei partiti del centrodestra (Virginio Caparvi per la Lega, Franco Zaffini per FdI e Catia Polidori per FI) si sono visti per cercare di contribuire a trovare la difficile quadra per varare la Giunta di Donatella Tesei.


Il Pd (e la minoranza) provano a ripartire da 10 proposte


Una riunione nella quale è emersa una certa insofferenza, soprattutto da parte di Fratelli d’Italia e Forza Italia per l’impantanamento dovuto alle tensioni all’interno della Lega e ad una certa ambiguità che sta emergendo tra la neo governatrice e il suo partito circa il ruolo della lista della presidente.

Tesei come sindaco di Montefalco ha avuto le mani libere, anche nella scelta dei suoi assessori. Ma in quel caso, al di là della diversa complessità dell’Ente, lei era una candidata civica. Per le regionali il risultato della lista Tesei Presidente è stato buono (ha sfiorato il 4%, eleggendo una consigliera, Paola Agabiti) ma comunque non determinante per una vittoria storica che ha un protagonista assoluto: Matteo Salvini.

I vertici umbri di Fratelli d’Italia e Forza Italia (composti da persone che hanno maturato una lunga esperienza politica) ne sono consapevoli e attendono che ci sia una schiarita in casa Lega e tra il partito di Matteo Salvini e la neo governatrice. Sanno anche, però, che le aspettative degli umbri rispetto al nuovo governo regionale di centrodestra sono tante. E che quindi occorre fare bene e senza andare troppo in là con i tempi.

Lo schema

Quanto allo schema per comporre la Giunta (se sia il 3-1-1 o il 2-1-1-1 che consente l’ingresso della Agabiti) FdI e FI lasciano che siano la Lega e la Tesei a deciderlo. Insomma, a FdI e FI nulla-osta al 3-1-1. Su metodo e tempi, però, non possono restare a guardare. Né la neo governatrice, pur con le prerogative che la legge le riserva, può tenere i partiti appesi. A due settimane dalla sua vittoria, Donatella Tesei non li ha ancora incontrati ufficialmente.

E allora la riunione di oggi si è conclusa con una richiesta di incontro a Tesei, firmata dai tre partiti della coalizione. Riunione che dovrebbe tenersi lunedì pomeriggio.

Il “caso” Mancini

Valerio Mancini, il più votato tra i candidati della Lega, sta vivendo il post elezioni da separato in casa. Non che abbia mai manifestato la volontà di lasciare la causa leghista, anzi. Quello che lamenta è l’ostruzionismo perpetrato nei suoi confronti dal segretario Caparvi, da Marchetti e dal sempre più potente Pillon. “Nessuno dei tre parlamentari mi ha ancora chiamato per congratularsi con me del risultato” ha confidato. L’unico tra i “romani” con cui parla è Luca Briziarelli.

E in questo clima è naturale che non abbia accettato il diktat di dimettersi da consigliere per seguire Tesei in Giunta. Meglio restare a Palazzo Cesaroni, magari confermando il suo ruolo nell’Ufficio di presidenza, oltre a quello di capogruppo, la sua risposta. Il timore, infatti, è che un rimpasto di Giunta possa poi servire a toglierlo di mezzo.

I nomi

Sapere se i posti buoni per la Lega sono due o tre potrebbe indurre a cambiare le valutazioni sull’opportunità o meno di chiamare dal Veneto Luca Coletto per affidargli la Sanità. Con due posti, infatti, possibile che si cerchi di accontentare i locali.

Diktat sulle dimissioni degli assessori che non vale ovviamente per gli alleati. Ma anche in casa FdI e FI non è che si sgomiti per avere un posto in Giunta. Ecco allora che entrambi i partiti sembrano intenzionati a proporre alla neo governatrice un nome esterno al Consiglio. Scelta che Fratelli d’Italia aveva fatto da subito, anche se le quotazioni dell’assessore comunale perugino Michele Fioroni appaiono in deciso ribasso.

Michela Sciurpa ed Elena Proietti sarebbero più funzionali. Sia per la stima che gode nei loro confronti Giorgia Meloni, sia perché si tratta di donne che potrebbero aiutare la composizione di genere della Giunta.

E una donna (il sindaco di Amelia Laura Pernazza) potrebbe proporla anche Forza Italia, con Roberto Morroni che resterebbe volentieri a fare il capogruppo in Consiglio regionale, con un posto importante nelle Commissioni. Forza Italia attende comunque che Tesei (e la Lega) sciolgano i nodi sul metodo per riunirsi e decidere il nome da proporre per l’esecutivo.

Le chiavi del Palazzo

Intanto lunedì mattina Donatella Tesei – ufficialmente neo governatrice degli umbri dopo la proclamazione degli eletti da parte dell’Ufficio elettorale – prenderà le consegne di Palazzo Donini dalle mani del presidente uscente, il facente funzioni (dopo le dimissioni di Catiuscia Marini) Fabio Paparelli, che si ritroverà in Aula tra i banchi dell’opposizione.

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