Studenti cinesi aggrediti dal "branco" a Perugia, insulti razzisti | La solidarià e la condanna del gesto - Tuttoggi.info

Studenti cinesi aggrediti dal “branco” a Perugia, insulti razzisti | La solidarià e la condanna del gesto

Redazione

Studenti cinesi aggrediti dal “branco” a Perugia, insulti razzisti | La solidarià e la condanna del gesto

Nella notte un 19enne egiziano accoltellato in zona stazione | Le reazioni delle Istituzioni e della politica
Sab, 17/03/2018 - 13:36

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Un’aggressione in piena regola, con tanto di insulti e minacce chiaramente razziste e rivolte alla nazionalità delle vittime. Preda di balordi sarebbe stati nelle scorse ore alcuni studenti cinesi in un episodio in queste ore oggetto di denuncia e al vaglio degli inquirenti. Tutto sarebbe avvenuto  qualche sera fa in via Ulisse Rocchi in pieno centro di Perugia.  

Aggrediti giovani cinesi

Due studenti cinesi hanno riferito di essere stati fermati da un gruppetto di italiani che gli hanno rivolto offese e frasi provocatorie alle quali i due non avrebbero reagito, fino a quando non hanno iniziato a colpirli (anche alla testa) con manate e pugni e spinte. Un fatto grave sul quale ora sia i carabinieri che le istituzioni vogliono che venga fatta piena luce. 

Rapina?

Non è ancora chiaro se si sia trattato di un tentativo di rapina sventato dall’arrivo di due altri giovani sul posto che hanno fatto desistere gli italiani dal proprio intento o di un episodio di violenza “da branco”. Il gruppetto avrebbe preso a pugni i due studenti cinesi anche quando erano ormai a terra. Sono stati poi portati in ospedale e medicati per traumi al volto
e ecchimosi in varie parti del corpo. I ragazzi avevano chiamato anche il loro istruttore di arti marziali per chiedere aiuto ad un adulto. I riflettori sono puntati sulla vicenda anche per gli stretti rapporti di collaborazione che intercorrono proprio tra l’Università  e la città di Perugia e la popolazione studentesca cinese. 

Accoltellato

E sempre in tema di violenza c’è da registrare nella notte tra venerdì e sabato l’aggressione ad un 19enne di origine egiziana (già noto alle forze dell’ordine) arrivato in ospedale con una ferita da arma da taglio. Gli agenti di polizia stanno indagando su questo episodio e sulle indicazioni fornite dal ferito in merito all’identità dell’aggressore che potrebbe essere un giovane straniero ma di altra etnia. 


Aggiornamento- 18,15-

Esprime preoccupazione e sdegno la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, per l’episodio di violenza a sfondo razzistico subito da due giovani cinesi a Perugia.

“Si tratta di un fatto gravissimo – ha detto la presidente – e sarà mia cura scrivere una lettera di scuse all’ambasciatore cinese a Roma sottolineando che la comunità umbra, da sempre caratterizzata da spirito di accoglienza e solidarietà, intende prendere distanza da quanto accaduto, anche alla luce del fatto che Perugia, da decenni, ospita un grande numero di studenti cinesi iscritti ai corsi dell’Università per Stranieri”.

E non solo: “Ci tengo a ricordare – ha detto Marini – che la comunità cinese presente in Umbria si caratterizza per il pieno rispetto e la fattiva laboriosità riscontrabile in tutte le imprese in cui opera e nel tessuto sociale in cui i cinesi vivono. Un motivo in più questo, per prendere distanza dall’episodio avvenuto a Perugia, messo in atto da alcuni ragazzi italiani e figlio, probabilmente, del clima di intolleranza che non rappresenta in nessun modo il sentimento e lo spirito che anima la comunità perugina e umbra”.

Concludendo, la presidente Marini ha ricordato che “tra la Cina e l’Umbria negli anni si è stabilita una proficua rete di relazioni istituzionali, economiche e culturali che si è consolidata anche attraverso accordi di collaborazione a sostegno dell’export e per la crescita economica delle imprese. Inoltre, di recente è stata firmata la seconda convenzione con importanti enti cinesi che gestiscono l’afflusso di studenti verso l’Italia e quindi anche verso l’Umbria. Faremo di tutto –ha evidenziato la presidente – per difendere e accogliere in modo sempre migliore i cittadini cinesi che, per diversi motivi, vorranno venire in Umbria a godere della nostra ospitalità, delle nostre bellezze, eccellenze culturali e produttive”.


“Condanniamo senza appello l’ignobile aggressione ai danni di due giovani cittadini cinesi perpetrata ieri sera da una banda di sei teppisti nel centro storico di Perugia.” È la reazione del Partito Comunista all’ultimo episodio di violenza avvenuto nella serata del 16 marzo.

Secondo i comunisti perugini, “si tratta dell’ennesimo episodio di codardo squadrismo razzista frutto del clima di odio cieco creato ad arte da quelle forze politiche che fanno cinicamente leva sul conflitto italiano-straniero per deviare l’attenzione dai problemi reali derivanti dall’attacco ai diritti sociali e dal progressivo impoverimento delle classi popolari portati avanti dai governi di centro-destra e centro-sinistra negli ultimi decenni.

Nell’esprimere solidarietà alle vittime di questo episodio di vile violenza”, conclude il Partito Comunista, “ribadiamo che il vero contrasto al razzismo e al fascismo è quello praticato nei quartieri, nelle scuole e nei luoghi di lavoro, riportando al centro della lotta politica i diritti sociali: il lavoro, la casa, la sanità, lo studio, e lottando al fianco delle classi popolari, indipendentemente dalla loro nazionalità e provenienza, per la loro emancipazione dal giogo capitalista.”


Rifondazione Perugia, solidarietà alle vittime del razzismo (Oscar Monaco). Rifondazione comunista di Perugia esprime la sua solidarietà ai due ragazzi cinesi vittime di un brutale pestaggio da parte di un gruppo di barbari razzisti.
Questo episodio ha dei chiari mandanti morali, rintracciabili in quei partiti che da anni seminano odio e intolleranza usando come bersaglio del proprio squadrismo verbale (e talvolta non solo verbale) i cittadini stranieri.
Perugia, città da sempre aperta al mondo, che ha cresciuto generazioni di studenti stranieri grazie alla sua Università, non può macchiarsi di tanta infamia; per questo chiediamo che le indagini individuino quanto prima i responsabili di questo atto vile e soprattutto che le istituzioni cittadine a partire dal Sindaco Romizi, prendano una posizione inequivocabile contro un gesto platealmente razzista, non derubricabile, come spesso si fa, a comuni liti di strada.


Aggiornamento- 21,28

Potere al Popolo Perugia: basta violenza xenofoba e razzista

Rivolgiamo un appello alla città di Perugia, nuovamente colpita da un episodio inquietante accaduto per le vie del centro storico, nei pressi della piazzetta della Sinagoga. Tale episodio rappresenta l’ennesimo segnale della deriva violenta e razzista che sta colpendo il nostro territorio. Un branco di sei italiani provoca, insulta e picchia due studenti cinesi di 24 e 28 anni iscritti all’ Università per Stranieri che erano di ritorno a casa a piedi nel week end.
Le denunce ai responsabili dell’ordine pubblico non possono cadere nel vuoto, perciò rivolgiamo un appello al Sindaco, al Questore e al Prefetto  di Perugia, alle sue istituzioni e alla cittadinanza tutta.
Quanto successo per strada venerdì sera è vergognoso e violento. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza alle vittime di un vile agguato, scatenato dal più becero razzismo, esprimiamo solidarietà alla loro numerosa comunità che da anni è parte integrante di un unico tessuto cittadino e sociale.
La violenza fisica e verbale, alla cieca, oltretutto mossa da slogan e immaginari razzisti, non deve essere solo condannata ma deve farci interrogare sui suoi responsabili e le sue cause.
Uno studente, un giovane, di un altro paese che sceglie la nostra città e regione per studiare e realizzarsi, esce con gli amici e finisce in ospedale; aggredito da sei vigliacchi, sei razzisti che dagli  insulti e le minacce sono passati alle mani come ormai tristemente sempre più spesso avviene in disparate occasioni.
I ragazzi non hanno riportato gravi ferite per fortuna, ma da “Macerata non è che l’inizio” ai blocchi sulle vie pubbliche, il segnale razzista è preoccupante. Il silenzio dell’amministrazione comunale è chiaramente complice, il silenzio di chi d’altronde sta raccogliendo quello che semina, con le forme di repressione in nome del decoro pubblico o della sicurezza, i messaggi di odio esplicitamente fascisti di stretti collaboratori del sindaco. È inaccettabile il continuo silenzio sui numerosi fatti di cronaca delle istituzioni pubbliche cui per prime si chiederebbe di fare da argine a certi messaggi che possono portare a conseguenze inaccettabili come quelle degli ultimi tempi. Chiediamo ai rettori degli atenei, al Sindaco, alle istituzioni e alla cittadinanza tutta di prendere le distanze dai reiterati episodi di violenza che proliferano in città, dove esistono eventi culturali prestigiosi, due università, un costante incrocio di mondi e dove si è sempre distinta la vocazione internazionale e aperta, che rigetta ogni fascismo e ogni razzismo e combatte la violenza che ne scaturisce. Per non lasciare la nostra città in preda alla crescente guerra fra poveri e guerra allo straniero e al diverso, occorre mobilitarsi e richiedere l’unione di tutte le azioni per lo scioglimento e sradicamento di ogni covo di odio, prevaricazione e violenza. Rilanciamo alla cittadinanza tutta l’invito a mobilitarsi, a non lasciare sole le vittime, pretendiamo dalle istituzioni pubbliche atti seri e precisi di responsabilità!
Perché il silenzio è complice, perché è nell’indifferenza che si annida l’odio perché, che piaccia o meno, “per quanto voi vi credete assolti siete per sempre coinvolti”.


Aggiornamento del 18 marzo

Università degli Studi di Perugia: dichiarazione del Magnifico Rettore

La cultura e il sapere non conoscono confini, ma si nutrono dell’incontro e dello scambio. L’Università degli Studi di Perugia esprime vicinanza e affetto ai due giovani di nazionalità cinese, studenti presso il Conservatorio di Musica “F. Morlacchi” e presso l’Università per Stranieri, vittime di una vile aggressione da parte di sconosciuti. Nel ribadire la propria vocazione internazionale e il proprio impegno affinché tutte le istituzioni culturali della nostra città siano sempre di più aperte ai giovani di tutto il mondo, l’ateneo invita alla massima vigilanza perchè simili episodi, benché isolati, non abbiano a ripetersi.

(sa.mi)

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