Per la Pubblica amministrazione è più efficiente ed economicamente vantaggioso procedere alla cessione gratuita delle strutture in favore degli imprenditori agricoli
È tornata in commissione la proposta che chiedeva alla Giunta regionale di impegnarsi a favore degli allevatori umbri colpiti al sisma del 2016, che stanno usufruendo di strutture per il ricovero degli animali costruite in emergenza dal Governo italiano.
Lo slittamento dell’approvazione è dovuto alla necessità di ulteriori approfondimenti sull’iniziativa proposta dai consiglieri della Lega Stefano Pastorelli, Paola Fioroni e Valerio Mancini, che nella sostanza chiede alla Giunta a “porre in atto ogni utile intervento e sollecitazione nei confronti del Governo nazionale affinché provveda a trasferire dallo Stato alla Regione la proprietà delle strutture provvisorie per l’agricoltura e/o per il ricovero di animali realizzate dopo il terremoto del 2016, al fine di cedere le medesime strutture in favore degli imprenditori agricoli colpiti sia dalla crisi economica conseguente al terremoto del 2016 che da quella conseguente all’emergenza epidemiologica
da COVID-19”.
Una riunione a Norcia
Il rinvio, deciso con voto unanime dell’Assemblea, è motivato dalla necessità di coinvolgere tutti i soggetti interessati, allevatori, agricoltori e associazioni, con una riunione della Commissione da fare a Norcia.
“Dopo gli eventi sismici del 2016 – ha ricordato in Aula Mancini – la Protezione civile ha realizzato molteplici strutture provvisorie per l’agricoltura e/o per il ricovero di animali al fine di garantire la continuità operativa delle aziende agricole del cratere. A quattro anni di distanza dal sisma, sono pochissime le aziende che hanno potuto ristrutturare i propri immobili e quasi tutte continuano a svolgere la propria attività nelle strutture provvisorie che ormai necessitano di importanti interventi di manutenzione.
Il problema della manutenzione
La Protezione civile non è più in grado di garantire la manutenzione delle predette strutture – continua Mancini – e la messa in pristino dei luoghi, al termine della ricostruzione, richiederebbe un notevole impegno di risorse umane e strumentali.
I costi per i lavori risulterebbero di gran lunga superiori al valore residuale delle strutture. Quindi, per la Pubblica amministrazione è più efficiente ed economicamente vantaggioso procedere alla cessione gratuita delle strutture in favore di quegli imprenditori agricoli che intenderanno riqualificare ed ampliare la propria azienda, così come già fatto in passato in analoghe situazioni.
Basta avere un pò di capacità progettuale per dare ad agricoltori e allevatori un luogo dove non solo ricoverare gli animali ma che funga anche da magazzino per i prodotti della terra”