Oggetto dell’intervento artistico è la cabina elettrica situata lungo la strada che costeggia il centro del castello medievale del paese
Per il paese di Sant’Anatolia di Narco l’inizio del mese di settembre coinciderà con l’avvio dell’opera di street art realizzata dall’artista Giulia Buonanno intitolata “Biosintesi di un pensiero elettrico”
Oggetto dell’intervento artistico è la cabina elettrica situata lungo la strada che costeggia il centro del castello medievale di Sant’Anatolia e che si affaccia sulle canapine, i terreni coltivati a canapa che lambiscono il fiume Nera.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale di Sant’Anatolia di Narco ed la società che localmente gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, con un progetto congiunto per trasformare un elemento con una funzione tecnica, importante per il servizio elettrico territoriale ma con un impatto nel contesto paesaggistico, in un oggetto artistico capace di integrarsi con l’ambiente circostante e, persino, di diventare parte della sua narrazione.
Nel dettaglio, l’artista realizzerà sulle quattro facciate della cabina un’opera che rappresenta il tema legato alla canapa e al tessile, che da anni caratterizza il territorio e denota l’antenna ecomuseale del Museo della Canapa presente a Sant’Anatolia di Narco dal 2008. Le attività si concluderanno prevedibilmente entro il 10 settembre 2021 e la cabina, rivestita d’arte, sarà oggetto di interessanti attività di diffusione con turisti e residenti e in collaborazione con la stessa artista all’interno di “Fioritura d’arte Urbana”, evento inserito nel progetto “Valnerina Experience”.
Gianluca Marziani, curatore del progetto assieme a Stefano Antonelli, ricorda la periodicità che lega quest’intervento alle molteplici operazioni di street art nate durante i suoi anni a Spoleto e sottolinea lo stretto legame che questa cabina di Sant’Anatolia di Narco intreccia con questo luogo. In particolare, la cabina tesse una sinergia biologica tra la narrazione della pittura e il valore contestuale del messaggio etico.
Per il Sindaco Tullio Fibraroli la trasformazione di questa cabina dell’Enel, posta a ridosso del centro storico, “rappresenta un’opportunità di riqualificazione molto importante. Un elemento stonato rispetto allo scenario urbano e naturale che circonda l’abitato, come una cabina elettrica, viene recuperato e restituito in una forma nuova, accattivante, contemporanea, alla sua comunità. Grazie a un simile intervento, la cabina non sarà più solo una macchia grigia nel verde dei boschi, ma tornerà in armonia con ciò che la circonda, diventando addirittura un elemento di spicco su cui posare lo sguardo, fuso nel paesaggio”.
Giulia Buonanno è un’artista visuale diplomata all’Accademia di Belle Arti di Macerata con specializzazione in Cultural Heritage Project Manager all’ISTAO di Ancona. Nata nel 1991 ad Ancona e dimostra fin dall’infanzia una naturale predisposizione per il disegno. Inizia il suo percorso artistico tra pittura e mosaico, ma ben presto avverte il bisogno di leggere lo spazio pubblico come luogo di progettazione e incontro. Il suo diploma di laurea verte sullo spazio pubblico incentrata su un lavoro di progettazione artistica nei luoghi afflitti dal recente terremoto.