Spoleto, non passa la mozione di sfiducia al sindaco | Video - Tuttoggi.info

Spoleto, non passa la mozione di sfiducia al sindaco | Video

Redazione

Spoleto, non passa la mozione di sfiducia al sindaco | Video

Assente il capogruppo Pd Rossi, parapiglia in aula sul rinvio dell'atto. Poi la votazione con la sola maggioranza in aula
Mar, 20/12/2016 - 09:31

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Non è passata la mozione di sfiducia al sindaco Fabrizio Cardarelli. L’esito del consiglio comunale di ieri, chiamato anche ad approvare la mozione urgente sulla sicurezza delle scuole, è apparso chiaro da subito quando, in apertura di seduta, è stata comunicata l’assenza del capogruppo del Pd Dante Andrea Rossi, ricoverato in ospedale a Roma. “Per gravi motivi di salute” hanno specificato in seguito i consiglieri Elisa Bassetti (Movimento 5 stelle) e Laura Zampa (Pd).

I consiglieri firmatari del documento presenti in aula, quindi, erano 9, compreso Aliero Dominici che aveva tentato di “ritirare”, vanamente, la sua firma. Per approvare invece la sfiducia, e far quindi cadere la Giunta Cardarelli, occorrevano 13 voti favorevoli. Vista la situazione, durante la serata (la discussione dell’atto è iniziata quasi alle 19) sono state richieste più sospensioni della seduta per decidere il da farsi. La prima firmataria della mozione di sfiducia, Elisa Bassetti, ha chiesto il rinvio del punto all’ordine del giorno. In quel caso si sarebbe dovuto sospendere la seduta e riconvocarla entro pochissimi giorni, considerando che la mozione di sfiducia deve essere necessariamente discussa non prima di 10 giorni e non oltre 30 dalla sua presentazione. La maggioranza ha, a quel punto, rilanciato, attraverso la proposta del consigliere Stefano Proietti: “Data l’importanza dell’atto, visto che i firmatari non sono tutti presenti e visti i tempi stretti, chiediamo che i firmatari ritirino la mozione e la ripresentino i primissimi giorni di gennaio“. Ennesima sospensione e poi la decisione dei 9 consiglieri di Pd e misto (nel frattempo diventati 8 per l’abbandono dell’aula da parte di Stefano Lisci, offeso dalle parole del capogruppo di Rinnovamento Zefferino Monini): “non se ne parla, insistiamo per il rinvio della pratica”. La decisione è stata quindi messa ai voti: la maggioranza (12 consiglieri) ha votato contro il rinvio, a favore si sono espressi solo gli 8 firmatari, mentre Alessandro Cretoni (Forza Italia) e Giampaolo Emili (Lista Due Mondi) si sono astenuti. L’esito è quindi chiaro: la mozione va discussa. A quel punto la capogruppo pentastellata ha comunicato la decisione di M5s, Pd e misto di abbandonare l’aula. Facendolo, è tornata a far leva sui “gravi problemi di salute” del consigliere Rossi, provocando la scomposta reazione degli esponenti della maggioranza, quasi a contestare quelle parole. Inferocita per tale mancanza di rispetto Laura Zampa.

E’ stato in quel momento che il consiglio comunale di ieri ha toccato il suo momento più basso, dopo che la seduta non era parsa già offrire un bello spaccato di politica, a livello generale. Come non ha mancato di far notare Giampaolo Emili: “Più passa il tempo e più io qui dentro non ci sto bene. La politica per me deve essere un servizio”.

La seduta, comunque, è proseguita, con Emili e Alessandro Cretoni che hanno spiegato la loro presenza e poi la decisione di non partecipare la voto sulla sfiducia, invitando comunque la maggioranza a fare un esame di coscienza “perché una mozione di sfiducia è comunque sintomo di un malcontento” e lanciando un appello per una maggiore unità. Rimasti soli i 12 consiglieri di maggioranza più il sindaco, la mozione è stata messa ai voti: 12 contrari alla sfiducia, 1 astenuto, Cardarelli.

Prima però è stato il primo cittadino a prendere brevemente la parola: “Ho insistito perché si discutesse oggi la mozione perché non voglio passare la vigilia di Natale o Capodanno sotto la tensione per non sapere se sarò ancora o no il sindaco, voglio passare un Natale sereno e penso che il contrario non si auguri a nessuno. Ho espresso questo mio pensiero a 3 o 4 consiglieri presenti, mi hanno dato ragione e poi hanno deciso il contrario”. Il sindaco ha contestato anche la presentazione della mozione di sfiducia in un momento delicato per la città come quello attuale, nella fase dell’emergenza post sisma. “Con il consuntivo – ha annunciato Fabrizio Cardarelli – saneremo i primi 6 milioni di euro di debiti che abbiamo trovato. Anche a me piacerebbe tappare più buche, ma non si può fare, a meno che non si usano i sistemi del passato”. E qui ha iniziato a leggere un breve passaggio della relazione della Corte dei conti sull’inchiesta sul buco di bilancio, con i pesanti passaggi sui bilanci gonfiati ad arte. “Da chi ha amministrato la città così – ha concluso il sindaco – io non mi faccio dire di essere un cattivo amministratore“.

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