La città piange la scomparsa di Maria Antonietta Albanese D’Angerio, insegnante e dirigente scolastica spoletina attivissima in campo culturale e pioniera del rinnovamento scolastico cittadino. Aveva 86 anni. Tra le tante attività portate avanti c’è anche la redazione di due libri: “Gesù di cognome si chiamava Dio”, una raccolta di dubbi, opinioni ed interpretazioni della religione fatta dai bambini della scuola elementare (qui l’articolo de La Repubblica sul libro), e “Il codino di Munchausen. Viaggio nel pensiero infantile”. Grande anche l’impegno politico (fu assessore alla pubblica istruzione del Comune di Spoleto e più volte consigliere comunale) e nel sociale: è stata presidente della Fondazione Carlo Manuali. Nel 2012 le fu consegnato il premio “Talegalli”, nell’ambito della manifestazione Punto Eggi.
Nel 2009, in occasione della festa della donna, l’associazione Donne contro la guerra e il Comune avevano promosso un convegno proprio per parlare dell’innovazione scolastica da lei portata avanti, a partire dagli anni ’70 quando lei, caserma d’origine, si trasferì a Spoleto. A scuola si fece promotrice della lotta alle classi differenziali, che volevano che i bambini “diversi” fossero separati dagli altri, ma anche dell’introduzione del tempo pieno. “La D’Angerio – era stato spiegato all’epoca dai promotori di quell’incontro – ha pilotato un rinnovamento locale che, pur suscitando all’epoca qualche perplessità, negli anni si è tradotto in patrimonio per le istituzioni scolastiche, come l’abolizione delle classi differenziali e l’introduzione del tempo pieno. Inoltre, ascoltandola e leggendo i suoi libri, ci rendiamo conto di un’altra grande rivoluzione da lei operata: partire, sempre e per davvero, dai bambini, dal loro mondo e dalle loro esigenze, tracciando un percorso educativo che, stimolando la loro creatività, non li veda apprendere passivamente nozioni calate dall’alto, ma diventare soggetti attivi del sapere, piccoli esploratori che partendo dalle loro esperienze, vanno a conoscere il mondo“.
Il Sindaco Fabrizio Cardarelli ha voluto esprimere il cordoglio dell’amministrazione comunale per la scomparsa di Maria Antonietta Albanese D’Angerio: “Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Maria Antonietta Albanese D’Angerio. Spoleto perde una figura di grande cultura e intelligenza. E’ stata un’insegnante e una direttrice che ha caratterizzato il suo impegno didattico e formativo dimostrando un’incrollabile spinta innovatrice. Mi preme ricordare la sua figura di amministratrice – è stata più volte consigliere comunale e tra il 1975 e il 1980 assessore alla pubblica istruzione durante la sindacatura di Mario Laureti – oltre al suo grande contributo in tante iniziative nell’ambito del sociale, come la presidenza della Fondazione Carlo Manuali. Voglio esprimere il mio personale cordoglio, quello dell’Amministrazione Comunale tutta e quello della città. Sentimenti di vicinanza giungano alla sua famiglia e ai suoi parenti“.
(modificato alle ore 17)
