SPOLETO 5 STELLE RACCONTA IL CONSIGLIO COMUNALE DI IERI - Tuttoggi.info

SPOLETO 5 STELLE RACCONTA IL CONSIGLIO COMUNALE DI IERI

Redazione

SPOLETO 5 STELLE RACCONTA IL CONSIGLIO COMUNALE DI IERI

Ven, 18/02/2011 - 10:59

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Cronaca/resoconto consiglio comunale del 17.2.2011, come seguito direttamente dai banchi. Il consiglio (fissato per le 16.00) inizia con pochi minuti di ritardo. Oggi il consiglio e' dedicato alle interrogazioni ed interpellanze, già in ordine del giorno da molto tempo.

La prima e' del consigliere Militoni ed e' relativa alla presa in carico da parte del comune della zona di area verde pubblico adiacente il centro civico del quartiere San Nicolo'. Risponde l'assessore Cintioli (lavori pubblici): la presa in carico avverra' entro il mese di marzo. In generale negli accordi di lottizzazione la manutenzione è a carico dei lottizzanti manutenzione fino alla presa in carico delle opere. Tuttavia insieme con i tecnici c'è stato un incontro per verificare lo stato dell'arte di alcune lottizzazioni, e per verificare se prenderle in carico (ma questo presuppone anche mettere in bilancio le relative spese).

Punto 2 è l'interrogazione del consigliere Pompili avente ad oggetto la adsl nella zona della alta Maroggia, problema già dibattuto molte altre volte. Ancora ci sono ritardi e non c'e un servizio nella zona, ne' allo stato si è a conoscenza di interventi in corso. Risponde il vice sindaco Lisci: c'è un progetto regionale con fondi stanziati, e questo rientra in un piano più ampio per tutto l'appennino da Città di Castello fino ad Acquasparta, per eliminare il cd. digital divide (http://it.wikipedia.org/wiki/Digital_divide). Quindi tocca al consigliere Hanke con una interpellanza sul campo sportivo di Strettura, vista anche una raccolta firme in quanto erano stati investiti dei soldi, ma l'opera era incompiuta e l'area sportiva non utilizzata. Risponde l'assessore Cintioli segnalando che gli stessi abitanti avevano chiesto il ritardo delle opere per poter utilizzare l'area per la sagra locale. Oggi è stato risistemato il campo e provveduto alla pulizia, con ritardi per il maltempo, ma i lavori sono ultimati, o quasi. Si sta ancora valutando per l'impianto di illuminazione. Entro un mese si consegnerà l'area sistemata e pronta per la locale squadra di calcio. Hanke replica ricordando che tali opere erano state promesse per le elezioni della prima amministrazione Brunini…

Poi interrogazione del cons. Cretoni avente ad oggetto: “Degrado Frazioni del Comune di Spoleto con particolare riferimento alla Frazione di Bazzano Superiore”. A Bazzano erano stati stanziati fondi PIR della Regione Umbria. Cretoni ne chiede l'ammontare e se esiste un piano di intervento. L'assessore Cintioli risponde fornendo una relazione con gli interventi svolti nella frazione. A seguito degli eventi sismici del 1997 c'era stato un piano di risanamento di muri e strutture, peraltro con molte difficoltà per risalire alle proprietà e quindi alla relativa competenza. La regione Umbria stanziava meno di quanto richiesto. Erano stati richiesti 1 milione 250 mila euro, invece se ne erano stanziati 409 mila, destinati alla ristrutturazione di alcuni muri di sostegno, e delle reti strutturali (es. servizi energetici). Dice comunque che ora i muri di sostegno non presentano problematiche, se non nella parte superiore, ma ciò è dovuto alla tipologia di malta usata nelle opere murarie storiche per ragioni estetiche, essendo però più soggetta a deterioramento. Per quanto riguarda i parapetti dice che essi ricadono in zone non oggetto dell'intervento. Per le zone interessate sono stati istallati nuovi parapetti in legno. Sono anche previsti ulteriori interventi da parte della Comunità Montana. Il progetto principale riguardava la ripavimentazione dei vicoli, ma non sono pervenuti i fondi regionali e quindi non è previsto un intervento di ripavimentazione. Infine per la cinta muraria le strutture non sono oggetto di intervento PIR, in quanto di proprietà privata e peraltro non fonte di pericolo per le strade. Questo per quanto riguarda Bazzano. In generale il neoassessore ha chiesto un calendario di incontri nelle frazioni per definire un piano di intervento, compatibilmente con le esigenze di bilancio, ma facendo almeno una graduatoria di priorità, anche con un confronto in commissione consiliare. Il consigliere Cretoni prende atto della risposta ma lamenta che mai in questo mandato e' stato comunicato nulla alla commissione competente circa le opere nelle frazioni.

Segue Interrogazione presentata dai Cons. Petrini e Cretoni avente ad oggetto: “Chiarimenti urgenti circa gli intendimenti della Amministrazione Comunale in merito alla delibera dirigenziale n. 1442 del 13/10/10 relativa alla realizzazione di un impianto a biomasse in Spoleto loc. Madonna di Lugo”. Petrini legge la interrogazione premettendo che c'è una istanza dalla società le Prata per un impianto a biomasse e il Comune ha ritenuto opportuno ottenere dei pareri geologici, e grava un vincolo sull'area, ritenuta a rischio idraulico. I pareri sono stati favorevoli ai soli fini idraulici, previa la opportuna manutenzione del fosso di Beroide per assicurare il massimo deflusso delle acque. Poi saranno necessari i pareri della commissione qualità architettonica. Le piccole centrali di cogenerazione biomasse sono premiate dal decreto Bersani, perché considerate come alimentate con fonti di energia rinnovabili. E vi è anche un incentivo sul credito di energia elettrica prodotta. Bruciando biomasse l'ossigeno si combina con il carbonio e produce anidride carbonica. Questa in teoria può essere poi assorbita durante la stessa crescita delle cd. biomasse (es. il legno). Fatte queste premesse chiede se il sindaco e' al corrente del progetto della societa' Le Prata, e se si intende assicurare una partecipazione con la città per evitare quanto successo con impianto a biomasse Santo Chiodo. Risponde l'assessore Cerasini, anche se la pratica era seguita in realtà dallo sportello unico attività produttiva: l'amministrazione ne era al corrente. Per quanto riguarda la partecipazione si era richiesto che la società proponente organizzasse direttamente una riunione partecipativa sul territorio, anche perché gli aspetti dell'intervento sono molto tecnici. Di fatto però la società non ha provveduto, si sono resi conto che assicurare informazione e partecipazione è compito della amministrazione (meno male! n.d.r.). Reputa comunque un cattivo segno non aver provveduto alla partecipazione da parte del proponente il progetto (se non ci fosse stato nessun disagio, dice, la partecipazione e l'informazione dovrebbero essere stati il fiore all'occhiello della stessa società proponente). Si chiederà che ci sia un comitato di controllo, anche con i cittadini residenti nella zona, per poter essi stessi entrare nella valutazione del progetto. Quindi si prende l'impegno, a nome di tutta la giunta, di convocare e informare i cittadini per un comitato di controllo. Petrini risponde che per ogni eventuale autorizzazione e' fondamentale la partecipazione dei cittadini, in ogni caso anche se progetto fosse perfettamente a norma. Ma nella zona da mesi si sente cattivo odore di sansa e quindi si chiede cosa succede in quella zona ed in quella azienda. Dovere della amministrazione e' chiarire bene ai cittadini cosa succede in quella zona. Interviene il cons. De Angelis, come delegato del Sindaco alla partecipazione, assicurando che saranno promosse tutte le forme di partecipazione e informazione relative a questo progetto. Lisci interviene segnalando come e' molto importante il controllo, anche perché ci sono procedimenti che esulano dalle competenze comunali, ed e' giusto che vengano tenuti a conoscenza i cittadini di ciò che succede.

Segue Interrogazione presentata dai Cons. Bernelli e Militoni avente ad oggetto: “Minori seguiti da servizi sociali del Comune di Spoleto” (Prot. 58338/13.10.2010). Risponde l'assessore Proietti comunicando che a Spoleto, in vari ambiti, i minori seguiti dai servizi sociali sono 517. Il cons. Militoni, spiegando che lo scopo di tale interrogazione era quello di avere una indagine conoscitiva, prende atto con stupore di tale preoccupante situazione.

Segue Interrogazione presentata dal Cons. Cappelletti e altri avente ad oggetto: “Subentro mutuo da parte del Comune per i lavori alla piscina” (Prot. 67747/26.11.2010). Per un mutuo di 15 anni, la società stipulante ha pagato per soli due anni, e il Comune pagherà per i prossimi 13 anni, quindi si eludono le pattuizioni contrattuali: La cooperativa Gestione centro sport Spoleto, che ha contratto il mutuo, non pagherà più niente. Tali aspetti risultano dalla documentazione. Non si capisce in alcun modo la ratio di tale operazione: Nel 2002 viene affidata la gestione della piscina alla Coop, che, in cambio, si accolla lavori per 150.000 euro e si impegna a farne altri per altri 108.000. Invece dopo la assunzione incarico tutto viene modificato e azzerato: perché, chiede Cappelletti, si eludono i contratti? Risponde ancora Cintioli: la Coop ha realizzato i lavori previsti nel progetto. Il contratto di affidamento di gestione della piscina era stato stipulato nel 2001 e terminato il 31.12.2009. Poi nel 2010 c'è stato un nuovo affidamento, ma con gara di evidenza pubblica. Quindi il rapporto iniziale con mutuo era relativo al contratto cessato. Gli interventi eseguiti erano a carico della Coop. Ci sono tutti gli atti e delibere necessari e i lavori sono stati completati nel 2007. Il mutuo oggetto della interrogazione è stato contratto il 28.5.2005, tra l'Istituto bancario del Credito Sportivo e la Coop Centro Sport. Il comune era garante. Nel periodo 2005 – 2009 la Coop ha pagato 18.000 circa. L'importo che rimane a carico del Comune è di 145.000 euro. In realtà, anche dalla risposta dell'assessore, ciò che non è chiaro è perché è stato fatto questo atto? Perché nell'atto comunale del 2002 il Comune si costituiva garante con fidejussione? (n.d.r.) Cintioli poi dice che il nuovo affidamento è avvenuto con gara a evidenza pubblica, e la gara ad evidenza pubblica è stata vinta dallo stesso soggetto. Non vi è stato un amento delle tariffe della piscina. Non esiste correlazione tra aumenti tariffari e opere sostenute, ma ciò è dovuto solo all'aumento del costo della vita. Cappelletti contesta che si risponde “è tutto regolare perché era previsto da contratto”, ma la sostanza e' che o si e' preso in giro il Comune o si e' preso in giro tutti coloro che sono intorno. Si tratta di un modo di gestire il consenso favorendo interessi. Cintioli aggiunge che ci sono problemi molto seri per la tenuta della vasca della piscina esterna. La amministrazione comunale dovrà intervenire presso la piscina.

Segue Interrogazione presentata dal Cons. Cardarelli e altri avente ad oggetto: “Accordo per i lavori di restauro e funzionalizzazione del Teatro Caio Melisso” (Prot. 69662/9.12.2010). Si era appreso dalla stampa che il Teatro Caio Melisso sarebbe stato denominato, per una sponsorizzazione, con la dicitura “Fendi”. In realtà si interroga la giunta in quanto non sembra essere intervenuto alcun accordo con la fondazione Carla Fendi. Non si vuole fare una figura da fessi. Perché concedere il nome di un teatro storico senza nemmeno alcun vantaggio concreto? E' sbagliato poi che il nome possa essere assegnato in modo permanente. Meglio altri tipi di pubblicità per ogni eventuale intervento. Risponde ancora Cintioli spiegando che si tratta di un evento particolare e straordinario, perché tale mecenate mette a disposizione della città circa 1 milione e mezzo di euro, e la trattativa è in fase avanzata. Teatro era tra le opere danneggiate dal terremoto del 1997, ma poi non erano state stanziate risorse. Gli interventi sono necessari: ci sono continue proroghe concesse per la messa in sicurezza, con atti provvisori per quanto riguarda la commissione sicurezza. Quindi sarebbe un grande riconoscimento per la città di Spoleto, ma nessuno si sogna di dare una nuova denominazione al Teatro, né di abbinare il nome Fendi. L'accordo è di dare per il periodo del Festival uno Spazio Fendi all'interno del Teatro, ma non cambiando il nome. Sara necessario anche un impegno della amm.ne comunale. La spesa di massima si presume di quantificabile in euro 1 milione e 800 mila per il completo restauro. L'amm.ne dovrà partecipare con circa 300 mila euro.

Segue Interrogazione presentata dal Cons. Hanke relativa a problematiche riguardanti la toponomastica (Prot. 67753/26.11.2010). Per tale materia Hanke chiede di definire un percorso con una commissione di esperti di toponomastica, affinché la Giunta recepisca eventuali determinazioni. L'assessore Cerasini dice che la revisione della toponomastica e' stato frutto di una partecipazione, con l'esame anche della consulta comunale. La giunta non ha deciso da sola, e l'elenco è stato mandato anche alla Prefettura perché è necessaria l'approvazione della Prefettura. Comunque il regolamento per le linee guida e' di competenza consiliare e la giunta può solo recepire l'iter descritto senza decidere. Ma la proposta del consigliere Hanke, dice, e' accettabile. Quindi ben venga la proposta di un organo con partecipazione dei cittadini, riprendendo la idea di un Gran Consiglio della città, con spoletini in città e nel mondo, dando anche la possibilità a questo gruppo di lavoro di occuparsi della intitolazione di vie. Hanke dice che per tale materia il consiglio comunale non da garanzie di imparzialità, per ragioni politiche, e quindi viceversa meglio una commissione esperti, la quale stili un elenco di possibili personaggi e quindi poi basterebbe la giunta a deliberare, purché si usufruisca dell'elenco, non come frutto di mercanteggiamento politico, anche semplificando l'iter. In ogni caso l'assessore Cerasini sottolinea che, anche se venisse stilato un elenco, la competenza a scegliere dovrebbe essere in ogni caso del consiglio comunale.

Segue Interrogazione presentata dal Cons. Hanke relativa a problematiche concernenti l'utilizzo di acqua potabile (Prot. 67755/26.11.2010). Hanke riferisce quanto appreso dalle notizie apparse sui giornali, in cui vi era un elenco di Comuni “fuori legge” per quanto riguarda la concentrazione di arsenico nelle acque potabili. Quindi in generale avanzava una preoccupazione sull'acqua potabile, non tanto per la qualità dell'acqua ma per lo stato delle tubature, e invitava la pubblica amministrazione ad effettuare una verifica sulla qualità dell'acqua potabile. Risponde il vice sindaco Lisci dando alcuni dati: i comuni con problemi per l'inquinamento acqua in Italia sono 128, di cui tre in Umbria, ma tra questi non vi è Spoleto. I due acquedotti di Argentina e Montefiorello hanno valori di arsenico di 0,25 e 0,28 mentre il limite è 10 mg per litro (dati forniti da Arpa umbria). Hanke In ogni caso chiede verifica salubrità acquedotto indipendentemente da arsenico.

Segue Interpellanza presentata dal Cons. Grifoni relativa a problemi riguardanti lo smaltimento dei rifiuti (Prot. 71353/20.12.2010). Grifoni dice che di tutti i possibili scenari di smaltimento rifiuti in ogni caso il costo ricade a carico dei cittadini. Ricorda come lui stesso e il consigliere Parente hanno proposto varie soluzioni per la soluzione del problema, non rinviabile a causa della saturazione della discarica di S. Orsola. A quell'epoca si trattò di una scelta forzata per il Comune di Spoleto. A Foligno doveva andare l'impianto di compostaggio (ma con assunzione personale etc) e a Spoleto la discarica. Chiede quindi perché non individuare un sito in via transitoria, per alternanza anche nel territorio di Foligno. Altrimenti occorrerà andare a Orvieto con ulteriore aggravio di costi per cittadini. Lisci sottolinea come già in questo periodo si sta intensificando la raccolta differenziata da portare al 65% entro il 2012, partendo da frazioni più lontane, perché indipendentemente dal sito per una eventuale discarica temporanea il problema e' il progetto di istallare impianti di trattamento termico. Al di là delle discariche occorre avere date per la eventuale individuazione di impianti. Quindi a breve andrà fatta una riflessione per capire che indirizzo prendere per quanto riguarda impianti o meno di trattamento termico. Obbiettivo della politica regionale dovrebbe essere quindi non individuare impianti ma promuovere la differenziata come necessità inevitabile se non ci sono altre discariche. Grifoni obietta che c'è carattere di urgenza e non si può rimandare una riflessione su sistemi gestione rifiuti. Quello che preoccupa sono i tempi. Gli aumenti previsti se si portano i rifiuti a Orvieto saranno nell'ordine del 20/30%, sempre a carico nostro.

Segue Interrogazione presentata dai Cons. Militoni e Petrini relativa a problematiche concernenti la riorganizzazione dell'Ente (Prot. 71771/23.12.2010) (Nel frattempo in aula sono rimasti solo 10 consiglieri su 30). Il Sindaco aveva messo come priorità tale aspetto della riorganizzazione, soprattutto con riferimento ai dirigenti. Ad esempio in comuni vicini il numero di dirigenti è al di sotto del nostro, con popolazione decisamente superiore. Entro il mese di gennaio il problema doveva essere affrontato poi dalla nuova giunta. Risponde Cintioli riportando lo stato dell'arte del progetto di riorganizzazione ad oggi. Ci sono trattative con le organizzazioni sindacali, e la discussione con i dirigenti interessati sta avanzando in maniera molto franca e c'e un calendario di incontri. Ieri stesso e' avvenuto un incontro con le organizzazioni sindacali ed è stato consegnato un piano e si conta di chiudere tutta la discussione in un mese e mezzo per evitare un rinvio a tempo indeterminato, anche nell'interesse degli stessi dipendenti.

Alle ore 19.18 i presenti sono 7. Nei banchi di maggioranza 2. Sono presenti comunque gli assessori Cintioli e Cerasini addetti alle risposte ai quesiti in calendario. I consiglieri Petrini e Grifoni chiedono che si sospenda la seduta vista l'aula deserta. Alle ore 19.26 il presidente Cristofori sospende la seduta, pur se non obbligatorio il numero legale, trattandosi di seduta dedicata al cd. question time (interrogazioni).


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