Circonvenzione d'incapace: è questa l'accusa che vede imputato un noto spoletino al tempo dei fatti impegnato in politica e dipendente della Coldiretti. Della vicenda si è tornato a parlare oggi al tribunale di Spoleto dopo l'apertura del processo a gennaio e la ricusazione del giudice. In tribunale sono stati chiamate a testimoniare diverse persone, tra cui i finanzieri che avevano eseguito le indagini sui movimenti bancari e uno stimato medico spoletino, parente dell'anziano che sarebbe stato di fatto truffato.
L'imputato secondo l'accusa avrebbe approfittato del suo incarico all'interno della Coldiretti per raccogliere dati patrimoniali dell'anziano, proprietario di parte di un'azienda agricola, e per guadagnarsi la sua fiducia. L'anziano, affetto dal morbo di Parkinson e successivamente dichiarato interdetto, sarebbe stato poi spinto, secondo quanto sostenuto dall'accusa, a cedere le proprietà all'imputato, per un valore di oltre un milione e mezzo di euro.
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