Te la do io… l’Iran. Terra di opportunità economiche, ma sempre guardata con diffidenza per le violazioni dei diritti civili e per la sua politica anti israeliana, l’Iran, oltre a dividere il mondo, questa volta divide anche i politici di Palazzo Cesaroni.
Al centro del dibattito, nella seduta della V Commissione consiliare Controllo e Garanzia, presieduta da Emanuela Mori, con all’ordine del giorno gli approfondimenti relativi alle spese sostenute dall’Ente per le trasferte degli amministratori, finisce il viaggio in Iran dell’assessore Michele Fioroni.
Il quale, parlando in particolare della missione nella città iraniana di Qazvin, ha ricordato che era stato il governo Renzi ad accelerare i rapporti con l’Iran dopo la fine dell’embargo. Per una serie di circostanze Perugia era stata candidata tra le città papabili per un possibile gemellaggio, individuando quale potenziale partner la città di Qazvin per le similitudini tra i due territori: presenza dell’università, agricoltura, produzione della ceramica. Questa opportunità, ha raccontato Fioroni, è stata accolta con favore dall’Amministrazione Romizi con l’obiettivo di aprire un ponte istituzionale tra i due territori soprattutto per favorire i rapporti tra le imprese. Dopo una prima visita di Perugia in Iran è stata poi la volta della delegazione iraniana a Perugia con firma di un protocollo propedeutico al gemellaggio. Successivamente questa progettualità ha subito una frenata a causa sia del mutato scenario internazionale, sia per la situazione interna dell’Iran. Insomma, è stato un buco nell’acqua, ma per colpa della situazione geopolitica.
Diverso il contesto in cui è maturata la visita a Seattle, avvenuta in occasione dell’inaugurazione di piazza Perugia nella città americana nel 25° anniversario del gemellaggio. Determinante, ha spiegato Fioroni, per recuperare il rapporto con la metropoli Usa raffreddatosi dopo le note vicende del caso Meredith. Il viaggio negli Stati Uniti, ha sottolineato l’assessore, è stata anche l’occasione per avviare nuove forme di collaborazione in merito al settore dell’innovazione e della digitalizzazione, con incontri mirati con aziende, università e camere di commercio.
L’ultima visita trattata è stata quella in Cina in occasione dell’inaugurazione di un intero padiglione dedicato a Perugia nell’ambito di una fiera dieci volte più grande dell’expo di Milano.
Bori (Pd) ha espresso perplessità sia sugli esiti della “politica estera” del Comune di Perugia, sia sulla relazione orale dell’assessore, ritenendo che dalla stessa non sia emerso alcun risultato concreto, visto che nessun dato è stato fornito.
Differentemente lo stesso Fioroni, ma anche i consiglieri Nucciarelli, Tracchegiani e Vignaroli, hanno precisato che le politiche internazionali non sono fatte necessariamente di numeri, ma soprattutto di rapporti e, comunque, difficilmente producono effetti immediati bensì solo dopo un certo periodo di tempo.
