La coalizione di Silvio Berlusconi in netto vantaggio su quella di Walter Veltroni. Dopo i primi exit poll, che indicavano una differenza di soli due o tre punti percentuali tra Pdl-Lega-Mpa e Pd-Idv, le proiezioni sui dati ufficiali (che hanno al momento una copertura del 62%) disegnano al Senato un successo molto più ampio da parte dell'alleanza di centrodestra. La coalizione tra Popolo della libertà, Lega e Movimento per l'Autonomia, secondo la terza proiezione, è al 46,4 per cento. Partito democratico e Italia dei Valori si fermano invece al 37,9 per cento. La differenza è di quasi il 9%. Nel dettaglio il Pdl ottiene il 38,3%, la Lega il 6,5%, l'Mpa l'1%, il Pd il 32.8%, l'Idv il 5,2%. Secondo Consortium, a Pdl-Lega-Mpa andrebbero 164 seggi in Senato, a Pd-Idv 139.
Prime proiezioni sulle singole Regioni (relative al Senato). Per quanto riguarda quelle che venivano considerate in bilico (e che dunque sono decisive per gli equilibri a Palazzo Madama), in Campania il Pdl-Mpa viene dato al 46,9%, Pd-Idv al 37,8%; in Abruzzo il Pdl-Lega-Mpa al 47,5%, il Pd-Idv al 36,9%; in Lazio Pdl-Mpa al 41,9%, Pd-Idv al 40%; in Liguria Pdl- Lega al 42,4% e Pd-Idv al 45%.
Alla Camera, Popolo della libertà, con Lega e Movimento per l'autonomia, al 42%; il Partito democratico, con l'Italia dei valori, si fermerebbe al 40%. Il Pd sarebbe però il primo partito con il 35% dei voti, poco più indietro il Pdl al 34%. Male la Sinistra-Arcobaleno, che ottiene un deludente 4,5%, mentre l'Unione di centro racimola il 5,5% (entrambi dunque oltre il quorum previsto per la Camera). La Destra raccoglie il 3%, il Partito socialista l'1%, gli altri partiti (sommati tra loro) il 4%. Simili i risultati per il Senato, dove però la partita si gioca regione per regione (con il quorum fissato all'8%). La coalizione di Berlusconi ottiene il 42,5% contro il 39,5% di quella guidata da Veltroni. Il Pdl è al 34,5%, la Lega al 7%, l'Mpa all'1%, il Pd al 35%, l'Idv al 4,5%. Gli altri: la Sinistra-Arcobaleno è al 5%, l'Udc al 5,5%, il Partito socialista all'1%, la Destra al 2,5%. Altri partiti al 4%.