Segni Barocchi diventa pillole: "Volevamo esserci". Ecco il programma

Segni Barocchi diventa pillole: “Volevamo esserci”

Redazione

Segni Barocchi diventa pillole: “Volevamo esserci”

Lun, 31/08/2020 - 16:56

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Segni Barocchi diventa in pillole ma, come la Quintana, non si arrende al Covid, in attesa del grande ritorno nel programma del 2021. Questo il messaggio lanciato alla presentazione, alla presenza dell’assessore alla Cultura Decio Barili, del presidente dell’Ente Giostra della Quintana, Domenico Metelli, del vicepresidente della Fondazione CariFo Sergio Gentili e del direttore artistico del Festival, Fabio Ciofini.

La presentazione di Segni Barocchi

Una grande emozione presentare qualcosa, tanto più in momenti difficili come questo – ha detto l’assessore Barili – perché l’emergenza ha ridisegnato in maniera completa gli eventi. Noi faremo di tutto per coniugare una duplice esigenza: l’atteggiamento di responsabilità e la voglia di agire e esserci, nell’ottica di recuperare quell’anelito alla normalità che ci serve“. “Sono emozionato per l’atmosfera che si respira – ha detto Metelli – e anche se c’è gente che ha detto che non dovevamo riaprire, la Quintana è la manifestazione più resiliente e siamo felici dell’unione di intenti che si apre con Segni Barocchi“. Sottolineato il valore dell’evento anche da Gentili, che non ha mancato di far sapere che la Fondazione continuerà a sostenerlo. Ciofini è entrato nel merito del programma, specificando che saranno eventi su prenotazione.

Il programma di Segni Barocchi

I due giorni individuati sono venerdì 11 e venerdì 18 settembre, a Palazzo Trinci. Il primo giorno si aprirà con il seminario di danza storica tenuto da Angelo Paolo De Lucia alle 17. Alla chiesa di San Nicolò, parallelamente, il concerto d’organo di Gabriele Catalucci. Alle 18.30 la conferenza su Francesco Antonio Bonporti della professoressa Silvia Paparelli. In serata, alla Corte di Palazzo Trinci, l’esecuzione delle ‘Inventioni da camera a violino’ sempre di Bonporti.

Il secondo giorno si comincia alle 17, chiesa di San Nicolò, concerto “Il cornetto del doge” – Virtuosi passaggi nei madrigali, motetti e canzoni del ‘500 veneziano, eseguito dal duo “Seicento stravagante” con David Brutti (cornetto) e Nicola Lamon (organo). Alle 18,30, all’Auditorium Santa Caterina, si terrà la conferenza di Cristina Casciola “Passeggiando a Foligno nel ‘600 tra fiere, processioni e spezierie”, a cura dell’associazione ‘Progetto Foligno’. Partecipa il quintetto vocale “Meleute Ensemble”, composto da Elga Ciancaleoni (soprano), Antonella Masciotti (soprano), Elisabetta Filippucci (contralto), Fabrizio Eleuteri (tenore), Angelo Bornaghi (basso). Alle 19, corte di Palazzo Trinci, “Non è tempo d’aspettare” notte cortese tra danze, frottole e fantasie del XVI secolo con Giulia Testi (voce e liuto), Angelo Paolo De Lucia e Simona Grazzini (danza). Alle 21, corte di Palazzo Trinci, “Der harmonische gottesdienst” del compositore Georg Philipp Telemann (1681-1767) e “Soltanto quel che arde” della scrittrice Christiane Singer (1943-2007) saranno interpretate da Mauro Borgioni (baritono), Astra Lanz (attrice), Accademia Hermans, Fabio Ceccarelli (traversiere), Alessandra Montani (violoncello), Fabio Ciofini (clavicembalo e maestro di concerto). Tutti gli eventi sono ad ingresso libero con posti limitati. Per informazioni e prenotazioni: Auditorium San Domenico (tel. 0742/344563-330393 dal lunedì al venerdì 9/13, martedì e giovedì 15/17.

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