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Scuole, battaglia in Consiglio | Non passa proposta su mense, Waguè resta assessore

Redazione

Scuole, battaglia in Consiglio | Non passa proposta su mense, Waguè resta assessore

Non si discute il progetto 0-6 | Sul piatto anche la situazione delle educatrici | Arcudi, "a Collestrada situazione fuori controllo"
Mar, 08/11/2016 - 11:54

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In attesa del decreto legislativo (anche noto come progetto 0-6) con cui il governo istituirà il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni riconoscendo a tutti i segmenti del percorso la valenza educativa, il consiglio comunale di Perugia ha discusso e votato, nella seduta di ieri, tre dei quattro ordini del giorno sui servizi educativi, esito del consiglio grande del 18 maggio scorso, i primi presentati dai consiglieri Pd e Sr e l’ultimo (non discusso) dal Movimento 5 Stelle.

Sul progetto 0-6, sottoscritto dai consiglieri del Pd Bori, Bistocchi, Mencaroni e Vezzosi, è stato detto: “i servizi 0-6 attualmente sono diffusi in modo diseguale e hanno un profilo istituzionale ancora incerto. A tutti i livelli nazionale e regionale la diffusione dei servizi 3-5 anni è più che doppia rispetto a quella dei servizi 0-2 anni“. Dati che sembrano essere esposti agli effetti della crisi economica globale. Dal punto di vista del loro profilo istituzionale, i servizi 3-5 anni sono riconosciuti come servizi educativi e come tali orientati a una relazione con la scuola primaria, mentre i servizi 0-2 anni sono tuttora servizi a domanda individuale e la loro identità li vede ancora in bilico fra l’educativo e il socio-assistenziale. Educatori e insegnanti hanno formazione diversa e l’aggiornamento non sempre è garantito e tranne poche buone prassi, non esiste una programmazione integrata dell’offerta 0-6 e sono ancora molti i problemi di accessibilità dei servizi. Da questo decreto ci si aspetta, dunque, un preciso impegno finanziario e organizzativo per l’estensione dei servizi educativi e la generalizzazione della scuola dell’infanzia, superando gli squilibri territoriali esistenti; una definizione di precisi standard organizzativi, strutturali e qualitativi per tutti i luoghi educativi, secondo l’età dei bambini accolti; le basi per una maggiore coerenza e raccordo tra i diversi luoghi educativi all’interno del sistema integrato.

Eppure, pur sempre di attesa di decreto legge si parla. E l’amministrazione tiene a precisarlo. L’assessore Wagué ha chiesto il parere del segretario generale, trattandosi di una legge delega che non sarà attuata finché non avrà la copertura finanziaria. “Siamo in attesa – ha precisato l’assessore – di avere tutti gli elementi a livello nazionale sul percorso di questa legge, prima di poter discuterla, data l’importanza e la complessità dell’argomento.” Dopo la conferma da parte del Segretario Generale che la legge delega è solo un atto di indirizzo finché non trova copertura, il capogruppo dei SR, Nilo Arcudi, ha ribadito il punto di vista del centro-sinistra di Palazzo dei Priori a fronte dei servizi educativi e all’infanzia nel comune. “I temi sono tanti – ha detto Arcudi, richiamando il consiglio ad un percorso comune – l’unica certezza è il peggioramento che c’è stato e che ci costerà molto, oggi e per il futuro. Il nostro è un voler ulteriormente sottolineare il problema dopo il consiglio grande che ci ha dato un forte segnale e un’altrettanto forte occasione di riflessione.” Al termine l’atto è stato respinto con 7 voti a favore, 13 contrari e 6 astensioni.

Le mense – Respinto, con 8 voti a favore, 13 contrari e 3 astenuti, è relativo al miglioramento e sviluppo del servizio di refezione scolastica nel Comune di Perugia ed è stato presentato dai consiglieri Bori, Bistocchi, Mencaroni e Vezzosi. L’atto chiede, in particolare, all’Amministrazione di adottare nel nuovo bando alcune proposte che nascono – si legge – del costante e continuo confronto all’interno del Coordinamento delle Associazioni dei genitori e dei Comitati per le mense e si pongono nel solco del dialogo di recente tracciato con l’Amministrazione comunale, costituendo una sintesi partecipata e condivisa degli elementi più significativi alla base del futuro sviluppo e miglioramento del servizio di refezione scolastica. “Con questo pacchetto corposo di proposte – ha sintetizzato Bori nel presentare l’atto – si va a guardare la qualità del cibo, si fa un’analisi interessante sulle attività extrascolastiche, dopo che l’annullamento dei risparmi dei comitati dei genitori ha comportato il fatto che l’80 % dei bambini non riescono più ad accedere alle attività extracurriculari, con un danno importante alla comunità. Altro tema – ha proseguito – è la sostenibilità ambientale del servizio e la formazione del personale, nonché il ruolo che dovrebbero avere i comitati mensa. nello svolgimento del servizio stesso. Infine, sottolineo la necessità dei controlli e delle relative sanzioni se necessarie, che se fossero stati fatti in tempo, avrebbero impedito di arrivare a questo punto.” Nulla da fare anche in questo caso.

Waguè resta assessore – Anche il terzo odg, che riguarda l’apertura di una fase nuova dei servizi educativi all’infanzia ed è stato sottoscritto da tutti i consiglieri di PD e SR, è stato respinto con 10 voti favorevoli e 14 contrari. In questo atto si chiede al Sindaco di “ritirare le deleghe dell’Assessore Waguè, in quanto nominato come esterno e non eletto in Consiglio Comunale dai cittadini, ma scelto direttamente dal Sindaco, a seguito di questo quadro disastroso che si è delineato in questi due anni  e a causa del netto arretramento dei servizi educativi e all’infanzia della nostra città”. Nell’atto si ricorda che a luglio scorso a Perugia sono stati effettuati alcuni controlli dai Carabinieri dei Nas nelle mense scolastiche e nei punti cottura delle scuole primarie.

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La gestione dei servizi educativi e all’infanzia da parte di questa amministrazione è a dir poco fallimentare – ha sostenuto Mencaroni nella presentazione dell’atto – visto che ha determinato la chiusura degli asili, il licenziamento delle precarie, l’esternalizzazione delle mense. E’ necessaria, dunque, l’apertura di una fase nuova con interlocutori credibili e seri. La città di Perugia è stata sempre caratterizzata da un modello educativo e scolastico, nidi e materne assolutamente all’avanguardia ed innovativo. Ora il futuro della nostra città dipende in maniera fondamentale dell’educazione e dalla formazione che riusciamo a fornire ai nostri bambini che saranno le perugine ed i perugini di domani”. Altro tema affrontato, la situazione delle educatrici a tempo determinato che, secondo i proponenti è totalmente fuori controllo e la chiusura dell’asilo di Collestrada, determinata a loro avviso da un clamoroso deficit di programmazione e presa senza nessuna condivisione delle scelte con la popolazione di Collestrada.

Nel dibattito, il consigliere di Forza Italia Tracchegiani ha ricordato all’opposizione che è dal 2001 che le vecchie amministrazioni hanno esternalizzato tutti i servizi dell’ente, ribadendo come la gestione degli acquisti da parte dei genitori non sia più possibile. Al termine, è intervenuto anche l’assessore Wagué, che ha rivendicato l’avvio di un percorso coraggioso, indirizzato al cambiamento, in cui si sta studiando in che forma i genitori  possano essere protagonisti, percorso realizzato con un lavoro di squadra da tutta la giunta. L’assessore ha quindi parlato di ostilità al cambiamento da parte della sinistra, secondo un sistema vecchio e superato, suscitando gli applausi della maggioranza e la richiesta di censura da parte della sinistra.

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