Non si accenna a placare l'ira dei rioni della Quintana di Foligno in seguito alla grande polemica scaturita dalla concessione che il presidente della commissione della Quintana ha fatto al rione Spada dopo che il suo priore, Simone Capaldini, ha richiesto una sessione di prove straordinaria, solo per il suo cavallo.
Sabato era infatti prevista la terza e ultima sessione di prove libere, ma il cavallo dello Spada era risultato non idoneo alla prevista e quindi in qualche maniera ha dovuto rinunciare alla prova ufficiale al Campo de li Giochi. La contrada però non si è rassegnata a rinunciare a questo importante appuntamento in vista della Giostra di settembre e ha richiesto e ottenuto di poter provare il giorno successivo. Inutile dire che questa mossa, vista come un favoreggiamento, ha scatenato la forte reazioni degli altri rioni.
Si era già verificato che in passato succedessero delle situazioni analoghe, ma il regolamento, di fatto, basa la competizione su un trattamento paritario di tutte le parti in causa.
Chi ha preso la decisione di fare “lo strappo alla regola” evidentemente ha trovato comunque prioritario dare una seconda possibilità al rione Spada, piuttosto che avere una Giostra della Quintana anomala. Certo, di sicuro nessuno immaginava che quanto accaduto domenica potesse sollevare un vespaio di tale dimensioni.
Questa sera ci sarà una riunione straordinaria, presso palazzo Candiotti, dove saranno presenti tutti e dieci i priori che così avranno modo di confrontarsi e discutere, con la speranza che si giunga ad un accordo clemente per tutti.
Si sa, gli animi dei contradaioli e di chi vive dal di dentro la Quintana sono facili ad infervorarsi e quando la competizione si avvicina tutto diventa più accentuato. Allo stesso tempo esiste un regolamento, con dei principi ben precisi che forse non è stato rispettato in maniera categorica. Si dovrà comunque aspettare domani per sapere le decisioni che verranno prese e che segneranno le sorti di qualcuno, in questa Rivincita di settembre. Comunque vada non mancheranno le polemiche. Dall'una o dall'altra parte.
(Valentina Ballarani)