La presidente Catiuscia Marini ha deciso di fare delle comunicazioni alla stampa, dopo l’inchiesta della Procura di Perugia – in merito alla vicenda dei presunti concorsi truccati per favorire l’assunzione di raccomandati all’Azienda ospedaliera e alla Asl Umbria 1 – che ha azzoppato il Pd umbro (con l’arresto del segretario regionale Gianpiero Bocci) e la sua Giunta (ai domiciliari anche Barberini e lei stessa indagata).
Per le 16,30 ha convocato una conferenza stampa a Palazzo Donini. Parlerà del caso sanità, dopo che in mattinata, accolte le dimissioni di Barberini, ha provveduto a riassegnarne le deleghe ai suoi assessori Paparelli (Politiche e programmi sociali – welfare; Politiche familiari, per l’infanzia e per i giovani; Politiche immigrazione; Cooperazione, associazionismo e volontariato sociale), Bartolini (Tutela e promozione della salute; Programmazione e organizzazione sanitaria, ivi compresa la gestione del patrimonio immobiliare sanitario; Sicurezza sui luoghi di lavoro; Sicurezza alimentare) e Cecchini (Rapporti con l’Assemblea legislativa regionale).
Venerdì mattina, subito dopo che il suo ufficio era stato sottoposto a perquisizione da parte della guardia di finanza su incarico della Procura perugina, Catiuscia Marini, tramite l’Agenzia Umbria Notizie, aveva detto: “Ho offerto la mia massima collaborazione personale e istituzionale – ha scritto la governatrice – all’attività dei rappresentanti dell’Autorità giudiziaria. Sono assolutamente tranquilla e fiduciosa nell’operato della Magistratura, nella certezza della mia totale estraneità ai fatti e ai reati oggetto di indagine”.
Ora gli umbri attendono le sue comunicazioni, mentre le opposizioni ne chiedono le dimissioni per tornare alle urne un anno prima.
Proprio sulla sanità, nel 2016, si era consumato uno dei più violenti scontri all’interno del Pd umbro, con il braccio di ferro tra Marini da un lato e Bocci (allora sottosegretario) e Barberini dall’altro intorno alla nomina di Walter Orlandi (anch’egli ora indagato) a manager della sanità regionale. Con le dimissioni di Barberini, poi rientrato in Giunta dopo diverse settimane a seguito dell’accordo per la gestione della sanità regionale.
Dopo il naufragio di un anno fa alle politiche, Bocci e Marini, lo scorso dicembre, avevano siglato la tregua. Patto che ha portato Gianpiero Bocci alla carica di segretario del Pd umbro. Da cui si è poi dimesso a seguito degli arresti domiciliari in cui si trova relegato su ordinanza del gip.