C’è molta attesa per la Rivista degli Studenti i cui autori incontreranno fra poche ore, a mezzogiorno in punto, i cronisti per illustrare il nuovo spettacolo che andrà in scena fra sette giorni al Teatro Nuovo ribatezzato per l’occasione (e ti pareva)”Teatro Gian Carlo Menotti”. L’appuntamento è al ristorante a Pecchiarda, divenuto ormai un punto di riferimento per i rivistaioli che già lo scorso anno invitarono qui la stampa. Un invito-beffa: loro a mangiare, i giornalisti a guardarli mangiare. “Quest’anno però vi offriamo l’aperitivo” scherza al telefono il regista Fabio Pinchi “chissà che con il passare degli anni arriveremo ad offrirvi un pranzo completo”. Al suo fianco gli altri tre terribili monellacci: Tommaso Biondi, Giovanni Paroli e Andrea Patarini (nella foto scattat lo scorso anno con la porno star Milly D'Abbraccio).
E’ matematico che i quattro non sveleranno nulla dello spettacolo il cui pezzo forte va sotto il titolo “Il cantico dei Tulipani”. Chiaro riferimento al presidente della Spoletina Trasporti? Pare proprio di sì e i bene informati dicono che il presidentissimo sia già alquanto alterato. Difficile dire su cosa sarà incentrato il copione, anche se è probabile che, a guardar cosa è successo negli ultimi mesi in consiglio comunale, il copione potrebbe fare riferimento al presunto caso di mobbing che ha interessato una dipendente dell'azienda di trasporti locale. Ma non è che una delle tante storie che i goliardi racconteranno al loro affezionato pubblico. Fra le altre, a detta dei bene informati, ce ne dovrebbe essere una relativa ad un noto ristorante della prima periferia della città del festival. Ma sono solo indiscrezioni. Al lavoro però non ci sono solo i goliardi, che stanno effettuando le ultime prove in vista del debutto.
Anche il pool di avvocati, capitanati da Carmelo Parente, sta rivedendo le bozze al fine di evitare ogni possibile querela. Per sapere cosa veramente hanno in testa Pinchi & Co., bisognerà attendere la Prima, fissata per il prossimo 16 gennaio (repliche il 17, 18 23 e 24). Solo allora, fra una risata e un’altra, si conoscerà il copione e i tradizionali sfottò finali che ancora una volta potrebbero ‘toccare’, fra gli altri, anche la stampa locale.