Riordino Tribunali, Pdl Spoleto "La regola non è la sola distanza chilometrica" - Tuttoggi.info

Riordino Tribunali, Pdl Spoleto “La regola non è la sola distanza chilometrica”

Redazione

Riordino Tribunali, Pdl Spoleto “La regola non è la sola distanza chilometrica”

Sab, 10/08/2013 - 17:02

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Di Gruppo consiliare Pdl (*)

Il gruppo consigliare del Popolo della Libertà di Spoleto sente il dovere di intervenire in seguito alle dichiarazioni dei giorni scorsi dei due Parlamentari umbri, Walter Verini Pd e Pietro Laffranco Pdl.
Crediamo sia giusto ricordare le battaglie fatte dal Senatore Domenico Benedetti Valentini, dall’Ordine degli Avvocati e dalla Città di Spoleto per la difesa della giustizia sul territorio di Spoleto e non solo.
La riforma, votata all’unanimità dal Parlamento nel 2011, ha stabilito per il governo un “criterio prioritario” rispetto ad ogni altro: “ Il riequilibrio territoriale, demografico e dei carichi di lavoro tra uffici della stessa area provinciale, caratterizzati da rilevanti differenze di dimensioni.
Ciò voleva dire, andare verso Tribunali di dimensioni medie, scorporando territori ingolfati, aggregandoli a quelli più piccoli confinanti, affinchè il servizio giustizia diventi per tutti più rapido e praticabile.
La regola non è la sola distanza chilometrica, altrimenti si potevano disegnare circoscrizioni con il compasso. Prioritario invece è l’efficienza del servizio, alleggerendo quei tribunali all’orlo del collasso o della paralisi. Il riequilibrio dei territori è stato fatto con l’attenta valutazione degli ambienti, vedi parcheggi, stabili e servizi, per far risparmiare tempo e denaro.
Oggi il Tribunale di Perugia serve 560.000 abitanti, Terni 180.000, Spoleto 85.000. Non si può certo dire che Perugia sia un modello di efficienza, con i suoi uffici giudiziari dislocati in cinque diversi punti della città nemmeno tanto facili da raggiungere.
Spoleto, con il riequilibrio servirebbe 200.000 abitanti, garantendo un servizio baricentrico per l’Umbria centrale.
Per cui riteniamo possibile ridiscutere e ridisegnare gli accorpamenti, solo laddove non si stravolgano e non si violino i criteri fondamentali della legge delega.
Diversamente ridiscutere sul tema sarebbe solo dannoso e rischioso, aprendo magari a ricorsi alla Corte Costituzionale, cosa chiaramente da evitare.
Ci sembra giusto ricordare che la sorte di Orvieto, è del tutto indipendente da quella di Spoleto.
Spoleto sa che confermerà il suo Tribunale solo se offrirà un servizio efficiente a tutta l’Umbria Centrale.
Spoleto dovrà fare quindi al sua parte, così come dovranno farla i nostri Parlamentari Umbri a cui chiederemo il sostegno e garanzie, non dimenticandoci certamente del Sindaco di Spoleto che dovrà intervenire rapidamente e costruttivamente cercando il dialogo con gli altri territori, con la Todina governatrice Catiuscia Marini, (che certamente ha il suo peso politico sull’intera vicenda) e non ultimo con il Ministro.

(*) Cretoni Alessandro, Petrini Carlo, Militoni David

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