Il consigliere del Pd, Claudio Fallarino, si è detto “pragmaticamente possibilista” su un’ ipotesi di bruciare parte dei rifiuti trattati nei forni delle cementerie umbre. Un giudizio espresso nella seduta della Prima Commissione dove i commissari hanno ascoltato i vertici di Cementir, gruppo Caltagirone, disponibile a bruciare rifiuti per avere energia per i propri forni. “Quando si affronta un tema così importante – ha spiegato il consigliere provinciale – ci vuole più pragmatismo che demagogia. Il Piano regionale dei rifiuti che deve essere perseguito si pone come obiettivo il 65 per cento della raccolta differenziata e il restante da bruciare in un termovalorizzatore a partire dal 2012. Ad oggi però non abbiamo tempi certi e luoghi di dove sarà realizzato l’impianto. C’è il rischio quindi che dal 2012 avremo un 30-40 per cento di rifiuti che non sapremo come smaltire dato che le discariche locali sono ormai colme al massimo. Se accadrà questo scenario saranno le istituzioni umbre a chiedere di poter bruciare i propri rifiuti e non il contrario. Tutto questo sempre nel rispetto delle normative e dell’ambiente E’ necessario dunque aprire un tavolo per darsi dei tempi precisi per l’istituzione del termovalorizzatore”.

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