Nell’ambito della “Bianca Notte Barocca”, in calendario per sabato 4 settembre a Foligno, organizzata da Segni Barocchi Festival in collaborazione con l’Ente Giostra della Quintana, il rione Spada presenterà all’Oratorio di Santa Margherita alle Conce, con inizio alle 21.30, il concerto “Il Rinascimento incontra la musica contemporanea” con il Gruppo vocale “La Capriciata” (direttore Pierpaolo Scattolin, maestri del coro Antonella Masciotti e Stefania Cruciani) e con la partecipazione del Coro dell’istituto “Galileo Galilei” di Sant’Eraclio diretto dalla professoressa Maria Rosaria Simeoni. Il concerto giunge alla fine di un percorso di perfezionamento che il Gruppo vocale “La Capriciata” ha iniziato nel novembre del 2009 e con cadenza mensile ha portato avanti fino all’aprile scorso. Il laboratorio corale ha avuto come oggetto lo studio e l’approfondimento della vocalità e dell’interpretazione di una fetta di repertorio corale del cosiddetto Novecento storico comprendente autori quali il tedesco Hindemith, i francesi Debussy e Messiaen, l’italiano Bettinelli, che si congiunge idealmente con un tipo di polifonia rinascimentale, sia per il richiamo ai testi sia per una ferrea logica costruttiva classica che si innesta su un linguaggio politonale come nelle “Six chansons” di Paul Hindemith. Lo studio, interessante sotto il profilo dell’uso strumentale della voce, dell’intonazione, della timbrica, della ritmica, dello stile esecutivo, è stato guidato con estrema competenza professionale ma anche con gioiosa cordialità dal maestro Pier Paolo Scattolin, grande esperto del repertorio del Novecento e contemporaneo, attualmente docente di composizione e direzione di coro presso il Conservatorio di Bologna, compositore, direttore di coro e d’orchestra, membro di giuria di concorsi nazionali e internazionali.
Di grande rilievo didattico e formativo è stato l’incontro con il coro dell’Istituto comprensivo “Galilei” di Sant’Eraclio con cui il Gruppo vocale “La Capriciata” svolge collaborazioni continuative da vari anni grazie all’impegno dell’insegnante e alla disponibilità del dirigente scolastico che permette la realizzazione di laboratori pomeridiani per la preparazione del coro e grazie soprattutto alla partecipazione convinta ed entusiasta degli alunni. Il maestro Scattolin ha lavorato con i ragazzi di prima seconda e terza media sull’improvvisazione vocale coinvolgendoli in un gioco di sonorità, di dinamiche, di sovrapposizioni armoniche di grande effetto percettivo.
Il concerto prevede dunque anche l’intervento del coro scolastico diretto dalla professoressa Maria Rosaria Simeoni con due brani di polifonia rinascimentale, di un brano per voci bianche di Valentino Bucchi e di un saggio di improvvisazione corale diretto dal maestro Scattolin.
Al termine l’esecuzione di alcuni brani tratti dal “Festino nella sera del giovedì grasso” di A. Banchieri chiude il cerchio temporale che abbraccia rinascimento e novecento, in un clima di festa e di giocose intemperanze per propiziare una notte barocca densa di appuntamenti, di musica e di spettacoli sino allo spuntare dell’alba. Il corso e il concerto finale sono stati resi possibili con il contributo della Fondazione CaRiFo, del Comune di Foligno e dell’assessorato alla cultura, con il patrocinio dell’A.r.c.um, con la collaborazione del Rione Spada e della Diocesi di Foligno per la concessione dello splendido Oratorio di Santa Margherita alle Conce.
Baby-Quintana con i Pony – Un’intera giornata pensata per i bambini, perché in fondo saranno loro le nuove leve della Giostra della Quintana. E così l’Ente di palazzo Candiotti, nell’ambito del progetto “Quintana e Scuola”, domenica prossima 5 settembre a partire dal pomeriggio proporrà una serie di iniziative destinate ai giovanissimi, ma che sicuramente sapranno coinvolgere anche gli adulti. A partire dalle ore 17, in piazza Matteotti, “Pony…amo la Quintana a cavallo”, ovvero graziosissimi pony per esercitarsi a diventare cavalieri e divertirsi a centrare gli anelli con tanto di lancia. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con l’associazione Oasi, ma non mancherà neppure uno spettacolo di giocoleria per bambini. E un ulteriore motivo per esserci sarà anche la merenda: l’azienda Grifo Latte offrirà gratuitamente a tutti i presenti ben tremila prodotti tra budini e panna cotta. “La Giostra della Quintana è da molti anni un nostro punto di riferimento poiché rappresenta la storia della città di Foligno e al tempo stesso riesce a catalizzare l'attenzione della gente proveniente da tutta l’Umbria”: parole di Carlo Catanossi, presidente del Gruppo Grifo Latte, che anche quest’anno conferma la partnership con il sodalizio folignate. “La presenza di Grifo Latte in questa manifestazione è molto legata alle rappresentazioni dei bambini e dei ragazzi con varie tipologie di attività: premi per la Quintanella, prodotti in degustazione durante la manifestazione e presenza istituzionale. Il messaggio che vogliamo far veicolare è quello dell´attenzione verso coloro che rappresentano il futuro della città, affinché crescano con valori solidi, costruiti attraverso esperienze educative e formative” afferma il presidente Catanossi. Conclude ancora il presidente di Grifo Latte: “D’altro canto il nostro motto è ‘benessere quotidiano’ e ciò si può costruire anche attraverso la socialità degli eventi e lo sport, abbinati naturalmente a delle sane abitudini alimentari, alle quali diamo la nostra massima attenzione”. La giornata dedicata ai bambini proseguirà in serata con la Quintanella di Scafali per il trofeo “Grifo Latte”; inizio ore 21 con il corteo storico dei bambini in abiti barocco e quindi sfida in bicicletta in piazza della Repubblica. “E’ una giornata su cui investiamo molto – sottolinea Lucio Cacace, magistrato che cura il progetto ‘Quintana e Scuola’ e che per la giornata si avvale della collaborazione del magistrato alle risorse Guido Tofi – perché il ricambio generazionale è fondamentale per la Giostra. Da anni lavoriamo su questo programma che porta la Quintana in aula e gli studenti nei rioni e nelle scuderie per apprezzarne i valori di aggregazione, di amicizia e di partecipazione. Riteniamo che i risultati siano già arrivati grazie anche alla collaborazione dei rioni e questo ci spinge ad andare avanti nel progetto”.
Presidente, Priori e Magistrati salutano Alfredo Doni – Sinora non si era mai verificato qualcosa del genere. Ma è la prova di come in questi anni palazzo Candiotti e contrade, Ente Giostra e dieci rioni abbiano lavorato in piena sintonia per il bene della Quintana e per la promozione di Foligno in un clima che è stato sì caratterizzato da momenti di confronto e distinguo, ma che si è messo in evidenza soprattutto per il rapporto di piena collaborazione e soprattutto amicizia tra le parti in causa. La dimostrazione di ciò si è avuta ieri sera in occasione della conviviale che il priore del rione Giotti, Alfredo Doni, giunto a conclusione del proprio doppio mandato (coerentemente con le sue posizioni ha chiesto alla propria contrada di non approvare la modifica statutaria che gli avrebbe consentito la ricandidatura per un terzo mandato), ha voluto offrire al presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, ai magistrati e ai suoi colleghi priori. C’erano davvero tutti, presenze che la dicono tutta sul modo di lavorare e sull’affiatamento del gruppo. I nove priori hanno voluto donare a Doni un piatto dorato con inciso “Gli anni sono volati via veloci, resta la scia del ricordo che non conosce distanze e non svanirà nei giorni a venire” e loro firme; a consegnarlo è stato il priore decano Maurizio Metelli. Anche il presidente Domenico Metelli ha voluto consegnargli una targa con inciso il motto in latino “
Parole di stima intrecciate a ricordi trascorsi in questi dieci anni insieme, sono state pronunciate da ciascuno dei presenti. Una serata sul filo dell’emozione, ma soprattutto sul filo della concordia, come recita il Bando di Giostra. “Un’esperienza di vita” l’ha definita Alfredo Doni, che in diversi momenti non ha potuto non palesare autentica commozione per le attestazioni arrivate dagli amici della Quintana. “E comunque se un quintanaro cessa da un incarico istituzionale, resta pur sempre un quintanaro, pronto a dare la propria collaborazione”.
